Titolo originale | The Two Faces of January |
Anno | 2014 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Gran Bretagna, USA, Francia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Hossein Amini |
Attori | Viggo Mortensen, Kirsten Dunst, Oscar Isaac, Daisy Bevan, Omiros Poulakis Socrates Alafouzos, Özcan Özdemir, James Sobol Kelly, Evgenia Dimitropoulou, Ozan Tas, Yigit Özsener, Prometheus Aleifer, Nikos Mavrakis, David Warshofsky. |
Uscita | giovedì 9 ottobre 2014 |
Distribuzione | Videa |
MYmonetro | 2,82 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 ottobre 2014
La storia di un'affascinante coppia che trascina un uomo in un vortice di passione e mistero. In Italia al Box Office I due volti di Gennaio ha incassato 766 mila euro .
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Atene, Grecia, 1962. Una facoltosa coppia di turisti americani - l'affarista Chester MacFarland e l'affascinante moglie Colette - incrocia casualmente la propria esistenza con quella di Rydal Keener, un giovane americano che in polemica col padre, di cui ha appreso da poco la dipartita, se la passa in Grecia facendo la guida turistica e spennando con moderazione i connazionali che si affidano a lui. Ma se Rydal è anche e forse soprattutto un imbroglione, anche Chester ha i suoi lati oscuri che si materializzano nella visita di un detective privato nella sua camera d'albergo. Minacciandolo con una pistola, il detective gli ordina la restituzione dei soldi persi dagli investitori malavitosi che si erano fidati di lui. Ne nasce una lotta che termina con la morte del detective per una botta alla testa. Proprio in quel momento arriva Rydal per restituire un braccialetto che Colette ha dimenticato in taxi. Chester ne approfitta per farsi aiutare dal giovane a scappare con la moglie verso Creta in vista di una fuga definitiva con nuove identità. Basato su un crimine, il legame che nasce tra i tre si complica ulteriormente per la reciproca attrazione provata da Rydal e Colette.
Patricia Highsmith, giallista raffinata, ha legato indissolubilmente il suo nome al cinema con una serie di pellicole notevoli a partire da L'altro uomo di Hitchcock per arrivare alle diverse versioni cinematografiche dei romanzi del suo ciclo di Tom Ripley, tra le quali resta insuperato L'amico americano di Wim Wenders. Scrittrice abile nell'ideare trame insolite e anticonformiste, ha nell'ambiguità e nella capacità di dipingere in modo affascinante psicologie contorte e amorali i suoi tratti più distintivi. Chiaro quindi che serva una sensibilità particolare per rendere sullo schermo il suo complesso mondo narrativo. Hitchcock e Wenders ne sono stati capaci pur partendo da approcci sostanzialmente opposti.
Hossein Amini - esordiente alla regia, ma sceneggiatore dal solido curriculum (al suo attivo si può almeno ricordare l'interessante Le ali dell'amore da Henry James) - affronta l'opera della Highsmith (un romanzo minore, ma ricco delle tematiche tipiche della scrittrice) con rispetto e partecipazione, mostrandoci sia l'accidentalità del delitto sia soprattutto come, ben lungi dal provocare pentimento e rimorso, l'omicidio generi soprattutto, anche in chi non è abituato a praticarlo, il desiderio di farcela al di là di ogni eventuale problema morale. Con un'abile applicazione dei meccanismi della suspense, lo spettatore è così coinvolto e spinto perversamente a temere per le sorti di chi comunque è colpevole di qualcosa.
