Achille e la tartaruga

Acquista su Ibs.it   Dvd Achille e la tartaruga   Blu-Ray Achille e la tartaruga  
Un film di Takeshi Kitano. Con Takeshi Kitano, Kanako Higuchi, Yûrei Yanagi, Kumiko Aso Titolo originale Akiresu to kame. Commedia, durata 119 min. - Giappone 2008. - Ripley's Film MYMONETRO Achille e la tartaruga * * * - - valutazione media: 3,14 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Un' allegoria sulla crudeltà dell'arte Valutazione 5 stelle su cinque

di Paola Di Giuseppe


Feedback: 25409 | altri commenti e recensioni di Paola Di Giuseppe
domenica 4 luglio 2010

Il paradosso di Zenone in stile anime dà inizio al film:Achille non può superare la tartaruga partita prima,le contraddizioni logiche nel tentativo di spiegare la presenza del movimento nella realtà portano la ragione a rifiutare l'esperienza sensibile e affermare che la realtà è immobile. Su questa premessa Kitano dà il via ad una storia,un falso biopic,una vera allegoria in quattro parti,che parla di Machisu,il piccolo che sognava di fare il pittore e,divenuto vecchio,capisce che l’arte non esiste. Infanzia protetta nella ricca famiglia del padre industriale,triste orphanage dopo la drammatica morte del genitore e vita di maltrattamenti presso il rude zio,maturità con matrimonio e difficile ma caparbia esperienza nel mondo dell’arte,infine mezza età,con presa d’atto del fallimento come artista e dimostrazione della verità del paradosso di Zenone:la realtà è immobile,Achille sarà sempre indietro rispetto alla tartaruga,perché inseguire un paradosso ci condanna come perdenti fin dall’inizio e il paradosso è l’arte,che è mimesi della mimesi di una realtà che noi,prigionieri della caverna,scambiamo per verità. Che è come dire che l’arte non esiste e la verità è inattingibile,e allora un calcio anche a quel barattolo ammaccato di Campbell giapponese stile Warhol esposto sul banchetto del mercato per 200.000 yen e via,sottobraccio alla mogliettina fedele,si riprende il chapliniano cammino della speranza,magari avvolti dalla testa ai piedi di bende,dopo il catartico falò purificatorio e un solo occhio libero,ma può bastare. Le vicende del bambino e del giovane adulto occupano la prima parte del film,quella narrativa,con molti interni,presenza forse troppo invadente del sonoro,ritmo lento e colori cupi, atmosfere alla Zatoichi e alla Dolls,ma come stanche,quasi messaggi cui resta poco da comunicare. Poi l’urgenza espressiva riprende il sopravvento,nella seconda parte,dove è Kitano a recitare il terzo sé stesso,dopo il regista di Takeshis’ e il comico tv di Glory,ed è il pittore. Ironia e amarezza impregnano questo racconto duro,a tratti doloroso,di una vita spesa ad inseguire la tartaruga. Ironia surreale e macchiettistica,Kitano conferma qui il suo stile inconfondibile. Nulla si salva,a partire da sé stesso (ma di questo seppuku aveva fatto partecipi le masse nei primi due film del trittico). Ora tocca all’arte,quell’ultimo,effimero,presuntuoso baluardo dell’uomo illuso di essere centro dell’Universo. In un’intervista Kitano ha ricordato che i suoi quadri,di cui il film è pieno,sono campioni senza valore,infatti ne brucia un bel po’ in quel bidone:“Mi piacciono l'arte e i quadri e ho scelto per questo un pittore come protagonista di questa storia I quadri presenti nel film sono tutte opere mie,quindi non sono affatto belli e non hanno alcun valore economico…Volevo inoltre dimostrare che non serve avere successo come pittore,l'importante è che uno faccia quello che gli piace fare.In questo film ho voluto parlare della crudeltà dell'arte.Per il mio personaggio l'arte è una droga e per sentirsi realmente un artista ha bisogno di confrontarsi anche con la morte,ma questo non è affatto necessario affinché un artista sia tale.”

 Ecco come parla chi,al contrario,sta facendo una dichiarazione d'amore totale per l’arte e invita a esprimere sé stessi al di là dei giudizi altrui. Quel basco alla Picasso lo porterà per una vita intera,non sappiamo se sia finito nel falò,nell’ultima scena manca,ma sopra le bende era davvero impossibile metterlo.

[+] lascia un commento a paola di giuseppe »
Sei d'accordo con la recensione di Paola Di Giuseppe?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Paola Di Giuseppe:

Vedi tutti i commenti di Paola Di Giuseppe »
Achille e la tartaruga | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
Link esterni
Sito ufficiale
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità