Titolo originale | Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans |
Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Werner Herzog |
Attori | Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Xzibit, Jennifer Coolidge, Fairuza Balk Brad Dourif, Shawn Hatosy, Denzel Whitaker, Shea Whigham, Brandi Coleman, Katie Chonacas, Tom Bower, Vondie Curtis-Hall, Irma P. Hall, David Joseph Martinez, Lance E. Nichols, Kyle Russell Clements, Michael Shannon (II), Jillian Batherson, Brandy Moon, Deneen Tyler, Marco St. John, J.D. Evermore, Sam Medina, J. Omar Castro, Michael Wozniak, Nick Gomez (II). |
Uscita | venerdì 11 settembre 2009 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,89 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 aprile 2010
A partire dal Cattivo tenente di Abel Ferrara, che vedeva Harvey Keitel nei panni di un detective di polizia corrotto nei bassifondi di New York, Werner Herzog sviluppa una storia totalmente nuova ma con la stessa figura come protagonista. In Italia al Box Office Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 356 mila euro e 142 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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New Orleans, all'indomani del furioso passaggio dell'uragano Katrina. Il detective Terence McDonagh salva da morte certa un detenuto chiuso in una prigione allagata. Ottiene così la nomina a tenente e una prescrizione vitalizia per il Vicodin, potente antidolorifico per il trauma riportato alla schiena. Si serve anche di cocaina e di crack, in compagnia dell'amata Frankie, una prostituta. Quando una famiglia di afroamericani viene sterminata, si assume il caso, certo di poter incastrare il colpevole, il temuto Big Fate. Sa convincere le persone, non ha paura, scommette su se stesso.
Con Il cattivo tenente (The Bad Lieutenant. Port of Call: New Orleans), Herzog scommette su Nicolas Cage e vince. Impunemente strafatto, il tenente McDonagh è uno dei personaggi più lucidi che Cage si sia trovato ad interpretare, uno storto che procede diritto alla meta, passo dopo passo, invenzione dopo invenzione, perfettamente in linea con altri personaggi del regista.
Il film stesso procede in questo modo, seguendo il suo uomo lungo i luoghi dell'indagine e quelli del cinema, dal noir del detective in impermeabile al poliziesco da cliché, alla commedia della vecchietta bisbetica ingegnosamente minacciata e punita. Ma quanta libertà nel percorso, quanto piacere del viaggio, del gioco.
La pellicola omonima di Abel Ferrara non c'entra nulla, la logica della sfida con il dio, colpevole di avere abbandonato l'uomo a se stesso, la violenza della parola, la disintegrazione delle relazioni affettive, sono lontane come la notte (scenario prediletto di quel film) dal giorno (di cui non ha alcun timore, invece, questo sedicente remake). Due modi differenti di vedere il cinema che è dentro la realtà, due immaginari distanti quanto lo sono una suora stuprata e un'iguana che sa cose che noi non sappiamo. Vien da pensare allo scherzo, ad una certa intenzionalità nei ribaltamenti, se non fosse che il confronto non si pone, poiché tutto è diverso, al di là del titolo, altro cinema e altro film.
Per la sua prima volta in una grande città americana, Herzog non poteva non scegliere un luogo dove l'elemento primordiale dell'acqua è tornato ad esigere il proprio tributo, dove la natura si è imposta sull'uomo ed è entrata da regista nella storia. Anche in America, anche dentro i confini del genere (la crime-story), si può entrare seguendo un serpente e accorgersi con piacere che ovunque c'è di più di ciò che ci si aspettava di incontrare.
Nonostante il titolo, questo film ha ben poco in comune con quello di Abel Ferrare, se si esclude qualche raccordo nelle sceneggiature. La storia è quella di un tenente ambiguo, un uomo né completamente buono né completamente corrotto, uno che dà un calcio al cerchio e uno alla botte, seguendo un individualismo impavido e, allo stesso tempo, vigliacco.
Dicendo-Ma come si fa a credergli?- di non conoscere neanche l'omonimo film di Ferrara, Werner Herzog si allontana da "gridi di pietra", come da altre opere che godono della fama di cinema "esistenzialista", per cercare di regalarci -credo- una personale 26.ora successiva, questa volta, non più all'11 settembre, ma all'uragano Katrina.