I due personaggi principali rappresentano diverse gradazioni della figura dell'imbroglione: Rydal è un dilettante allo sbaraglio, mentre Chester, spregiudicato giocoliere della finanza, è un professionista dell'inganno. Il legame quasi paterno che sembra unire Rydal a Chester rende ancora più complesso il loro rapporto che poco alla volta, come spesso avviene nei romanzi della Highsmith, diventa sempre più centrale nella storia, mettendo in secondo piano il "triangolo", nel quale la donna è più una posta in gioco che un vero componente caratterizzante. Amini descrive il gioco psicologico con attenzione alle sfumature sviluppando una tensione strisciante e abbastanza sostenuta. Lo aiuta un ottimo cast, capace di reggere le complessità caratteriali: Viggo Mortensen riesce a essere al tempo stesso minaccioso e debole, Kirsten Dunst - sensuale e frustrata - ottiene il massimo dal suo ruolo, mentre Oscar Isaac deve impiegare un arco recitativo più ridotto, ma lo fa con convinzione.
Il senso opprimente di un destino segnato richiama le atmosfere del noir, contraddette abilmente dalla luminosità dell'ambientazione greca, pittoresca e affascinante, sempre sull'orlo del turistico-vacanziero, ma sempre capace di restare saldamente al di qua del precipizio oleografico. La datazione rétro e la narrazione ragionata e attenta ai dettagli evocano un cinema d'altri tempi, con il gusto un po' antico di qualcosa di già visto, ma di solido, raffinato e intelligente intrattenimento. La conclusione - forse sin troppo "significativa" nel chiudere in modo simbolico e "giusto" la storia e i legami tra i personaggi - non delude, ma non sorprende.
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E’appena uscito ad ottobre nelle nostre sale,forse un po’ in anticipo!, “I due volti di Gennaio”, ovvero i due volti di Giano, il Giano bifronte, uno rivolto al passato e l’altro al futuro. Non peraltro la vicenda si svolge in Grecia e a Creta, partendo dagli antichi monumenti, dall’antica civiltà, ricca di tanta mitologia arrivata ai nostri giorni ancora viva e fresca.
Atene 1962. Una guida turistica americana trasferitosi ormai da tempo in Grecia conosce una coppia di connazionali apparentemente in vacanza. In realtà l'uomo è un truffatore inseguito da poliziotti e criminali di mezzo mondo. L'uccisione di un investigatore privato sotto gli occhi della guida avrà conseguenze imprevedibili per tutti.
In uscita il 9 ottobre, il film esordio di Hossein Amini (sceneggiatore di Drive) pare il sogno di un regista innamorato della storia da molti anni. E di sicuro, averlo tratto dal bel romanzo di Patricia Highsmith ( suo “Il talento di Mr Ripley”) tanto amato in gioventù, l’ha aiutato molto: la cura della fotografia, la passione per le belle inquadrature, rendono l’incontro [...] Vai alla recensione »
The two faces of January e' probabilmente una scelta infelice per l'esordio alla regia di H. Amini, anche se e' stata una scelta indubbiamente studiata in modo che non fosse troppo "complicata" e che potesse essere realizzata in modo concreto, lucido e solido senza inciampare in lacune, come spesso accade ai neofiti registi. Purtroppo pero', anche se lodevole la scelta di [...] Vai alla recensione »
Film elegante e raffinato con ambiantazione di eccezione , immergendoci nella bellissima Grecia. Il thriller, adattamento del romanzo scritto dalla Highsmith e diretto da Amini , poggia soprattutto su questa accuratezza anche se la trama risulta un pò prevedibile per essere appunto un noir . Il film segue la fuga di una coppia di americani , Chester e Colette ,per [...] Vai alla recensione »
Realizzare un thriller tratto da un romanzo famoso è sempre scelta rischiosa. Se poi l’autrice è Patricia Highsmith, si capisce di confrontarsi con una sfida non comune specie per un neofita alla regia. Già Hitchcock in passato ebbe delle turbolenti questioni nell’adattare il romanzo della giallista americana “Sconosciuti in treno” in quello che sarebbe [...] Vai alla recensione »
Atene, 1962. Chester (Viggo Mortensen) e la giovane moglie Colette (Kirsten Dunst) sembrano una coppia più europea che americana: ricchi e colti, fanno della Grecia la prima tappa di un tour nel Vecchio Continente. Ma il loro benessere poggia su basi poco solide e i due ne dovranno pagare le conseguenze. Con il coinvolgimento inaspettato di Rydal (Oscar Isaac), giovane americano che si guadagna da [...] Vai alla recensione »
Coppia di coniugi americani in viaggio ad Atene, viene avvicinata da un giovane connazionale che fa la guida turistica e che si propone di accompagnarli in un tour per le vie della città. Inseguiti e braccati dallo spietato emissario di pericolosi clienti che l'uomo aveva truffato con spericolate operazioni finaziarie, sono costretti alla fuga, aiutati dalla giovane guida interessata tanto [...] Vai alla recensione »
Il film più famoso ispirato a un giallo di Patricia Highsmith (pseudonimo di M. P. Plungman) è stato “L'altro uomo” (Strangers on a Train), del 1951, diretto da Alfred Hitchcock. Per Hitchcock fu il grande ritorno al consenso del grande pubblico. Il fiuto del grande regista di thriller, oltre che il suo stesso talento, furono alla base del successo del film.
