La doppia ora

Film 2009 | Thriller, 95 min.

Regia di Giuseppe Capotondi. Un film con Lidia Vitale, Roberto Accornero, Lucia Poli, Giorgio Colangeli, Paola Lavini. Cast completo Genere Thriller, - Italia, 2009, durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 9 ottobre 2009 distribuito da Medusa. - MYmonetro 2,88 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 18 dicembre 2014

Al centro di tutto, la bellezza perturbante di un'affascinante Torino e quella di una donna al centro di intrighi pericolosi... Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office La doppia ora ha incassato 822 mila euro .

La doppia ora è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,88/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,13
CONSIGLIATO SÌ
Una coppia di attori validi per un film scommessa.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 10 settembre 2009
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 10 settembre 2009

Sonia è di Lubiana ed è cameriera in un hotel. Guido è stato poliziotto e ora è custode in una villa fuori città. Guido frequenta da qualche tempo gli speed date ed è lì che incontra Sonia. Basta quel primo incontro perché i due provino un'attrazione reciproca che spinge Guido ad invitare Sonia nella villa in assenza del padrone. Lì i due vengono aggrediti da una banda di ladri che svuota la villa. Uno di loro sta per violentare la giovane donna e Guido si getta su di lui per proteggerla...
Se questa è la prima recensione che leggete sul film evitate di leggerne altre che possano rivelarvi la trama perché la seppur non straordinaria tenuta del film è affidata a un percorso che lo spettatore deve compiere all'interno degli sviluppi che seguono la rapina in villa. Se ne sa troppo perde qualsiasi interesse per gli eventi.
La doppia ora è una scommessa con il pubblico al quale si chiede di 'entrare' nella storia per dipanare, insieme ai protagonisti la vicenda. È un film di sceneggiatura (la menzione al Premio Solinas è lì a testimoniarlo) che sulla tenuta delle concatenazioni dei fatti si gioca tutto. O, meglio, non tutto perché parte della posta è affidata ai due protagonisti. Filippo Timi si conferma come uno degli attori emergenti più completi e offre al suo personaggio le ombre e le luci di una tenerezza che rischia di sprofondare nel dolore mentre Ksenia Rappoport dà a Sonia una fragilità psicologica assolutamente credibile anche quando finirà col sorprendere.
Sono questi i punti di forza di un film che ha però la sua debolezza proprio nel congegno a orologeria che mette in azione. Può funzionare benissimo ma se vi si inserisce il granello dell'indifferenza nei confronti di ciò che accade sullo schermo si può bloccare inesorabilmente. Non è detto che non succeda.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 11 ottobre 2009
PGakaPG

Si può passare dal mondo dei video musicali e degli spot pubblicitari a quello del cinema senza paracadute? Evidentemente no, nel passato abbiamo visto molti tonfi, forse troppi. Ma non è questo il caso perchè il regista, esordiente, fa capire di aver ben compreso la lezione di un grande maestro come Hitchcock, il quale affermava che il cinema deve saper raccontare una storia facendoci provare l'insicurez [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 agosto 2010
Francesco2

In sogno e nella realtà, intendo. Al di là della prima, misteriosa scena, che ci anticipa meno banalmente di quanto non sembri ciò che vedremo, il film attinge non solo dqi vari Lynch e Kieslowski, come -Giustamente- ha scritto qualcuno, ma a tratti dalla "Sconosciuta" d o da "Giulia non esce la sera", forse persino dal bistrattato "Uomo che ama"della Tognazzi.

martedì 22 maggio 2012
virginia1982

Piccolo gioiello contemporaneo. Studiato alla perfezione nei tempi e nelle vicende. Atmosfera costantemente onirica, visionaria ma reale con spigoli crudi e amari che rendono il tutto credibile e interessante. Un film silnzioso, fine ed accurato, dove l'assenza di rumore incanta lo spettattore trascinandolo in uno stato di narcosi sublime. Il padre della suspance perfetta Alfred Hitchcock, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 giugno 2013
Filippo Catani

Torino. Un ex poliziotto e una cameriera d'albergo si incontrano in una serata speed date e iniziano a frequentarsi. Entrambi hanno alle spalle un passato tormentato ma decidono di iniziare una storia. Un giorno però i due vengono presi ostaggio da un gruppo di malviventi intenzionati a rapinare la villa dove l'ex agente fa il custode.

