Viaggio segreto

L'innominabile segreto che lega fratello e sorella

La dialettica che nel film di Roberto Andò Viaggio segreto si snoda tra Roma e la Sicilia, nel romanzo di Josephine Hart Ricostruzioni (Feltrinelli) si svolgeva tra Londra e l'Irlanda. Molto muta dal romanzo al film. Ma non il cruciale, innominabile segreto che lega dall'infanzia un fratello e una sorella (Alessio Boni e Valeria Solarino) avendone condizionato le esistenze solitaria (lui) e dissipatrice (lei) sotto il vincolo di una ferrea complicità. E non il processo che, grazie alla scoperta dell'amore (di lei s'innamora un artista, ruolo nel film personalizzato da Emir Kusturica), riporta entrambi alla vita, a chiudere con i fantasmi del passato. I due sono figli di un uomo e di una donna (Marco Baliani e, in flashback, Claudia Gerini) che si sono amati al punto di escluderli e di farsi consumare dalla passione. Fino alla morte violenta della donna—sotto gli occhi dei bambini — di cui l'uomo si è lasciato incolpare, nella fastosa casa siciliana abbandonata subito dopo il fatto e che il destino riporta oggi al centro di tutto. Andò è regista inseguito da un sospetto, quello di fare un cinema "troppo" impregnato di letture e di cultura. Che sia impregnato non c'è dubbio, ma se il rimprovero è quello della freddezza questo è un film appassionato. Non privo di debolezze, denunciate dal dominio di scelte "estetizzanti" (l'innamoramento per la fotogenia mozzafiato di Solarino). Altri ruoli sono affidati a Roberto Herlitzka e Donatella Finocchiaro.
Da La Repubblica, 3 novembre 2006


di Paolo D'Agostini, 3 novembre 2006