Due coniugi in viaggio e in fuga nella grecia dei primi anni sessanta, lui ex militare attempato, lei bella e seducente incrociano le loro vite con un giovane che li aiuterà a sfuggire alla cattura per truffa e l'omicidio involontario di un detective, inizia così un'avventura di tensione costante per l'evidente interesse che il giovane rydal mostra per colette moglie non troppo [...] Vai alla recensione »
Atene, 1962. Chester e Colette MacFarland sono due americani che hanno deciso di visitare tutta l’Europa nel tentativo di depistare la polizia che sta indagando sugli affari tutt’altro che puliti dell’uomo. Durante la loro permanenza ad Atene, un detective privato ingaggiato da alcune vittime del truffatore riesce ad individuare le tracce della coppia, ma perde la vita a seguito [...] Vai alla recensione »
C'è l'ambientazione, ci sono gli attori, ma i dialoghi sono inconsistenti e spiegano poco o dicono banalità, ma anche le facce non sono convincenti, il marito geloso sembra più che altro un ubriacone sciocco, e non un losco individuo, gli altri due, moglie e complice gliela fanno sotto il naso o no?Insomma,non c'è il brivido,l'imprevisto,i colpi di scena sembrano più che altro colpi di testa, pure [...] Vai alla recensione »
Il sottotesto di Patricia Highsmith (suo il romanzo breve del 1964 dal quale è tratta la storia) è l’ossatura di un racconto che l’esordiente regista Hossein Amini cerca di trasformare in un raffinato film d’altri tempi. Ed è come se ci calassimo realmente in quel 1962 greco che fa da sfondo alle triangolari vicende di due uomini e una donna: non solo possiamo [...] Vai alla recensione »
La parola "ianua", in latino, significa "porta" e Ianuarius, cioè "gennaio" si chiama il mese che fa da cerniera tra l'anno che muore e l'anno che nasce, ma che simboleggia anche la rinascita della vita con la promessa della primavera, dopo i rigori dell'inverno. Insomma un mese "duplice". E duplice risulta il temperamento dei due protagonisti [...] Vai alla recensione »
Scontro fra passato e presente per una pellicola un po' insipida. E' questa la sensazione che lascia al palato "I due volti di Gennaio", prima fatica nelle vesti da regista per il non poi così giovane Hossen Amini. Può essere forse questa un'attenuante ai numerosi difetti presenti in un lungometraggio che di thriller ha veramente troppo poco, e dal significato [...] Vai alla recensione »
Il neofita regista iraniano Hossein Amini ha veramente stoffa, si dice che la differenza tra le popolazioni discendenti dai romani siano semplici da comprendere in quanto per i romani ad esempio le strade erano la congiunzione lineare ed ortogonale tra esse cioè uno schema a scacchiera a differenza dei persiani che per provare a comprenderli si pensa che essi abbiano un cervello simile [...] Vai alla recensione »
Prima regia di Hossein Amini, iraniano di origine e già sceneggiatore di Drive e Biancaneve e il Cacciatore, I Due Volti di Gennaio è basato sul libro di Patricia Highsmith, già tradotta sullo schermo per la trilogia di Mr Ripley. Ambientato ad Atene nel 1962, il film racconta della giovane guida Rydal (Oscar Isaac), ex studente di Yale in fuga dal suo passato e dal suo futuro già scritto, che si [...] Vai alla recensione »
Chester MacFarland (Viggo Mortensen) è un uomo di non ben identificati affari in vacanza in Grecia, accompagnato dalla giovane moglie Colette (Kirsten Dunst). Incontrano per caso il giovane Rydal (Oscar Isaac, visto recentemente in versione barbuta in "A proposito di Davis"), americano come loro ma poliglotta e traffichino, che si offre di accompagnarli nel loro viaggio.