mercoledì 25 gennaio 2012
Lella Sabadini

Ottimo film sostenuto da una sceneggiatura impeccabile. La tensione è viva dall'inizio alla fine. Il ritmo non è eccessivamente incalzante, anzi abbiamo il tempo di soffermarci su alcuni particolari atteggiamenti od eventi con brevi pause ben calibrate che si inseriscono perfettamente nell'incedere del film. Lo spettatore si accorge da subito che niente, nessun gesto, nessuna parola sono lasciate [...] Vai alla recensione »

martedì 29 novembre 2011
cinemania

In questo primo lungometraggio del regista pubblicitario Capotondi, la doppia ora  è il fenomeno utilizzato come metafora per le doppie esistenze dei due protagonisti, gli ottimi attori Timi e Rappoport. Vi è un'intesa immediata tra queste due persone con un passato non chiaro alle spalle,che porterà una sorta di duello in un crescendo emotivo interessante e pieno di [...] Vai alla recensione »

martedì 8 febbraio 2011
Cinefila

Il cinema nostrano si impreziosisce di un noir ben fatto, anche se gli incassi non confermano..ma nn è una novità! L'atmosfera degli speed-date torinesi coinvolge i  protagonisti: lui, ex poliziotto, ora relegato a guardiano di un parco; lei cameriera in un hotel.  I due si frequentano e un pomeriggio, passeggiando nello stesso parco, vengono aggrediti da alcuni malviventi [...] Vai alla recensione »

domenica 22 agosto 2010
mario_platonov

La valutazione di questo film richiede necessariamente una scissione quasi totale delle sue componenti. Perché, di buono, offre sicuramente una regia attenta, oscura ma discreta e due attori protagonisti in grande forma. Il film comincia a zoppicare in quella che dovrebbe essere la sua vera natura, quella di thriller. Messa da parte la storia d’amore tra i due protagonisti, quella sì narrata con [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 novembre 2010
teo '93

Due solitudini. Una Torino gelida e sospesa. Sonia, cameriera in un hotel, vive in un abbandono spettrale e misterioso. Guido, ex poliziotto, guardiano di una villa e vedovo da tre anni, esorcizza il suo lutto con incontri occasionali fatti di fugaci amplessi. Fanno conoscenza l’uno dell’altro durante uno dei numerosi incontri che animano lo “speed date” che Guido frequenta [...] Vai alla recensione »

sabato 7 novembre 2009
Kronos

Nel corso del tempo il cinema italiano ha non di rado frequentato (e spesso con eccellenti risultati) i lidi del gotico-giallo-thriller. Ma lo ha fatto quasi sempre con un approccio molto "di genere". Si pensi ai classici di Bava, Margheriti, Freda, Argento, Fulci, Soavi e a tutti i films da essi più o meno direttamente derivati. Prendendo a prestito un termine solitamente usato altrove, potremmo [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 febbraio 2010
katamovies

Finalmente un italiano che sa far quadrare una trama, pur nella stravaganza del'assunto. la trama non va raccontata, perdereste la magia della visione. Un film che sa creare tensione, curiosità, angoscia. Un film scritto bene, recitato con convinzione, dove i personaggi emergono con una loro profondità, e in cui i luoghi hanno anch'essi un'anima, fredda, ma presente.

martedì 13 ottobre 2009
bisceglie

Finalmente un film italiano fatto di CINEMA. Il linguaggio usa infatti tutti gli elementi dalla fotografia, al montaggio, alla scelta delle inquadrature, al suono... Un film film, la cui struttura perfettamente congegnata, anche se in maniera invisibile, ti porta per mano raccontandoti una piccola storia i cui tratti sono un po' come quei disegni che rappresentano un volto e che una volta capovolti [...] Vai alla recensione »

sabato 3 ottobre 2009
Maria Cristina Nascosi Sandri

La doppia ora è stata una delle opere prime in concorso a Venezia 66, un testo filmico, questo di Capotondi che ha fatto gridare ad alcuni al miracolo, ad altri, come chi scrive, è rimasta addosso una sensazione un po' amara di 'sospeso', di qualcosa di indefinito che sconcerta, che lascia perplessi, all'uscita dalla sala. Certo gli interpreti, Filippo Timi e Ksenia Rappoport, son bravi, credibili [...] Vai alla recensione »

sabato 24 ottobre 2009
stee57

Lo spazio nero. Tutto è il contrario di tutto. L'ho appena visto. Una bellissima malinconia addosso. Ancora, please.

mercoledì 21 ottobre 2009
larilla

Mi e' piaciuto veramente tanto.Nel senso che mi sono proprio divertita.Sara' stata un po' l'atmosfera cupa e onirica di una Torino tutta grigia a rendere il film nel suo insieme affascinante?Oppure gli attori,secondo me fantastici, ma proprio tutti,anche le parti minori?Forse tutte e due le cose .Fatto sta che avrei voluto che il film non finisse.Avrei voluto svegliarmi dall'incubo e rituffarmici,svegliarmi [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 ottobre 2009
Jayan

Credo che dei quattro film presentati a Venezia questo sia il migliore, perché originale, pur essendo in "stile Hitchcock", perché pieno di soprese e "voltafaccia", perché con una straordinaria sceneggiatura, perché i due attori protagonisti sono estremamente bravi nelle loro interpretazioni... E infatti Ksenia Rappoport ha vinto la Coppa Volpi a Venezia come migliore attrice protagonista! Non posso [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 ottobre 2009
costanza

Il film è inquietante e appassionante.Gli sguardi e i silenzi sono più importanti delle parole. La lunga sequenza del coma della protagonista è ben collocata all'interno della storia.L'attenzione e il coinvolgimento non hanno cadute. E, non ultimo, i temi trattati, così attuali, e, nello stesso tempo ,così al di fuori di ogni tempo. Quanti uomini credono di poter ricostruire la propria vita, dopo delusioni [...] Vai alla recensione »

domenica 21 febbraio 2010
claudiorec

Ottimo film! Una novità per il cinema italiano! Una sorpresa l'esordiente al lungometraggio Giuseppe Capotondi. Mi ha colpito soprattuto la bravura degli attori. Timi e la Rappoport si stanno affermando in maniera prepotente nel nostro cinema!

lunedì 26 ottobre 2009
m.capozio

Mi sono proprio divertito. Un film italiano come non se ne vedeva da troppo tempo. Bella la sceneggiatura, bella la regia, belli gli attori.

martedì 13 ottobre 2009
marcox

Avevo paura del classico film italiano pseudoimpegnato, e invece la sorpresa mi ha colto impreparato. In Italia si riescono a produrre film intelligenti. Bravo Capotondi regalacene altri.

domenica 18 ottobre 2009
orazio maione

a me è piaciuto, anche se complicato; ma alle fine tiene e attori e fotografia belli come raramente in un film italiano

venerdì 16 ottobre 2009
Lucilio

Un vero film d'amore in cui tale sentimento si sviluppa autonomamente senza rispettare i tempi dell'altro, proprio come nella vita. E' un giallo con qualche accenno di horror, eppure i sentimenti dei protagonisti sono elevati mai mediocri, limitati solo dalle loro debolezze. E' per chi si vuole far prendere da un film ed il ritmo (veloce con salti improvvisi) ti aiuta a farlo.

martedì 13 ottobre 2009
paolom

l'ho visto a milano domenica sera, e così come i sogni davvero strani, continuo a ripensarci ancora oggi (martedì). Ben fatto molto bello. Vorrei più film italiani come questo

lunedì 12 ottobre 2009
fedeb

finalmente un film non banale oltre che ben fatto. un bel congegno giallo-thriller, su una trama realistica e non scontata, il tutto intriga e coinvolge. l'ho visto ieri sera e ancora ci sto pensando..che cosa si può desiderare di più da un film?... ottimi f.timi e k.rappoport, stracomplimenti a capotondi!

mercoledì 7 ottobre 2009
loryr

io ho visto il film a venezia e credo proprio che tornerò a vederlo appena esce in sala. è una pellicola piena di sfumature, di letture "doppie", di emozioni trattenute eppure dirompenti, e di momenti di pura tensione. erano anni che aspettavo un film italiano così, capace di spiazzarmi e farmi stare col fiato sospeso per un'ora e mezzo. timi e la rappoport sono grandiosi. da vedere assolutamente. Vai alla recensione »

sabato 17 ottobre 2009
casanova81

a mio avviso un ottimo prodotto italiano. dal trailer avevo pronosticato tutt'altra trama,quindi per me è risultato un lavoro pieno di colpi di scena.Ottima interpretazione dei due attori principali con un filippo timi molto intenso e molto "azzeccato" per quel ruolo. Cosa ritengo geniale personalmente di questo film è il modo come riesce a parlare di amore senza banalità e superficialità ma entra [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 ottobre 2009
RoyGrim

