Il più discusso cineasta del momento è coreano, gira vestito come un Don Chisciotte post atomico, ha la faccia simpatica e la voce intonata, nel caso gli si chieda di cantare. Kim Ki-duk (20 dicembre 1960) ha vinto il Leone d'oro alla 69.
"Per presentare e raccontare il buio, il nero, c'è bisogno di presentare la luce, il bianco, e viceversa. Se la crudeltà e la violenza sono il nero, serve il nero per poter capire in che direzione raggiungere poi il bianco.
Sarà Song Kang-ho, attore tra i più famosi in Corea del Sud e star del cinema asiatico, l'ospite d'eccezione della decima edizione del Florence Korea Film Fest, la rassegna internazionale di cinematografia sud coreana, che si svolgerà al cinema Odeon [...]
Si srotola il tappeto rosso della sedicesima edizione del Busan Film Festival e l'effetto è quello che si poteva presumere: la mole dell'impressionante Cinema Center - 30.000 metri quadrati comprensivi di un cinema all'aperto da 4000 posti - fagocita [...]
Vittoria ex aequo per "Un Certain Regard", salgono sul gradino più alto del podio il maestro coreano Kim Ki-Duk con l'autobiografico Arirang e il tedesco Andreas Dresen con il doloroso stop in corsa su un malato terminale di tumore.
Le gambe di Faye Dunaway sono "dei compassi che misurano il mondo, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia". Così soleva dire Bertrand ne L'uomo che amava le donne di François Truffaut, ed è la frase alla quale si è probabilmente ispirato il regista [...]