Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, USA |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Rod Lurie |
Attori | Gary Oldman, Jeff Bridges, Saul Rubinek, Christian Slater, Sam Elliott, Joan Allen William Petersen, Philip Baker Hall. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 maggio 2011
Il senatore Laine Hanson (Joan Allen) è la prima donna a ricoprire il ruolo di vicepresidente. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 2 candidature a SAG Awards, Al Box Office Usa The Contender ha incassato 17,9 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO NÌ
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Il senatore Laine Hanson (Joan Allen) è la prima donna a ricoprire il ruolo di vicepresidente. Dopo la morte del vicepresidente in carica, la scelta è caduta su di lei, donna forte e proprio per questo temuta dai membri di entrambi i partiti che faranno di tutto per contrastarla. Ma sarà uno, in particolare, il nemico più agguerrito di Laine: si tratta di un avversario politico (interpretato da Gary Oldman), che cercherà di gettare discredito sulla donna, sulla sua professione e sulla sua vita privata. Ottima la prova di Joan Allen che si è meritata, con questo film, una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista.
Il Presidente degli Stati Uniti, il democratico Jackson Evans, sceglie di nominare per la carica vacante di Vice Presidente la senatrice liberale Laine Hanson; ma la sua designazione viene duramente osteggiata dall'opposizione repubblicana, e il deputato ultraconservatore Sheldon Runyon fa in modo di infangare la reputazione della senatrice Hanson con accuse di immoralità legate ad un presunto scandalo sessuale.
Opera seconda dall'ex-critico cinematografico Rod Lurie, regista di impianto decisamente liberal e profondo conoscitore dei "giochi sporchi" della politica (è stato il creatore della serie televisiva Una donna alla Casa Bianca), The contender è un coinvolgente film drammatico in perfetto stile anni '70 che descrive il dietro le quinte della politica americana e le losche manovre che avvengono all'interno dei palazzi del potere. Lurie, autore anche della sceneggiatura, costruisce la sua pellicola quasi come un thriller, ponendo al centro della trama i tentativi di una parte del Congresso, organizzati dal subdolo leader repubblicano Sheldon Runyon (Gary Oldman), di far naufragare la nomina a Vice Presidente della combattiva senatrice Laine Hanson (Joan Allen) davanti alla commissione parlamentare incaricata di stabilire la sua idoneità a ricoprire tale incarico.
Sebbene un po' schematico nel suo netto manicheismo, che presenta il repubblicano Runyon sotto una luce piuttosto fosca allineandosi alla tendenza dominante a Hollywood (da sempre a sostegno del Partito Democratico), The contender è di sicuro uno dei più interessanti sguardi sulla politica offerti di recente dal cinema Usa. Uscito nelle sale americane (con diabolico tempismo) nell'ottobre del 2000, a meno di un mese dalle elezioni presidenziali, il film presenta delle evidenti analogie con la vicenda del Sexygate, lo scandalo che nel 1998 per poco non costò la presidenza a Bill Clinton: anche in questo caso, la protagonista viene attaccata dai propri avversari non in base alla credibilità politica, ma per delle vicende riguardanti la sua vita privata (la donna, ai tempi del college, era stata coinvolta in un festino a base di sesso e alcool).
In questo contesto, l'atteggiamento tenuto dalla senatrice Hanson è assolutamente emblematico: il suo rifiuto di difendersi dalle accuse più o meno esplicite di immoralità è una ferma rivendicazione del diritto alla privacy e del principio in base al quale un personaggio pubblico non è tenuto a rispondere della propria vita privata; un principio sostenuto con totale coerenza fino in fondo ("i principi significano qualcosa solo se uno li rispetta quando diventano scomodi"). In conclusione, il punto nodale non è se la senatrice abbia in effetti partecipato a un'orgia oppure no, ma è la denuncia di un puritanesimo reazionario e bigotto che pretende di imporre i propri giudizi morali ad ogni costo; che poi, con i tempi che corrono, è un messaggio tutt'altro che scontato. Eccellente l'interpretazione di Joan Allen, candidata all'Oscar come miglior attrice.
Vedendo "The COntender"(2000, Rod Lurie, autore totale del film, soggetto, sceneggiatura e regia)si deve pur poter pensare(Honni soit qui mal y pense...-"Ordine della Giarrettiera"etc.)a una possibile-fallita, visto l'esito-canidadatura di Hillary Clinton o comunque di un candidato donna alla presidenza USA. Certo è che dal 2000 al 2016 passa troppo tempo per autorizzare [...] Vai alla recensione »