Come Herzog ha sempre dichiarato alla stampa, il film non è un remake del film di Abel Ferrara, ma ne riprende le caratteristiche del protagonista per cucirgli addosso un altra storia. Cosa ne viene fuori? Un film più lineare e meno allucinato di quello di Ferrara. Ma come nell'opera di Ferrara, la storia conta poco ed è solo un pretesto per mostrare le sregolatezze e la [...] Vai alla recensione »
Poliziesco girato in chiave leggera. Appartiene a quella categoria di film che trattano storie drammatiche adottando una narrazione da commedia. L’operazione è perfettamente riuscita: la pellicola funziona benissimo come poliziesco, grazie ad una trama avvincente e ben sceneggiata; al contempo l’opera è riuscitissima anche come commedia, grazie alle atmosfere gradevoli e [...] Vai alla recensione »
New Orleans dopo Katrina. Un poliziotto si guadagna la promozione a tenente per aver salvato un prigioniero dalla prigione inondata. Il tenente però ha dei gravi problemi di dipendenza sia dalle droghe che dalle scommesse clandestine. Inoltre intrattiene una relazione con una prostituta d'alto bordo. Le cose finiranno per prendere terribili pieghe quando il tenente dovrà indagare [...] Vai alla recensione »
Buon esempio di poliziesco, serrato e inventivo, con a protagonista un pessimo caso di correttezza professionale. A leggere il titolo, sembra un remake dell’omonimo film di Abel Ferrara. Invece, il tono generale e’ un altro. Un malato, e percio’ sempre piu’ drogato e sedato, tenente di polizia si vede impedite le vie di una giustizia un po’ troppo personalistica [...] Vai alla recensione »
L'inopportuno richiamo al capolavoro di Ferrara peggiora un giudizo già negativo. Il film sarebbe brutto di per se: fiacca la trama, inadeguata la recitazione (Cage evidentemente ritiene che per impersonare un cocainomane basti fare uno sguardo ancora più inespressivo del solito, con il risultato di apparire ridicolo; assolutamente non credibile la Mendes nel ruolo di una prostituta anch'essa cocainomane [...] Vai alla recensione »
Storia vista e rivista, a parte il remake. Il poliziotto cattivo e strafatto, dipendente dalle droghe e dal gioco, che approfitta del potere per sottrarre stupefacenti agli spacciatori ed arricchirsi alle loro spalle. Acre denuncia del sistema gerarchico delle forze dell'ordine, dove nessuno ahimè controlla il controllore... e non solo in America, purtroppo.
Il remake fin troppo libero del film cult di Ferrara ha suscitato reazioni contrastanti.Da un lato chi lo ha accusato di essersi imbarcato in un'operazione mercenaria e ingiustificata,dall'altro chi ha lodato lo sguardo laico e beffardo,in contrasto con il film originale.Se è vero che la visione del mondo che ne esce è senza Dio e senza redenzione,l'intreccio è banale [...] Vai alla recensione »
In una New Orleans scossa dall’uragano Katrina, il detective Terence McDonagh (Nicolas Cage) porta in salvo un carcerato rimasto in trappola proprio a causa dell’uragano. Quest’eroico gesto gli frutta la promozione a tenente ma anche alcune lesioni alla schiena che gli causeranno una dipendenza da antidolorifici e, in seguito, da cocaina e crack. Il caso vuole che gli venga affidato il caso di un pluriomici [...] Vai alla recensione »
un bel film,nicolas cage e un grande attore e si vede,buone le idee, herzog e un ottimo regista e crea una cosa del tutto diversa dal primo del 1992 che però secondo me rimane più bello. Un ottima idea e un buon film quello di herzog. Cage come ho detto e ottimo anche se keytel con il primo mi ha convinto di più. Comunque lo trovato molto carino
grande interpretazione di N.Cage in v.o.: registro diverso delle conversazioni quando tratta con spacciatori, piuttosto che alle scommesse. Buffo a volte, c'è dell'autoironia, e per questo cattivo il tenente, ma non del tutto..
Film più che buono, ottime scenografie e finalmente un Nicolas Cage di spessore dopo gli eccellenti Con Air e City of Angels. Ottimo nell' interpretazione del tossicodipendente e del malato di sesso e di gioco d'azzardo Nicolas Cage sembra tornato ai vecchi fasti con un buon film ma non eccezionale. Il genere poliziesco-drammatico molto difficile da affrontare ha rispettato le aspettative concedendo [...] Vai alla recensione »
Un film decisamente discreto specie nella interpretazione che delude da parte di un attore come N.Cage che in altri ruoli ha recitato con piu' vigore.La trama scialba e incoerente ed il film non prende l'interesse del pubblico per il tema trattato.Nel complesso un film discreto da dimenticare.Voto 6
3 stelle--- buon film e ottimo Nicolas Cage
grande interpretazione di N.Cage in v.o.: registro diverso delle conversazioni quando tratta con spacciatori, piuttosto che alle scommesse. Buffo a volte, c'è dell'autoironia, e per questo cattivo il tenente, ma non del tutto..