Per chi ama il noir classico, quello degli anni '40, per intenderci, un bellssimo film da non perdere. Come al solito, dissento quasi totalmente dai critici, sempre bravi a trovare magagne che lo spettatore comune (che poi, forse, di cinema ci capisce più di loro) non vede. La storia è del tutto plausibile, anche la parte per così dire onirica (anzi, forse è quella più bella).

domenica 11 ottobre 2009
Scerbanenko

Un film non banale,ambizioso,e finalmente di "genere" ovvero un thriller. Molto meglio di "Come Dio Comanda" e di "Luce Dei Miei Occhi",due films che fondendosi potrebbero dare come risultato appunto il genere de "La Doppia Ora". Forse,in alcuni momenti qualche velleità di troppo,qualche minuto di troppo,qualche primo piano un pò troppo insitito sugli attori.

sabato 3 ottobre 2009
Ska77

Finalmente un film (e un film italiano, per giunta!)che infuoca gli animi e che mi auguro porti ad un sano dibattito tra chi, come me, l'ha amato moltissimo e chi invece non l'ha amato affatto. Erano anni che un film non divideva tanto, già a Venezia c'era chi parlava di miracolo e chi di mero esercizio di stile. E allora sì, discutiamone, arrampichiamoci sui nostri steccati e lanciamo dardi infuocati [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 settembre 2009
fabruss

il cinema italiano dovrebbe essere così.

venerdì 11 settembre 2009
martalari

34 e 10 sono i numeri che portano i due protagonisti ne "La doppia ora" durante una serata di Speed date dove per pochi secondi puoi conoscere e parlare con una persona dell'altro sesso......Ksenia e Filippo inizieranno così la loro storia, nessuno chiede esattamente a l'altro cosa faccia nella vita, Ksenia è una cameriera, dopo il loro corteggiamento iniziale succederà qualcosa che cambierà inevitabilment [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 novembre 2012
Terry D'

Una sceneggiatura di ferro e il calibro asciutto e nervoso dei due protagonisti propongono il film come un pezzo solido e ben congegnato. La sola pecca è il registro non propriamente azzeccato del genere (Thriller nella parte centrale, sentimentale all'inizio e con un tuffetto nella nevrosi verso la fine). L'indagine nei caratteri è riuscita: Filippo Timi molto in parte (anche anatomicamente bella) [...] Vai alla recensione »

sabato 13 ottobre 2012
frenky 90

Per essere un film italiano è un prodotto di molto sopra la media (già il fatto che non sia una commedia è rimarchevole) ma le premesse della storia non sono pienamente mantenute, il finale è molto deludente.

domenica 28 novembre 2010
giuseppe.potente

Le conseguenze dell'amore, se non fosse già stato utilizzato per un altro film italiano di pari eleganza, potrebbe essere un "titolo" che darei a questa opera prima di Giuseppe Capoondi, un regista che a 41 anni ricco di esperienza in corti pubblicitari ha in comune con Paolo Sorrentino anche la cura dei dettagli fotografici. La cura della fotografia, la sceneggiatura di qualità [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 novembre 2009
mau.bianchelli

l'ho visto, finalmente. Secondo me diventa un cult. Ottimo, ottimo.

lunedì 12 ottobre 2009
fedeb

finalmente un film moderno, non banale e ben fatto, con un ottimo congegno giallo-triller e una trama realistica, non scontata, bello! l'ho visto ieri sera, l'ho sognato... e continuo a pensarci. ottimi f.timi e k.rappoport, stracomplimenti a capotondi.

