Piccolo ribelle cresce nell'asilo di Pechino
di Lietta Tornabuoni La Stampa
La guerra dei fiori rossi di Zhang Yuan, 44 anni, regista e produttore dissidente (dev'essere l'ultimo) è prodotto dalla società Downtown di Marco Muller, da RaiCinema e dall'Istituto Luce; è tratto da un romanzo dello scrittore (dissidente pure lui) Wang Shuo, montato da Jacopo Quadri con musiche di Carlo Crivelli.
E' un film bello e molto interessante sull'omologazione e l'individualismo, sulle regole e la disubbidienza, sul conformismo e la rivolta: molto vicino, dunque, ai problemi attuali della Cina, divisa tra libertà e comando, lavoro e personalità. [...]
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