Io sono leggenda

Io lo ricrdo bene quell'entusiasmante film,bello in ogni minimo particolare,intenso e ricco di informazioni per ilk cinema avvenire.Io sono leggenda,interpretato da un ottimo Will Smith,rispetto al film precedente si concentra su una sola persona,ovvero il protagonista.La scenografia è perfetta,ma tornando alla mia frase lancio vorrei ricordare che Danny Boyle nel 2002 "costruì" il suo leggendario film basandosi proprio sullì estinsione dell'uomo e il cambiamento fisico mentale degli infetti. Come qualità,penso sia meglio Io sono leggenda,ma l'idea primaria di fare un film così la ebbe Boyle con il suo 28 giorni dopo.

non capisco le brutte recensioni.Il film appartiene ad un genere ben definito ed ha per scopo trasmettere emozioni e sensazioni particolari che gli amanti del genere cercano.Il film è fatto benissimo molto meglio dell'originale e Smith regge il confronto con il mostro sacro Charlton Heston.Andatelo a vedere!!!

Un film fantastico, grazie a un Will Smith più che mai immedesimato nella parte. Una ricostruzione di New York perfetta in ogni più piccolo dettaglio. Da Oscar!

il film e bellissimo e senz'altro uno dei migliori che ho visto will smith riesce nonostante solo a eseguire un ottima parte,apparte il fatto che lascia un messaggio questo film e sarebbe che se si continua a fare questi esperimenti è l'uomo stesso che distrugge il mondo come fa vedere il film il voto e 9.5 ps scrivete commenti sul film se vi è piaciuto o meno nn scrivete commenti razzisti e ineducati come al solito c sono sempre queste persone

tutto sommato un film che non incanta, ne disgusta.A metà tra un blockbuster's film e uno di quei film allegorici da cui trarre diversi spunti...Resta di fatto , che Will Smith ci regala una fantastica interpretazione, alternandosi in diverse situazioni nelle diverse versioni che ogni situazione richiede. Molti sono i "buchi" che la sceneggiatura e\o il romanzo da cui è tratto il film non riescono a colmare, tra tutti: Perchè se le persone affette dal virus perdendo ogni comportamento sociale e mostrandosi cannibali, non si cibano l'uno dell'altro? Buona la scelta della colonna sonora, spettacolari gli effetti speciali e mai banali le scene intime col cane. Potremmo definirlo un "cast away" Metropolitano? forse. [+]

tutto sommato un film che non incanta, ne disgusta.A metà tra un blockbuster's film e uno di quei film allegorici da cui trarre diversi spunti...Resta di fatto , che Will Smith ci regala una fantastica interpretazione, alternandosi in diverse situazioni nelle diverse versioni che ogni situazione richiede. Molti sono i "buchi" che la sceneggiatura e\o il romanzo da cui è tratto il film non riescono a colmare, tra tutti: Perchè se le persone affette dal virus perdendo ogni comportamento sociale e mostrandosi cannibali, non si cibano l'uno dell'altro? Buona la scelta della colonna sonora, spettacolari gli effetti speciali e mai banali le scene intime col cane. Potremmo definirlo un "cast away" Metropolitano? forse. [-]

Una doverosa premessa: quando ci si accinge alla visione di un film tratto da un opera letteraria il nostro giudizio risulta inevitabilmete condizionato dalla fedeltà rispetto al testo scritto, soprattutto se abbiamo elevato tale testo al rango di libro di culto. In questo caso in particolare - sebbene si sia sottolineato come il film non volesse essere una fedele trasposizione ma che era solo ispirato al libro - lo sforzo di esprimere un parere incondizionato è quanto mai arduo visto che adoro l'opera di Matheson e che rispetto ad essa le uniche cose in comune che ho ritrovato nel film sono state il titolo, il nome del protagonista e la presenza di un virus che trasforma gli uomini in vampiri, e che neppure il messaggio che l'autore ci voleva trasmettere è rimasto lo stesso. [+]

Una doverosa premessa: quando ci si accinge alla visione di un film tratto da un opera letteraria il nostro giudizio risulta inevitabilmete condizionato dalla fedeltà rispetto al testo scritto, soprattutto se abbiamo elevato tale testo al rango di libro di culto. In questo caso in particolare - sebbene si sia sottolineato come il film non volesse essere una fedele trasposizione ma che era solo ispirato al libro - lo sforzo di esprimere un parere incondizionato è quanto mai arduo visto che adoro l'opera di Matheson e che rispetto ad essa le uniche cose in comune che ho ritrovato nel film sono state il titolo, il nome del protagonista e la presenza di un virus che trasforma gli uomini in vampiri, e che neppure il messaggio che l'autore ci voleva trasmettere è rimasto lo stesso. Volendo anche prescindere da questa considerazione l'unica cosa degna di un certo interesse che ho riscontrato nella pellicola è stata l'interpretazione di Will Smith, decisamente buona. Per il resto la vicenda si svolge tra un sussulto e un altro in modo poco convincente e oserei dire quasi banale, senza neppure la traccia di un minimo colpo di scena, con la suspence ridotta ai minimi termini e con un finale pietoso e patetico... in poche parole sceneggiatura e regia da colabrodo, salvo qualche bello scorcio della città deserta. Se ve ne può importare qualcosa il mio umilissimo suggerimento è di risparmiare gli euro del cinema e investirli nell'acquisto del libro, che leggere fa sempre bene e si impara pure qualcosa, anche se non si tratta di alta letteratura. [-]