E' una New Orlenas oscura quella dove un cattivo tenente si aggira alla ricerca della perdizione .Dopo aver salvato inaspettatamente un uomo ,il tenente Terence ha problemi irriversibili alla schiena .Facendo uso di droghe si porta avanti tra investigazini e interrogatori dove cerca di trovare il colpevole di una strage .Ma una volta trovato ci si allea per fare traffico di droga per poi tradirlo.CHi [...] Vai alla recensione »
Un film molto bello,bravissimo Nicholas Cage nella sua interpretazione.Però il finale mi è sembrato un po fiabesco, della serie: e vissero tutti felici e contenti.....tranne il tenente,con i suoi problemi di droga Comunque preferisco l'originale del 92,con Harvey Keitel,di Abel Ferrara
Herzog ritorna al lungometraggio di finzione e fa centro regalando a Cage una delle sue interpretazioni migliori. Inutile e dannoso fare paragoni col bellissimo film di Abel Ferrara: la visione di Herzog è completamente diversa. La sua opera è un noir visionario e metafisico che cattura e sorprende (memorabile la scena della sparatoria con un Nicholas Cage strafatto che urla "sparagli ancora: la sua [...] Vai alla recensione »
I motivi per i quali Nicolas Kim Coppola si sia dato alla recitazione sono ben noti, inutile insistervi, se non per riaffermare che se non avesse portato cognome tanto illustre avrebbe giocoforza dovuto fare ben altro, vista la notoria graniticità del suo viso e del suo fisico tutto, grazie al quale ci ritroviamo ad assistere ad un ufficiale di polizia che dovrebbe essere “strafatto [...] Vai alla recensione »
Queste pellicole, non sono semplici da recensire, sappiamo bene che Ferrara poteva starsene a casa sua... invece di rovinare un genere che dura da sempre, Keitel poverino non riuscì neppure in tutto il film a compensare quei 2 secondi d'apparizione da 'eliminatore' in nome in codice nina..., lo so a nessuno piace sentirselo dire..., e sperare nel 2 è surreale, intorpidisce il pubblico [...] Vai alla recensione »
mi sembra di fuori... ma parecchio di fuori e il bello è che se ne accorgano tutti i delinquenti e non i colleghi! e poi proprio proprio cattivo non è che poi lo sia completamente alla fine il reale colpevole del massacro lo riesce a incastrare.. con qualche giochetto non proprio ortodosso.. film interessante, ma , come si diceva un tempo, un pò barboso!
L'unica cosa bella del film è Eva Mendes! Film con poco ritmo, tutto incentrato su una unica indagine neanche poi troppo complessa. Secondo i miei gusti, inutili e brutte le scene con i primi piani sull'alligatore e sui camaleonti (ma che vuol dire...!!!) Un finale troppo fiabesco come detto da altri.....
Herzog non sconfina troppo nel ridicolo o assurdo.Sceneggiatura vincente. Grande interpretazione di n.cage specialmente in v.o.: il registro cambia nelle conversazioni con gli spacciatori piuttosto che nella sala scommesse. Il tenente da cattivo diventa buffo a volte, dando leggerezza all'ambiente degradato e depresso.
La presunzione di Herzog non finisce mai. La regia è spenta, compiaciuta (come al solito) e la storia fa fatica a reggersi in piedi. C'è qualcosa di Tarantino e qualcosa di Abel Ferrara, ma senza alcuna ironia. Assolutamente fuori parte Cage (tutt'altra cosa il vecchio cattivo tenente Keitel). Sprecato Kilmer. Un mistero la Mendes. Due ore di noia, con qualche, inutile, fiammata.
Cage, fatto di coca e antidolorifici, è un Tenente della Polizia, dai metodi quantomeno discutibili, di New Orleans post-Katrina. Non male ma una spanna sotto il precedente soprattutto nel protagonista. gangsters, puttane e coca a volontà!
Penso che The Bad Lieutenant/ Il Cattivo Tenente possa annoverarsi tra i migliori film di Herzog..certo non al livello di pietre miliari come Aguirre o Fitzcarraldo ma comunque un film da non sottovalutare. Gia' nella primissima scena dove vediamo un serpentello acquatico nuotare tra le sbarre di una prigione allagata il tocco di Herzog e'assolutamente inconfondibile, come in tutti i suoi film infatti [...] Vai alla recensione »
Un buon cast per un film abbastanza inutile.....Cattivo tenente?? Ho visto molto di peggio..... Poca cosa...
