meyers
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sabato 12 gennaio 2008
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mamma mia che schifezza!!!
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Un minestrone di diversi film senza nè capo nè coda, veramente imbarazzante. Consiglio vivamente di evitare i soldi del biglietto, effetti speciali e il solito buonismo americano si sprecano...film senza nessuna logica!!!
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fra22
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sabato 12 gennaio 2008
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pecato per il finale
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Premetto che non ho letto il libro.Onestamente fino ala morte del cane il film mi è piaciuto,ma da quel momento in poi è praticamente finito!Nel giro di mezz'ora succcedono tutti gli eventi più importanti ad un ritmo esageratamente frenetico fino a quella frase finale un pò forzata.Non è un film malvagio però resta la delusione per il finale!
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dimitri82
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sabato 12 gennaio 2008
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un uomo, una leggenda
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Film molto coinvolgente, con un Will Smith ormai attore maturo e all'altezza di ricoprire anche i ruoli più drammatici. La scenografia supporta con possenza una storia all'apparenza non "nuova" e, d'altronde, di film apocalittici da day after ne è pieno il cinema, ma complice l'accuratezza con cui sono ricostruiti gli scenari di una New York spettrale nel suo immobilismo, sembra di assistere a un qualcosa di nuovo. Certamente l'interpretazione del protagonista, apporta un contributo decisivo:a tratti è sembrato,soprattutto nei monologhi o nei "dialoghi" con il fido cane lupo, unico compagno di vita in un mondo diventato d'improvviso troppo grande nella sua desolazione, di rivedere il W. Smith de La ricerca della felicità.
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Film molto coinvolgente, con un Will Smith ormai attore maturo e all'altezza di ricoprire anche i ruoli più drammatici. La scenografia supporta con possenza una storia all'apparenza non "nuova" e, d'altronde, di film apocalittici da day after ne è pieno il cinema, ma complice l'accuratezza con cui sono ricostruiti gli scenari di una New York spettrale nel suo immobilismo, sembra di assistere a un qualcosa di nuovo. Certamente l'interpretazione del protagonista, apporta un contributo decisivo:a tratti è sembrato,soprattutto nei monologhi o nei "dialoghi" con il fido cane lupo, unico compagno di vita in un mondo diventato d'improvviso troppo grande nella sua desolazione, di rivedere il W. Smith de La ricerca della felicità. Forse l'ultima parte del film, l'incontro con un altro essere umano, il sacrificio ineluttabile per far sì che l'umanità ricominci a vivere, a ripopolare la Terra, ha un qualcosa di già visto: un pò troppo poetico, che intacca, in parte, l'originalità con cui il regista ha diretto la prima parte. In ogni caso ritengo che il film sia assolutamente da vedere per due motivi: fotografia spettacolare, nelle luci che segnano il trascorrere del tempo in una metropoli deserta ricostruita con pregevole bravura e, naturalmente, per l'interpretazione di uno Smith davvero convincente.
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(di nuno85)
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redax
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sabato 12 gennaio 2008
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thriller e trailer
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Un gran bel film. Parto da questo presupposto perché a me è piaciuto, ma ai miei amici non molto perché si aspettavano un altro film. Quasi un horror, tanta azione e suspance: è un bel thriller che ci ha fatto discutere anche nel dopo serata, ma che ha poco a che vedere con il trailer.
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franz
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sabato 12 gennaio 2008
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io avrei potuto essere leggenda
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Paragonare un film a un libro è inutile. Sono due mezzi diversi che rispondono a leggi diverse.
Lo si può notare con particolare evidenza accostando questa pellicola al capolavoro di Matheson, tutto giocato sullo straniamento, sull'ambiguità morale, sull'abissale disperazione e insieme cupa determinazione a sopravvivere di un uomo. Il ritmo lento e la sporadicità dell'azione renderebbero una fedele trasposizione filmica assolutamente insopportabile.
Io sono Leggenda è tutto sommato gradevole: regia azzeccata, cast all'altezza e alcune sequenze di grande effetto. Però.
Però all'uscita dal cinema mi sono sentito deluso. Deluso dal fatto che questo film non abbia saputo (voluto?) osare.