Davvero un'ottima interpretazione quella di Will Smith, che riesce da solo a coinvolgerci e trasportarci nel suo mondo. Un mondo in cui lui, unico superstite, non si dà per vinto e cerca di trovare una soluzione all'irrisolvibile. Cerca anche, per quel che è possibile nella sua situazione, di vivere la normalità. L'esterna suspence che si respira durante tutto il film fa restare col fiato sospeso fino all'ultima scena. Un film che può far riflettere anche su ruolo della ricerca scientifica se e come porre dei limiti alla scienza... Perché se da un lato è vero che tramite la ricerca di laboratorio si sono trovate le cure per gravi malattie, è anche molto probabile che una delle malattie più feroci del XX secolo sia stata causata proprio da un vaccino sperimentale. [+]

Davvero un'ottima interpretazione quella di Will Smith, che riesce da solo a coinvolgerci e trasportarci nel suo mondo. Un mondo in cui lui, unico superstite, non si dà per vinto e cerca di trovare una soluzione all'irrisolvibile. Cerca anche, per quel che è possibile nella sua situazione, di vivere la normalità. L'esterna suspence che si respira durante tutto il film fa restare col fiato sospeso fino all'ultima scena. Un film che può far riflettere anche su ruolo della ricerca scientifica se e come porre dei limiti alla scienza... Perché se da un lato è vero che tramite la ricerca di laboratorio si sono trovate le cure per gravi malattie, è anche molto probabile che una delle malattie più feroci del XX secolo sia stata causata proprio da un vaccino sperimentale... [-]

la canzone che ascolta con il cane nella vasca come si chiama????? se mi risp mi fate un grande favore

Più che una leggenda, questo film è stato una delusione. Spreca a mio avviso malamente delle buone premesse. Ed è ennesima testimonianza di una tendenza ormai dilagante, quella cioè dell'utilizzo smodato di tecniche digitali. Dal momento in cui vengono svelati i "mostri", sembra di assistere al promo dell'ultimo capitolo di Resident Evil, più che a un film. Ho come l'impressione che sempre più spesso e volentieri l'enorme potenziale concesso dalle tecniche digitali finisca per portare il regista di turno a farne un uso sproporzionato. Per cui, se si perde tempo a realizzare una creatura, perché non realizzarne 500, o 1000? Il risultato è un videogioco ad alto budget, con pretese ideologiche sinceramente tirate per i capelli (un colonello dell'esercito che inneggia al pacifismo di Bob Marley??). [+]

Più che una leggenda, questo film è stato una delusione. Spreca a mio avviso malamente delle buone premesse. Ed è ennesima testimonianza di una tendenza ormai dilagante, quella cioè dell'utilizzo smodato di tecniche digitali. Dal momento in cui vengono svelati i "mostri", sembra di assistere al promo dell'ultimo capitolo di Resident Evil, più che a un film. Ho come l'impressione che sempre più spesso e volentieri l'enorme potenziale concesso dalle tecniche digitali finisca per portare il regista di turno a farne un uso sproporzionato. Per cui, se si perde tempo a realizzare una creatura, perché non realizzarne 500, o 1000? Il risultato è un videogioco ad alto budget, con pretese ideologiche sinceramente tirate per i capelli (un colonello dell'esercito che inneggia al pacifismo di Bob Marley??). Si salvano comunque l'interpretazione di Will Smith, sempre bravo, e le strade abbandonate di una New York post-atomica. Una cosa è certa, però: siamo lontanti anni luce dalle invenzioni geniali e dallo stile di un film come Matrix. Peccato. [-]

Nessuno ha mai pensato di paragonare Matheson a Kafka, o tanto meno a Carver, però il romanzo breve "I'm a legend" aveva qualcosa da dire. Poteva, insomma, vantare un contenuto. Trattatasi, infatti, di un piccolo saggio sul significato dell'alterità, un banale, se vogliamo, monito per tutti quelli di noi che si sporgono con ferocia ad inquisire il diverso. Scritto nel 1954, questo lo sappiamo, ed esempio di un genere letterario riabilitato solo recentemente da Sir. Ballard, però, il terzo adattamento cinematografico del manoscritto poteva benissimo rappresentare un costruttivo insegnamento, sopratutto per i giovani. Così non è stato. Una pellicola talmente offensiva nei confronti della cultura letteraria che non merita neanche un commento. [+]

Nessuno ha mai pensato di paragonare Matheson a Kafka, o tanto meno a Carver, però il romanzo breve "I'm a legend" aveva qualcosa da dire. Poteva, insomma, vantare un contenuto. Trattatasi, infatti, di un piccolo saggio sul significato dell'alterità, un banale, se vogliamo, monito per tutti quelli di noi che si sporgono con ferocia ad inquisire il diverso. Scritto nel 1954, questo lo sappiamo, ed esempio di un genere letterario riabilitato solo recentemente da Sir. Ballard, però, il terzo adattamento cinematografico del manoscritto poteva benissimo rappresentare un costruttivo insegnamento, sopratutto per i giovani. Così non è stato. Una pellicola talmente offensiva nei confronti della cultura letteraria che non merita neanche un commento. Che cosa ricorderemo dell'arte del novecento continuando così? Non lo so e non voglio conoscere la risposta. [-]