Journey To the Shore |
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Un film di Kiyoshi Kurosawa.
Con Yu Aoi, Tadanobu Asano, Akira Emoto, Eri Fukatsu.
continua»
Titolo originale Kishibe No Tabi.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 128 min.
- Francia 2015.
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Un viaggio oltre la vita e la morte
di Paola Di GiuseppeFeedback: 25414 | altri commenti e recensioni di Paola Di Giuseppe |
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martedì 31 marzo 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mizuki, un'insegnante di pianoforte che vive a Tokyo, è raggiunta da Yusuke, il marito morto annegato tre anni prima.Lei l’ha cercato a lungo ma lui con semplicità spiega che il suo corpo non è stato mai trovato perché l’hanno mangiato i pesci.Yusuke entra nel soggiorno open air di Mizuki senza far rumore.Fermo, in piedi, è lì, in tutta la sua fisicità di uomo alto, bello, con gran soprabito color zucca.Lei,giapponesina bruna e silenziosa dai grandi occhi malinconici, lo guarda e gli ricorda di togliersi le scarpe. Poi gli offre una pietanza tipica che lui apprezza molto.Parole poche, adesso e per tutta la durata del film, ma bastano a scoprire retroscena, amori e dolori,frammenti di un passato che non può essere che fatto di frammenti, per i vivi e, ancor più, per i morti.Partono entrambi, come farebbe una felice coppia in vacanza, in un road movie lungo il Giappone fra paesi e uomini che Yusuke ha conosciuto nei tre anni della morte. Il suo è un ritorno con la piccola moglie e tutti lo accolgono con affetto.Restano per un po’nei luoghi, ospiti dell’uno o dell’altro, collaborano con le loro attività, ma poi il viaggio riprende, scorre come un filo rosso sulla mappa di un territorio segnato da pezzi di vita, lungo tracce lasciate nei luoghi e nella memoria degli altri.In ogni tappa raggiunta in treno o autobus c’è una storia da conoscere per Mizuki, riconoscere per Yusuke. tutto è importante ma nulla può durare.Mizuki è viva, in lei è inestinguibile la pulsione al radicamento, Yusuke è oltre, l’amore li unisce, ma è privo di tensioni, come la superficie calma di un mare che ha profondità inesplorate.
Film di confine, nella caverna dietro la cascata si passa per l’aldi là: Yusuke, il padre di Mizuki, la piccola suonatrice di pianoforte, un vecchio compagno di Yusuke e chissà quanti ancora che Yusuke riconosce confusi con i vivi.Ma infine arriva il momento dell’addio, quello definitivo.Un ricordo di Virgilio? Un viaggio di Orfeo ed Euridice all’incontrario?Difficile trovare agganci tra Occidente e Oriente in tema di vita e di morte.Nel mondo orientale entrano in modo così naturale l’una nell’altra che ogni paragone è inadeguato.Abbandono, malattia, morte, sono eventi costanti,l’impermanenza è la condizione umana per eccellenza, si convive soprattutto con loro, ma nell’immaginare la convivenza di vita e morte c’è una misura dettata da un canone fatto di equilibrio ed eleganza, l’ellissi e la sobrietà sono i suoi connotati, il passo è quello leggero di vite che comunque scorrono e fioriscono, trovando la forza di cercare l’anello mancante e inventando le improbabili radici di un albero sulla montagna arida.
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