sabato 10 ottobre 2009
marezia

Premesso che "Baarìa" è un CAPOLAVORO, meritevole di concorrere perché tra le altre cose adatto a incontrare il gusto dei tantissimi emigranti sparsi per il mondo anche questo sarebbe stata una scelta più che valida. Il fatto che il mercato americano già si sia mosso per un remake lo dimostra e il perché si vede ad occhio nudo: curato dal punto di vista visivo, rigoroso, essenziale, visionario ma contempora [...] Vai alla recensione »

domenica 6 novembre 2011
Martino76

Il film ti coinvolge subito perchè è ben fatto, le recitazione sono ottime e la trama ti trascina pian piano. Il finale non soddisfa ... ma alla fine  riflettendoci , come ha già scritto qualcuno, la scelta presa dal protagonista rientra tra le “conseguenze dell’amore”. Merita di essere visto  

martedì 13 ottobre 2009
kaisersose

Finalmente un film italiano che poco ha da invidiare al cinema indipendente contemporaneo. Confezionato con eleganza e intensità è un film che punta alla consacrazione di Giuseppe Capotondi come regista italiano da non perdere d'occhio, vista la sua opera prima. Bello e convincente, sicuramente il migliore dei quattro film italiani selezionati al festival di Venezia.

domenica 11 ottobre 2009
Gioconda

Bel film, attori bravissimi (Timi ha un'espressività da paura, Rappaport non la conoscevo ma mi è piaciuta molto)sceneggiatura ottima, emozionante...non sono una cultrice di film, ma credo che i significati tramandati dal film siano tutti racchiusi nella canzone che chiude la pellicola "ahhh ...porque llorar ... la vida es un carnaval.." perchè piangere, la vita è un carnevale!

sabato 10 ottobre 2009
ARTHUR PETS

fa venire voglia di vivere il cinema...piacevolmente turba l'anima....

domenica 11 ottobre 2009
Nino Pell.

Inizio subito con la trama cercando di essere estremamente breve. Una cameriera di nome Sonia e Guido, un custode di un lussuoso palazzo, fanno conoscenza ad uno speed date e tra loro nasce un'intesa. Un bel giorno Guido decide di ospitare nel palazzo presso il quale egli lavora la ragazza, approfittando di un periodo di assenza dall'abitazione da parte del suo padrone.

sabato 10 ottobre 2009
marezia

STRAORDINARIO thriller psicologico, noir, horror che ha come tema forte l'imprevedibilità dei rapporti umani. Che cosa si può nascondere dietro una bella ragazza conosciuta al tavolino di un bar o in uno speed date come nel caso del protagonista? Qualunque cosa, a seconda della sorte e per scoprirlo occorre vivere. Zappoli ha ragionato troppo, probabilmente non si è immedesimato in nessuno dei due [...] Vai alla recensione »

domenica 28 novembre 2010
giuseppe.potente

Picasso nel 1907 dipinse un quadro di bagnanti che sconvolgeva gli standard ell'epoca. Nel cinema ancora oggi si continuano a seguire degli schemi di "genere": ma un regista, un autore, può ben usare un linguaggio di genere "suspense" se la situazione della narrazione lo richiede, e lasciare che un finale più realistico anche se sentimentale (o "melò" [...] Vai alla recensione »

martedì 13 ottobre 2009
billiebissi

La doppia ora è un film che non piace subito, si assimila dopo, quando ripensi ai personaggi e assapori il gusto della trama. La trama è semplice, lineare un pò prevedibile, se si esclude quel momento di cinema nel cinema che piace tanto agli americani ( vedi secret windows etc..). Da un idea originale nasce un film che scorre via senza scossoni, un mixer tra thriller e commedia, tra rilassamenti e [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 agosto 2010
madeiro

gli attori protagonisti sono bravi, ma il film è troppo ermetico, il regista dovrebbe tornare ai musicals.

venerdì 23 ottobre 2009
silvia34

Regia interessante, bella scelta di locations, bella fotografia, buoni gli interpreti. Ma non mi ha convinta... La trama ha incongruenze irritanti, ed è inutile nascondersi dietro il pretesto della confusione emotiva e mentale della protagonista (dovuta al coma), per poterle far passare... Gli occhioni sgranati della Rappoport, una musica insistente, qualche ombra nei corridoi, una telefonata inquietante. [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 ottobre 2009
Slasher Master

Bel film. La trama, a posteriori, risulterà semplice ma per uno spettatore che avrà deciso saggiamente di restarne all'oscuro, il film risulterà intricato e interessante. I tempi non sono veloci, e questo forse è un limite, soprattutto nella prima parte. Infatti il film pare più incentrato sui travagli interiori della protagonista che sugli sviluppi della vicenda principale, ovvero la rapina in villa. [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
Vittorio

