La strategia di Adam

Adam è il classico bravo ragazzo, diligente a scuola, cortese e leale con gli amici e i compagni della band musicale di cui fa parte, affettuoso con le ragazze. Ma, dopo una bruciante ferita d'amore (è stato lasciato dalla fidanzata, Cynthia, per il bullo della scuola) decide di cambiare attitudine, di armarsi di indifferenza, diventando uno scapestrato tombeur de femmes. L'incontro con Molly, lo costringerà tuttavia a rivedere la propria strategia.
Teen movie firmato da Scott S. Anderson, La strategia di Adam ha il pregio di una certa scorrevolezza narrativa che invita a seguirne gli sviluppi. Ad eccezione di alcuni personaggi di contorno, come ad esempio il cugino di Adam, che nel disperato tentativo di fare la conoscenza di un esponente del cosiddetto "sesso debole", le prova a dir poco tutte; o del "bullo" il cui comportamento è, per così dire, scontato, la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto riuscita. I ragazzi non vengono ritratti esclusivamente tra le quattro pareti del college, hanno anche un vissuto al di fuori. Adam oltre allo studio e alla passione per la band, trova anche il tempo di lavorare. Molly, dal canto suo, è molto impegnata nell'attività didattico-ricreativa dei più piccoli.
Non mancano momenti di gustosa ilarità, come quando, nel tentativo di mettere in guardia gli studenti dalle malattie sessualmente trasmissibili, l'insegnante, Padre Bailey, interpretato da un convincente Tom Arnold, finisce col rendersi decisamente poco credibile... Una trama forse già vista, che però riesce bene ad evidenziare la positività di certi valori sempre attuali, quali la solidarietà, la gentilezza, l'attenzione ed il rispetto verso l'altro. 