I PERSONAGGI
Il protagonista è l'Eroe perfetto, un guerriero scienziato che, nonostante sia vittima di una sfiga di proporzioni mitologiche - andiamo, l'elicottero sbanda e DOVE VA A FINIRE? Ma guarda! - resta buono fino al midollo.
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Paragonare un film a un libro è inutile. Sono due mezzi diversi che rispondono a leggi diverse.
Lo si può notare con particolare evidenza accostando questa pellicola al capolavoro di Matheson, tutto giocato sullo straniamento, sull'ambiguità morale, sull'abissale disperazione e insieme cupa determinazione a sopravvivere di un uomo. Il ritmo lento e la sporadicità dell'azione renderebbero una fedele trasposizione filmica assolutamente insopportabile.
Io sono Leggenda è tutto sommato gradevole: regia azzeccata, cast all'altezza e alcune sequenze di grande effetto. Però.
Però all'uscita dal cinema mi sono sentito deluso. Deluso dal fatto che questo film non abbia saputo (voluto?) osare.
I PERSONAGGI
Il protagonista è l'Eroe perfetto, un guerriero scienziato che, nonostante sia vittima di una sfiga di proporzioni mitologiche - andiamo, l'elicottero sbanda e DOVE VA A FINIRE? Ma guarda! - resta buono fino al midollo. E alla fine, naturalmente, salva l'umanità.
Gli antagonisti sono Mostri. Il loro ruolo è essenzialmente apparire all'improvviso, gridare "BUAAA! BUAAA!" e saltare per aria, non necessariamente in quest'ordine.
I coprotagonisti sono la Ragazza Che Salva l'Eroe e un bambino del tutto inutile. Perchè Hollywood ama così tanto i bambini che esistono solo per arrivare vivi in fondo al film?
Il pastore tedesco in compenso è uno degli animali più espressivi mai visti sullo schermo.
LA TRAMA
Ci sono dei Mostri e un Eroe. L'Eroe si sacrifica, i Mostri sono (saranno) sconfitti, e il tutto si chiude su un paesaggio campestre degno delle Bucoliche con la chiesetta, la stradina e il cagnolino bianco e nero.
Onestamente, poco di più.
LA REGIA
L'azione è ben fatta, ha ritmo, esattamente come quella di un qualsiasi altro film d'azione dopo Matrix.
I momenti di tensione non mancano, e i mostri saltano davanti allo schermo proprio nel momento in cui vi aspettereste che lo facciano.
Tirando le somme, un film tremendamente normale. Avrei dato un voto più alto, ma qui c'erano tutti i presupposti per dare qualcosa di più.
Se volete passare la serata guardate pure il film, non è male.
Se volete stimolare il vostro cervello procuratevi il libro.
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drak85
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sabato 12 gennaio 2008
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veramente bello!!!
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Ragazzi che palle che siete co sto libro..non sarà la riproduzione perfetta del libro ma il film è veramente bello, non mi sono annoiato neanche un secondo, lo straconsiglio veramente tanto e chi si è letto il libro a sto punto non se lo vedesse se poi ce deve rimane male.
Un saluto.
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maryluu
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sabato 12 gennaio 2008
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troppe forzature:film piacevole ma non abbastanza
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Devo dire che sono molto perplessa sul giudizio per questo film. Sono un pò indecisa per il fatto che da un lato la storia coinvolge lo spettatore che resta in tensione per la vita di Neville e della bellissima Sam, dall'altro anche se si rifà a un noto best seller, non ha nessun elemento innovativo rispetto ai vari film del momento riguardanti lo stesso tema. Si pone accanto alle varie edizioni di Resident Evil di cui sembra in molti punti la copia esatta. Solo che, al posto della bella Milla Jovovich, troviamo il bravo Will Smith, la cui interpretazione non è assolutamente criticabile. Anche se , a livello di gusto personale, preferisco una donna nei panni di salvatrice del mondo. La storia è interessante fino alla tragica morte del bel pastore tedesco.