è stato davvero un film coinvolgente ed a tratti esilarante
Ma ti preeeeeego Herzog! Ridammi i miei 7,50 euro! Ma insomma, un film che promette meraviglie, con un gran cast, con una storia ed una ambientazione che partono benissimo, maledettissimi tutti, con Cage che potrebbe replicare quell'interpretazione da Oscar di Via da Las Vegas, con tutti i personaggi che precipitano nella spirale infernale e poi che succede? Tutto, ma proprio tutto, si sistema nel [...] Vai alla recensione »
Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans L'attesa era senza precedenti, Il cattivo tenente forse il film più riuscito di Abel Ferrara che aveva decretato il successo di Harvey Keitel resterà per sempre uno dei dieci film indimenticabili degli ultimi venti anni insieme a Le Iene di Quentin Tarantino e tanti altri capolavori del genere.
Questa sera verrà proiettato uno degli ultimi film di Werner Herzog, Il cattivo tenente, il remake della pellicola omonima di Abel Ferrara, che il regista tedesco ha confessato di non aver mai visto. Herzog ha amato molto la sceneggiatura ma alla fine ha cambiato molte cose come l'inizio e la fine e ha aggiunto nella pellicola iguane, lucertole e coccodrilli, perché le ha trovate assurde, stupide e bizzarre.
Il cattivo tenente di Herzog racconta la storia dell'agente Terence, che nella New Orleans devastata dall'uragano Katrina combatte la malavita senza convinzione. Redenzione o beffa? > Non c'è alcun dio né alcun demonio, sotto il cielo di piombo di Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans (Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans, Usa,2009, 121').
Prevaricatore, stupratore, drogato, un poliziotto (Nicolas Cage) di New Orleans è talmente delinquente da piacere ai criminali. A forza di commettere più reati di coloro che, ogni tanto, arresta, riesce a fregare la malavita e anche colleghi e superiori. Il ricalco in Louisiana del Cattivo tenente newyorkese di Abel Ferrara ne ribalta la conclusione e ci risparmia i lati mistici, sostituendoli con [...] Vai alla recensione »
There are few things more entertaining than watching Nicolas Cage go bug-fuck in a movie that knows how to present the spectacle in style. To my list of fave Cage meltdowns — Vampire’s Kiss, Wild at Heart and Face/Off — add this bad boy from director Werner Herzog, no stranger to diving off deep ends. Let me interrupt this review to state that any resemblance between this Bad Lieutenant and the [...] Vai alla recensione »
Faut-il encore présenter Werner Herzog ? Sur le pouce alors, histoire de se mettre dans le bain de son nouveau film, tourné sous les auspices de l'ange du bizarre. Sa naissance en dit déjà long, au bon endroit et au bon moment : Munich, le 5 septembre 1942. Il en tire, a contrario, un goût de l'exploit inutile, de la découverte des lointains, de la dérision prométhéenne, une fascination pour les marginaux [...] Vai alla recensione »
Cold-blooded reptiles are lurking everywhere in the slick new noir "Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans," with snakes, iguanas, gators and especially Nicolas Cage at their slithering and cynical best. Director Werner Herzog opens the film with the snake just so we're clear that he will be exposing the seductive and duplicitous underbelly of things from the start.
Snakes, in their sinister side-to-side way, slither through floodwaters, menacing a man held in an underground jail; alligators climb onto a freeway, causing cars to smash into one another; iguanas lounge on coffee tables, turning their yellow-green eyes on the humans around them. In brief, Werner Herzog has checked into New Orleans, and metaphysical despair has been loosed upon Bourbon Street.
Non sarà il remake del film di Abel Ferrara del ‘92, come ha tenuto a precisare il regista al Festival di Venezia, ma le atmosfere sono le stesse. Quelli che erano i panni di Harvey Keltel oggi sono indossati da un Nicolas Cage che non è alla sua altezza, anche se riesce a dare prova di grande concentrazione sul personaggio. Un poliziotto corrotto che sniffa coca per sopportare i forti dolori alla [...] Vai alla recensione »
Tutto ci si aspettava da un film di Werner Herzog tranne che un’opera impersonale. Piatta, opaca. spenta. Priva di quello slanciato e beatamente folle "Senso della Visione’ tipico dell'autore di Fitscarraldo. Il suo remake della discesa agli Inferi (con re1igìosa redenzione) dell’orrido poliziotto Harvey Keitel, narrata da Abel Ferrara nel 1992, diviene un percorso perplesso tra buone intenzioni non [...] Vai alla recensione »