Film discreto che non riesce a decollare, con un finale alquanto scontato e prevedibile!! Batuffolasso!!

martedì 12 gennaio 2010
paride86

Un buon esordio per Giuseppe Capotondi, che inventa e scopiazza (soprattutto da Lynch) una storia di mistero e scatole cinesi. Certo, per il cinema italiano si tratta sicuramente di una novità, eppure non si dovrebbe gridare al miracolo, perché di storie così se ne sono già viste al cinema. Non è un film privo di difetti, ma se li fa perdonare anche grazie alle buone [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
martedì 6 ottobre 2009
Edoardo Becattini

Che sia nero, giallo o profondo rosso, il cinema di genere esercita un doppio sguardo sul mondo e sulle cose. Gioca con l'ambiguità della natura umana, con le luci e le ombre di personaggi che fumano e sfumano i contorni che separano il bianco dal nero, il buono dal cattivo. A partire da un gioco con la sorte che coinvolge il numero doppio che per un minuto all'ora si presenta sugli orologi digitali (00:00, 01:01, 02:02, ecc.

INCONTRI
giovedì 10 settembre 2009
Marlen Vazzoler

La doppia ora è il terzo film italiano in concorso prodotto da Medusa che uscirà nei cinema dal 9 ottobre in 430 copie. Interpretato da Ksenia Rappoport e Filippo Timi, è il thriller opera prima di Giuseppe Capotondi. Sonia è di Lubiana ed è cameriera in un hotel. Guido è stato poliziotto e ora è custode in una villa fuori città. Guido frequenta da qualche tempo gli speed date ed è lì che incontra Sonia.

Frasi
Non ero preparato a te.
Guido (Filippo Timi)
dal film La doppia ora - a cura di Daniela
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Dario Zonta
L'Unità

Nello strano Paese in cui viviamo, provinciale più che mai, si manda agli Oscar a rappresentare il cinema italiano il film che meno rappresenta le dimensioni produttive del nostro cinema, Baarìa, con i suoi 25 milioni di euro dichiarati (e chissà quanti reali) che hanno prosciugato in un sol colpo il «fus» della Medusa(e s'avvicinano alla somma del fus statale attuale) e si snobba (come ha fatto la [...] Vai alla recensione »

Roberto Pugliese
Il Gazzettino

Ultimo, e decisamente il migliore, del poker di italiani in concorso, "La doppia ora" dimostra quanto sia sterile la polemica innescata a proposito del film sul ’68 di Placido prodotto sotto l’egida berlusconiana. Perchè il problema non è (solo) chi produce e distribuisce ma (soprattutto) chi c’è dietro la macchina da presa. Anche l’opera prima di Giuseppe Capotondi ha il tocco della Medusa, ma reca [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

"Debutto coraggioso, quello del quarantunenne Giuseppe Capotondi arruolato in concorso con il noir 'La doppia ora'. In un quadro di cinema casalingo minimalistico e autoreferenziale (quando non sgangheratamente socio-politico), un film come questo, modulato con passione e competenza sull'eco di classici di genere alla Hitchcock o Lang, rappresenta infatti una sfida senz'altro da valorizzare.

Michele Anselmi
Il Riformista

Troppi gli italiani a Venezia? Forse si, ma bisogna riconoscere che Marco Mililer ha visto giusto nel pigiare in concorso in extremis, come quarto titolo, La doppia ora di Giuseppe Capotondi. Un'opera prima, il che non guasta in una compagine nazionale all'insegna della maturità; e anche una novità, essendo il film, prodotto da Indigo insieme a Medusa, un esperimento curioso, diciamo un film di genere, [...] Vai alla recensione »

