|
Si tratta di una delle più riuscite espressioni del cinema western classico e una delle migliori prove della collaudata accoppiata Anthony Mann James Stewart, che quando fanno un western difficilmente falliscono il bersaglio.
La pellicola ha numerosi pregi, ma come si conviene ad un film western ha principalmente quello di riescire a ad avvincere lo spettatore, che in questo caso resta inchiodato alla poltrona dall'inizio alla fine del film.
Il merito va soprattutto alla trama ed alla regia di Mann, abilissimo a metterla in scena.
Circa la prima, uno dei suoi punti di forza, a parer mio, è costituito dalla presenza di numerosi personaggi, tutti delineati con accuratezza nel corso della storia: il protagonista Lockhart, appunto l'enigmatico uomo proveniente da Laramie di cui al titolo della pellicola, interpretato dal sempre ottimo James Stewart, adattissimo alla parte; ma anche il vecchio proprietario Waggoman e l'iiequieto figlio Dave, nonchè l'ambizioso braccio destro di Waggoman, Vic e ancora numerosi altri personaggi minori di contorno. Il risultato è che la storia messa in scena risulta notevolmente arricchita, divenendo sempre più intrigante per lo spettatore.
La trama poi si snoda in modo tortuoso, pieno di intrecci accattivanti, restando tuttavia sempre molto ben comprensibile. Se fin da subito è ben chiaro che il "buono" è lo straniero proveniente da Laramie, sino alla fine non è chiaro chi sia il "cattivo": questa incertezza contribuisce di certo a conferire interesse alla pellicola.
Molte le scene suggestive: su tutte quelle delle due ingiustizie subite dal protagonista Lockhart per mano del figlio di Waggoman, che tra l'altro hanno il merito di accrescere il desiderio di rivalsa nello spettatore, rendendo la storia ancor più avvincente.
Film essenziale, che va diritto al sodo, senza tanti giri di parole: come si conviene ad un buon film, in particolar modo se western.
Ottimo finale
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
twitter
diventa fan