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Devo dire che sono molto perplessa sul giudizio per questo film. Sono un pò indecisa per il fatto che da un lato la storia coinvolge lo spettatore che resta in tensione per la vita di Neville e della bellissima Sam, dall'altro anche se si rifà a un noto best seller, non ha nessun elemento innovativo rispetto ai vari film del momento riguardanti lo stesso tema. Si pone accanto alle varie edizioni di Resident Evil di cui sembra in molti punti la copia esatta. Solo che, al posto della bella Milla Jovovich, troviamo il bravo Will Smith, la cui interpretazione non è assolutamente criticabile. Anche se , a livello di gusto personale, preferisco una donna nei panni di salvatrice del mondo. La storia è interessante fino alla tragica morte del bel pastore tedesco. Poi un pò troppo scontata. Come la morte del protagonista. Forzata per esigenze di copione, per farlo diventare appunto "leggenda" ma che, vista la situazione, avrebbe anche potuto lanciare la bomba e correre anche lui nel foro d'uscita e salvarsi. Altro disappunto lo trovo sulla morte del cane. Perchè non ingabbiarlo con gli altri animali in attesa della scoperta del vaccino? Perchè ucciderlo? Forzature su forzature. O solamente un modo diverso, il mio, di vedere una storia. Una storia che appassiona ma non abbastanza. Una rappresentazione cinematografica con effetti di alto livello, ambientazioni e attori veramente degni di applausi ma che pecca un pò a livello di trama e , soprattutto, di coerenza.
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avalon
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sabato 12 gennaio 2008
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che delusione!!!
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Un pastrocchio...molto ma molto meglio il libro!!! Solita americanata, da evitare, mi spiace x Will Smith ma questa volta ha toppato...
La cosa migliore del film è decisamente il cane!
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richard matheson
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sabato 12 gennaio 2008
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io sono leggenda? lui è leggenda?
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"Robert Neville posò lo sguardo sui nuovi abitanti della terra. Sapeva di non essere uno di loro;sapeva di essere un anatema, un orrore nero da distruggere, come i vampiri."
Non è certo necessario che un film sia totamente fedele al romanzo da cui è tratto, ma in questo caso anche il titolo è citato a sproposito e il suo significato stravolto. Dello spirito e del significato del romanzo non rimane più nulla, possiamo considerare il film "tratto liberamente da una sceneggiatura che era liberamente tratta da romanzo".
Dimenticato quindi uno dei capisaldi della letteratura fantastica, rimane un filmetto vedibile nella prima parte, e apprezzabile soprattutto per alcune visioni di una new york deserta e decaduta; nella seconda metà il tutto degenera nella più becera ovvietà hollywoodiana.
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"Robert Neville posò lo sguardo sui nuovi abitanti della terra. Sapeva di non essere uno di loro;sapeva di essere un anatema, un orrore nero da distruggere, come i vampiri."
Non è certo necessario che un film sia totamente fedele al romanzo da cui è tratto, ma in questo caso anche il titolo è citato a sproposito e il suo significato stravolto. Dello spirito e del significato del romanzo non rimane più nulla, possiamo considerare il film "tratto liberamente da una sceneggiatura che era liberamente tratta da romanzo".
Dimenticato quindi uno dei capisaldi della letteratura fantastica, rimane un filmetto vedibile nella prima parte, e apprezzabile soprattutto per alcune visioni di una new york deserta e decaduta; nella seconda metà il tutto degenera nella più becera ovvietà hollywoodiana. La maggior parte delle idee visive saccheggiano qua e la il cinema di genere recente: dall'ottimo 28 giorni dopo (vampiri ipercinetici, molte visioni similari della città deserta, la riserva dei sopravvissuti), al buon 28 settimane dopo (la quarantena del flashback), a 12 monkeys (gli animali liberi per la città), a the Descent (qualche spunto delle creature).
Comunque il pubblico ignorante e decadente (che parla a voce alta, che mastica, mangia, fa rumore, stropiccia carte e telefona) presente in sala durante la visione odierna si merita (e può trovare) di molto peggio.
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tramonto_rosso
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sabato 12 gennaio 2008
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non è più cinema
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Questo film si regge unicamente sugli effetti speciali, tolti i quali nulla rimane. Laddove mancano idee e capacità di raccontare ci pensano i quattrini degli effetti speciali a metterci una pezza: lo spettatore non segue un film, sta in un videogioco dove i "mostri" entrano in scena in modo convulso e ridicolo, perchè il fine è unicamente quello di stimolare il nervo ottico
Molti film di fantascienza/horror degli anni 50-60 fanno infinitamente più cinema di questo "Io sono leggenda"...
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