Titolo originale | Stigmata |
Anno | 1999 |
Genere | Fantastico |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Rupert Wainwright |
Attori | Patricia Arquette, Gabriel Byrne, Jonathan Pryce, Nia Long, Rade Serbedzija Shaun Toub, Thomas Kopache, Enrico Colantoni, Dick Latessa, Portia De Rossi, Patrick Muldoon, Ann Cusack, Tom Hodges. |
MYmonetro | 2,33 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 febbraio 2011
Una ragazza (men che) normalissima, assolutamente lontana da ogni interesse mistico-spirituale, riceve la stigmate. Da quel momento la sua storia si i... Al Box Office Usa Stigmate ha incassato 49,9 milioni di dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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Frankie Page è una parrucchiera di Pittsburgh, lontanissima da qualsivoglia preoccupazione spirituale, che si vede sconvolgere la vita a causa di un regalo: un rosario brasiliano appartenente a Padre Alameida, sacerdote morto da poco e venerato come un santo. Dal momento in cui riceve il dono, per mano della propria madre di ritorno da un viaggio turistico in Brasile, Frankie riceve anche le stigmate e la capacità di esprimersi e scrivere in aramaico corretto. Il Vaticano, giunto a conoscenza del caso, manda ad indagare il gesuita Andrew Kiernam, ma tra il prete e la donna si fa strada un altro mistero: l'amore.
Horror soft, Stigmate , firmato da Rupert Wainwright, si appoggia alla tesi per cui la chiesa cattolica avrebbe nascosto ai fedeli, nel corso dei secoli, l'esistenza di un "Vangelo di Gesù" e poi del "Vangelo di Tommaso", testi gnostici considerati molto più aderenti al messaggio di Cristo rispetto ai quattro vangeli canonici.
L'operazione - che poi verrà ripresa, tra gli altri, dal Codice Da Vinci - si spinge a disegnare un Vaticano disposto a tutto, persino ad uccidere, pur di seppellire verità che minaccerebbero i suoi privilegi, ma la materia è di chiara matrice new age e, se funziona entro i confini del thriller, bisognoso di un cardinale cattivo come Houseman (Jonathan Pryce), lascia perplessi storici e biblisti.
A colpire duro il film, però, è soprattutto il suo autore, che viene dal mondo della pubblicità e della musica e gira Stigmate come se fosse un videoclip, privandolo di ogni pathos; dopo di che, non contento, rifà L'esorcista, in un impeto d'emulazione fuori luogo.
Patricia Arquette, da sola, regge il film, impedendogli di cadere in ginocchio.
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Un ottimo film. Il fatto che possa venire male interpretato è a mio parere la causa delle numerose critiche negative che ha ricevuto. Tanto per cominciare, malgrado le scene sanguinose è sbagliatissimo considerarlo un horror. Lo definirei più un thriller paranormale. E lo scopo del film non sono le scene macabre, bensì il dimostrare come la Chiesa, anche oggigiorno sia molto riluttante a mettere in [...] Vai alla recensione »
Parrucchiera atea, che conduce la vita nell'edonismo, riceve un'indiazione e diventa profeta sibillina e visionaria di un credo che dà molto fastidio alla Chiesa. Non è mai facile trattare tematiche simili. Specie senza ricadere nel banale, nel già detto, nella maniera o in blasfemia ricercata per attirare l'attenzione.
Wainwright, getta le basi della riflessione già vista in altri film sulle controversie vaticane e sull'immenso mistero indefinibile, "stigmate" è un prodotto tipicamente americano di spettacolo a tutti i costi che tuttavia apre alla riflessione una volta di più. Il lavoro di wainwright non mi ha entusiasmato, e fino a qui poco male, ma mi sono chiesto come sarebbe [...] Vai alla recensione »
Mi permetto, dal basso della mia incompetenza, di suggerire alla gentilissima Marianna Cappi di rivedersi il film anche più di una volta e di leggersi la recensione della stampa, quotidiano che per altro amo poco, firmata Lietta Tornabuoni: un esempio fulgido e lampante di imparzialità e di buon gusto. Non ci giurerei ma sono molto propenso a credere che alla suddetta miss Cappi aggradino molto di [...] Vai alla recensione »
Sicuramente definire "Stigmate" un horror potrebbe sembrare alquanto azzardato visto che di scene per così dire "paurose" se ne son viste davvero poche. Tuttavia il film presenta una struttura narrativa ben consolidata e coerente, seppur poco originale (non certamente nuovo è il tema del Vaticano che occulta la verità).
la redazione chiede giustamente che i commenti non siano offensivi, diffamatori, calunniosi o volgari; tranquilli, non ho intenzione di proseguire cio' che questo film ha iniziato. Oltre a queste quattro qualità ne manca una, fondamentale, senza la quale, un film che parla di ciò che non conosce, non sarebbe certo al passo coi tempi : l'inverosimiglianza.
Un thriller mistico con una straordinaria coppia di interpreti, Patricia Arquette e Gabriel Byrne, diretto da Rupert Wainwright e scritto da un autore che, incredibilmente, si chiama Lazarus. La pellicola si basa su un plot appassionante soprattutto per i complottisti a tema religioso che credono ciecamente nella veridicità dei vangeli apocrifi con una fede che è pari e speculare a quella dei cattolici [...] Vai alla recensione »
Film per niente scontato con una stupenda recitazione!!
Porca miseria, davvero un bel film, e mi chiedo come abbia fatto a sfuggirmi, visto che ha quasi 10 anni.. ah già, è stato sicuramento boicottato dalla chiesa cattolica apostolicassassina di roma... CONSIGLIATO! Anche se la pellicola ha circa 10 anni, devo ammettere che grazie al regista, il film scorre piacevolmente, con i ritmi moderni, e con affermazioni coraggiose, riprese solo qualche anno fa [...] Vai alla recensione »
Dimenticavo: la versione home video ha due opzioni finali, una delle quali è quella personale del regista, la + bella e meno scontata a mio modesto parere
Fulcro tematico del film di Rupert Wainwright sono le stigmate, ovvero ferite che si manifestano sanguinando nei punti in cui fu crocifisso Gesù Cristo, ma senza alcuna causa apparente: non a caso, anche a livello filologico, la parola nell'antica Grecia significava segno, anche perché si trattava appunto di marchi impressi col ferro sul bestiame in segno di proprietà o sul corpo degli schiavi fuggitivi [...] Vai alla recensione »
Un esempio della tendenza americana attuale ad affrontare in film spesso balordi una spiritualità che ha molto a che vedere col paranormale, con la magìa, con le gerarchie religiose e i loro poteri. Un cardinale vaticano invia un sacerdote esperto del ramo a Pittsburgh, incaricandolo di indagare su un fenomeno inesplicabile: a una parrucchiera, durante violente crisi, compaiono stigmate sanguinanti [...] Vai alla recensione »