Il biglietto d’acquistare per “I due volti di Gennaio” è 3) Di pomeriggio “I due volti di Gennaio” è un film del 2014 scritto e diretto da Hossein Amini, all'esordio dietro la macchina da presa, con protagonisti Kirsten Dunst, Oscar Isaac e Viggo Mortensen. La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo [...] Vai alla recensione »
QUesto">Two faces of January"risulta, premettendo che non conosco l'opera della Highsmith da cui il libro è tratto, ma molte opere della grande autrice, complessivamente"deludente"rispetto all'opera, sia per le improvvide"pause di riflessione"(fatte di sguardi, ammiccamenti etc.)che invece nella scrittrice sono vere e proprie"epifanie", che [...] Vai alla recensione »
Film in cui si narra di una coppia di ricchi turisti americani (Viggo Mortensen e Kirsten Durst) in vacanza in Grecia i quali coinvolgono una guida locale al fine di aiutarli a sfuggire dalla Polizia sulle loro tracce per la morte di un uomo. Il legame fra i tre individui che all'inizio sembra così armonico, col passare dei giorni si deteriora sopratutto per la gelosia del marito [...] Vai alla recensione »
Bel film retrò ambientato in Grecia (1962) e che per i meno giovani fa ricordare la "guerra fredda" per le circostanze e sicuramente ispirato allo stile alla Hitchcock. Ottima la fotografia, l' ambientazione e l' interpretazione. La sceneggiatura ed il soggetto è particolare, originale, ben equilibrata e intrecciata. Tutti abbiamo qualche "scheletro nell' armadio" .
Non credo sia mancata una cura nel tentativo di evitare errori scenografici e/o di montaggio. Ma mi chiedo: è stato davvero tutto voluto? Certo che sarebbe stato difficile mostrare gli attori con abbigliamento immutato nei giorni in cui dormivano per strada, non si potevano lavare e (i maschietti) farsi la barba. Però nella visione di un bel film, con una bella storia ciò stride [...] Vai alla recensione »
più che giallo, giallino, con un mix di trasgressione velata che non guasta, scontato, belle solo le isole greche e la fotografia
Il trailer e quasi tutto il film sembrano nascondere chissà quale mistero, sembra che prima o poi si assisterà al colpo di scena, che i personaggi nascondono qualcosa che prima o poi verrà rivelato. Alla fine del film ci si rende conto che non c'era niente di più di quello che si è visto... Ho visto thriller migliori (decisamente).
Pellicola che si regge sul cast e sull'ambientazione mentre latita dal lato narrativo. Per essere un thriller è veramente troppo scontato e senza alcuna suspance. Si poteva fare di meglio.
