Anno | 2007 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Alina Marazzi |
Attori | Valentina Carnelutti . |
Uscita | venerdì 7 marzo 2008 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 3,06 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 30 giugno 2020
Rivoluzione sessuale e femminismo negli Anni Sessanta e Settanta in un'Italia che avrebbe visto mutare il ruolo della donna. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Vogliamo anche le rose ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 117 mila euro e 35,9 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Un documentario che racconta il profondo cambiamento avvenuto nel costume in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta grazie alla liberazione sessuale e al movimento femminista. Vengono riproposte le più importanti tappe di questo percorso filtrandole attraverso lo sguardo femminile di una regista poco più che quarantenne.
Dichiara la regista: "Ho voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta per metterla in relazione, a partire dal 'caso italiano', con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio. Con l'intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o oppure addirittura platealmente rimessi in discussione". Ne è uscito un documentario che ha una sorta di doppia valenza: quella negativa è legata alle generazioni di chi quelle vicende le ha vissute e che si trova di fronte a un 'ripasso' ben realizzato ma poco coinvolgente anche sul piano della memoria.
Per chi invece è nata dopo e dà per scontate numerose acquisizioni che scontate non lo sono per nulla, il discorso è diverso. Vogliamo anche le rose in quest'ottica diviene un prezioso strumento per mostrare un'Italia che sembra perduta nel tempo e a tratti irreale come una fiaba grottesca ma che è stata drammaticamente reale. Dato atto di ciò va detto che la Marazzi che si muove su un piano di narrazione più intimo e diretto come nelle opere che le hanno dato notorietà (a partire da Un'ora sola ti vorrei). Nel momento in cui l'accento si pone maggiormente sulla dimensione storico-politico-sociologica è come se intervenisse una rigidità che ne limita le doti di acuta osservatrice dell'animo umano.
VOGLIAMO ANCHE LE ROSE disponibile in DVD o BluRay |
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C'è una tensione, bella e importante, che attraversa le immagini di cui è composto Vogliamo anche le rose, il nuovo film di Alina Marazzi, complice la magnifica montatrice Ilaria Frajoli. Si parla di donne in Italia prima, durante e dopo il 68, in quel decennio tra i 60 e i 70, quando all'oscurantismo di un paese che praticava per legge il delitto d'onore e dove la pillola era considerata delitto contro [...] Vai alla recensione »
Semplicemente donne. Come Anita, Teresa e Valentina, di cui ascoltiamo ampi brani tratti dai loro diari. Oppure come le tante altre senza nome, che riempiono con i volti, le parole, i sogni (e anche le umanissime paure) Vogliamo anche le rose, di Alina Marazzi. Un collage di immagini degli anni 60 e 70, il ricordo vivo di una stagione che ha segnato in modo irreversibile l'evoluzione del costume nel [...] Vai alla recensione »
Come raccontare venti anni di storia di genere? Venti anni, dall'inizio dei Sessanta alla fine dei Settanta in cui le donne hanno trasformato il mondo e se stesse? Alina Marazzi sceglie una strada precisa. Prende tre diari dal meraviglioso archivio di Pieve di Santo Stefano, una montagna di materiale video d'archivio e costruisce un collage. Anita nel 1964 ha 17 anni.
Partendo da tre diari al femminile contenuti in quell'eccezionale archivio della diaristica sito a Pieve Santo Stefano, Alina Marazzi propone un'antologia selezionata dell'immagine femminile a cavallo tra i 60 e i 70, quando le donne iniziarono a reclamare per l'appunto il pane ma anche le rose (così si chiamava una rivista importante dell'epoca). Tre voci fuori campo (Anita Caprioli, Teresa Saponangelo, [...] Vai alla recensione »
Dopo essersi segnalata con il dolente ritratto di sua madre contenuto nel riconosciutissimo Un'ora sola ti vorrei, Alina Marazzi conferma un talento e una personalità di stile davvero non comuni con un altro film, con un'altra prova di documentarismo assai particolare. Vogliamo anche le rose. Titolo che ci ricorda lo slogan che ha forse maggiormente definito il movimento femminista: le '"rose'" della [...] Vai alla recensione »
Dai '60 alla fine dei '70. Dall'esplosione della questione della donna in Italia all'implosione del movimento femminista. Alina Marazzi prosegue la sua analisi documentaria dell'identità femminile dopo lo splendido Un'ora sola ti vorrei e l'interessante e non risolto Per sempre. Sul filo di tre diari (di Anita, Teresa, Valentina) scorrono immagini di un ventennio ancora incandescenti (inchieste rivelatrici, [...] Vai alla recensione »
Con Un'ora sola ti vorrei nel 2002 rivelò la sua capacità d'indagare dentro immagini familiari e di farle deflagrare emotivamente. Oggi Alina Marazzi torna a lavorare sul passato recente e sull'idea stessa che di quel passato viene contrabbandata per autentica. Qui recupera alcune tappe della cosiddetta emancipazione femminile italiana (materiali dell'Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano) per [...] Vai alla recensione »
Tra le memorie familiari della regista («Un'ora sola ti vorrei») e la cronaca di clausura delle suore lombarde («Per sempre»), ecco ancora un'indagine nel femminile, in questo caso sul principio di rivendicazione e sull'eredità di una stagione, gli anni '60 e gli anni '70, nella quale era facile sentire il celebre slogan delle operaie tessili del Massachusetts: «Vogliamo il pane, ma anche le rose». [...] Vai alla recensione »
L'autrice era ancora bambina quando succedevano tutte le cose incredibili che ci racconta nel suo bellissimo documentario-caleidoscopio, un sapiente collage di immagini e documenti d'epoca (anni sessanta e settanta) di tutti i tipi: filmini familiari, corti sperimentali, inchieste tv, pubblicità, musiche, animazioni, diari di donne. Il titolo riprende il bellissimo slogan di uno sciopero di operaie [...] Vai alla recensione »
Considerato che il cammino della donna sulla strada dell'emancipazione iniziato a fine '800 è lungi dall'essere concluso, si sarebbe portati ad accogliere favorevolmente un documentario come Vogliamo anche le rose (dal grido di guerra delle operaie tessili del Massachusetts durante gli scioperi del 1912), con il quale la quarantenne Alina Marazzi ripercorre a uso delle nuovo generazioni le tappe della [...] Vai alla recensione »
Repetitia iuvant. E così, se qualcuno (o qualcuna) ha mancato il passaggio sugli schermi di Vogliamo anche le rase, il bel documentario - ma è molto di più - di Alina Marazzi, può rifarsi adesso grazie al dvd che esce edito da Dolmen. Vista nel contesto del nuovo documentario italiano, Alma Marazzi ha un talento speciale per raccontare storie vere con materiali veri.
Al cinema quanti sbadigli si possono fare in un'ora e un quarto? Dipende dal sonno arretrato, dalla distanza dall'ultimo pasto e, naturalmente, dal film. Con Vogliamo anche le rose, della giovane, ma non giovanissima, regista milanese Alina Marazzi, si rischia la lussazione delle mascelle. Tolto il cappello davanti alla pazienza dell'autrice, probabilmente cresciuta a Capanna e Antonioni, per la sua [...] Vai alla recensione »