Mattia Nicoletti
Metro

I film di genere in Italia sono sempre un rischio. Realizzarli senza entrare nella categoria dei B- movies o fallire nella costruzione della sceneggiatura, che deve avere degli stereotipi (in quanto di genere) evitando la banalità è molto complesso. Giuseppe Capotondi ci riesce. "La doppia ora", come già dichiarato su queste pagine "il miglior film in concorso alla Mostra di Venezia", acclamato in [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Chiuso il poker di film italiani in concorso. La doppia ora era sulla carta il titolo meno garantito e, sulla carta, più stuzzicante. Perché è un'opera prima, e non accade spesso che gli esordienti italiani ottengano tanta attenzione da un concorso così importante. Giuseppe Capotondi è giovane, ma non è un ragazzo: vive dal 2004 a Barcellona e ha un ricco curriculum di pubblicità e video musicali. Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Debutto coraggioso e piacevole, quello del quarantunenne Giuseppe Capotondi con il noir «La doppia ora» (la coincidenza che fa leggere sul quadrante un orario in cui ora e minuti sono uguali): nel panorama del cinema italiano votato al minimalismo autoreferenziale, un film modulato sull'eco di classici di genere alla Hitchcock, Lang o Polanski rappresenta una sfida da valorizzare.

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

"Giusta la struttura in tre atti per un film che funziona dalla prima scena - uno speed date raccontato con precisione e velocità - all'ultima. Filippo Timi fa la guardia giurata, Ksenia Rappoport la cameriera ai piani" Da Il Foglio

Boyd van Hoeij
Variety

A foreign-born chambermaid working in a plush Turinese hotel finds love but then seems to lose her way in "The Double Hour," the effective debut feature of Italo musicvid helmer Giuseppe Capotondi. Pic further showcases the acting chops and engaging screen presence of Ksenia Rappoport as her character undergoes various shocks and transformations. Not so much a genre movie as a movie that switches between [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Dopo la gratificante ammissione al concorso veneziano il debuttante Giuseppe Capotondi si sottopone al verdetto del pubblico. Nutrito di buone lezioni, più polanskiane che hitchcockiane, il thriller di ambientazione torinese si radica credibilmente nell' avarizia sentimentale che affligge un esercito di solitudini, entrando a razzo nel fortuito (fortuito?) incontro tra Guido ex poliziotto ora guardia [...] Vai alla recensione »

Jean-Luc Douin
Le Monde

Blonde désemparée, Sonia est l'héroïne de L'Heure du crime, thriller si machiavéliquement orchestré qu'il faut l'évoquer avec précautions pour ne pas gâcher le plaisir du spectateur. Femme de chambre dans un hôtel, Sonia (Ksenia Rappoport) est témoin du suicide d'une cliente et participe à un speed dating dans l'espoir de rencontrer l'homme de sa vie.

Luciana Vecchioli
L'Altro

Felice esordio alla regia di un giovane cineasta con un passato di videoclip e spot pubblicitari. Un film di genere come ormai non se ne vedono da tempo in giro. Molto curato, ben scritto e diretto, un intreccio narrativo originale e pieno di colpi di scena. Coppa Volpi a Venezia per la protagonista Ksenia Rappoport che insieme al sempre bravo e credibile Filippo Timi danno vita ad una storia che [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

«Credo che La doppia ora sia un film su quanto riusciamo a perdonare a noi stessi», dice Xenia Rappoport, protagonista, accanto a Filippo Timi, del quarto e ultimo film italiano in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. All'inizio La doppia ora, opera prima di Giuseppe Capotondi, un quarantenne che viene dalla pubblicità e dai video musicali, sembra un esercizio di stile un po' stucchevole: una [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Ancora un'opera prima italiana, "La doppia ora". La firma un regista di video musicali e di spot pubblicitari, Giuseppe Capotondi, sulla base di un testo riscritto per lui da tre sceneggiatori, Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stéfano Sardo, che si sono ispirati a un loro soggetto intitolato "ll cuore délla notte", menzione speciale nel 2007 al premio Solinas.

NEWS
NEWS
giovedì 8 ottobre 2009
Gianmarco Mariotti

Un lusinghiero successo per il regista Il 9 ottobre in 250 sale italiane vedremo un film forse già in attesa del remake: La doppia ora di Giuseppe Capotondi. È notizia fresca quella secondo la quale il film, onorevolmente (per deliberazione di critica [...]

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martedì 6 ottobre 2009
 
NEWS
sabato 12 settembre 2009
Letizia della Luna

Israele e Iran vincono i due premi principali Come da giorni si vociferava il Leone d'oro è andato a Lebanon di Samuel Maoz: "dedico il premio" ha dichiarato il regista "a quelle migliaia di persone in tutto il mondo che sono tornate dalla guerra come [...]

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