La prevedibilità é la parola chiave di questo film. Tutto quello che potrebbe succedere a una coppia in fuga, accompagnata da un giovane bohemien, avviene puntualmente, senza colpi di scena degni di nota nè novitá stilistiche meritevoli di essere ricordate. Lentezza è un'altra parola che dovrebbe sostituire la raffinatezza che questo fil pretende di avere.
Erano ani che non assistevo a un trhiller con la cadenza di una commedia, con i tempi necessari a far capire allo spettatore la storia nata con un omidicio prereintenzionale e un altro addirittura colposo, nati comunque da un precedente delinquere la truffa. Virgo Mortresen è un attore molto bravo a mio parere sottostimato, il ragazzo lo avevamo già in uno strampalato [...] Vai alla recensione »
Di questo film si riconosce la penna d'autore della grande Patricia Highsmith,la stessa che firmò nel 1955 Il talento di MR. Ripley, dopo nove anni nel 1964 scrive I due volti di gennaio,dove il primo mistero resta il titolo che puo riferirsi al carattere freddo e cinico dei due protagonisti; in effetti la trama seppure diversa ha delle sottili somiglianze di carattere e stile,non a caso l'attrice [...] Vai alla recensione »
Intrigante l'ambientazione e di buon livello gli attori, in un film però abbastanza piatto e privo di punte emotive. Dialoghi per lo più scontati all'interno di una trama prevedibile. Resta comunque un film discreto.
Ma? film confuso diretto da cani che se ne sentivano gli ululati. Montaggio pessimo . Hitchcock lasciatelo riposare in pace se lo destate prende a randellate il regista e i critici che passati al buffet hanno lodato questa indegna opera. I giudizi vanno dati da sobri . Seguito a invitare a W IL CINEMA SEMPRE anche se di certi film se ne farebbe volentieri a meno.
Non mi convince il titolo del film: da dove esce "i due volti di gennaio" se nel fiil pare sia estate o fine estate???semmai "I due volti di giugno" visto che indossano abiti sbracciati. Titolo a parte, è un bel film coinvolgente ed entusiamante, ambientato negli anni '60, è un bel triller con qualche punto lento nella seconda parte poco prima del finale, [...] Vai alla recensione »
Sarebbe utile sapere la marca delle due valigette!!!!!!! Piccole ma capaci di contenere infiniti cambi di vestiti........
Sceneggiatura sfiatata, regia zoppicante e recitazione senza sangue.
ma scherziamo! trama a dir poco lacunosa.documentario da reader's digest su Atene e Creta e Istambul. dove era il thriller? nella scena di Cnosso? per favore andiamo a rivederci tutti la scena degli scatti della connessione telefonica in "delitto perfetto!" tentativo psichiatrolabile da romanzetto rosa di mettere in campo un rapporto tra un figlio senza padre e un padre [...] Vai alla recensione »
Se avevate apprezzato Il talento di Mr. Ripley ( 1999) e la patinata perfezione di Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow nel film di Anthony Minghella che due anni prima si era aggiudicato l'Oscar con Il paziente inglese ed è poi prematuramente scomparso nel 2008, troverete parimenti godibile I due volti di gennaio . Debutto registico di Hossein Amini, già sceneggiatore del film di culto Drive.
Quando degli sconosciuti amanti del pericolo si incontrano, conosciamo bene chi è la regina del gioco noir: Patricia Highsmith. Dal suo omonimo romanzo è tratto I due volti di gennaio, esordio alla regia del promettente sceneggiatore di Drive Hossein Amini. Grecia, 1962. Una coppia di truffatori in viaggio di piacere si imbatte in un figlio di papà rancoroso.
Deludente giallo, tratto da un romanzo della sopravvalutata Patricia Highsmith. Ad Atene nel 1962 il consulente finanziario Viggo Mortensen e la giovane moglie Kirsten Dunst fanno amicizia con la sfacciata guida Oscar Isaac, americano come loro, che imbriglia le turiste. Toh, anche il paperone è un truffatore, pronto ad uccidere il detective che l'ha smascherato.