È tutto americano il podio del boxoffice mondiale del 2024. Dune – Parte Due svetta ed è oramai prossimo a superare la barriera dei 700 milioni, visto che il suo totale aggiornato al weekend appena trascorso è di 695,7 milioni. Segue, a distanza, ma resta il miglior incasso mondiale per la quarta settimana di fila, Godzilla e Kong - Il nuovo impero, arrivato a 485,2 milioni e che dovrebbe superare i 500 prima della fine del mese, con un punto di caduta finale attorno ai 520-530 milioni. Sale su podio, spodestando il cinese YOLO, Kung Fu Panda 4, che tocca quota 481 milioni e punta anch’esso a passare il mezzo miliardo entro maggio, con una traiettoria simile e forse persino più ottimistica della coppia Godzilla & Kong. Per quanto riguarda quindi i titoli cinesi, YOLO è quarto, Pegasus 2 quinto, Article 20 sesto ma l’anno è ancora lungo.

Tra le uscite recenti Abigail apre in oltre sessanta mercati e incassa 15,2 milioni di dollari globali, Spy X Family Code: White apre con 11 milioni (cui vanno aggiunti i 40 incassati in patria, ovviamente), Back to Black ottiene poco meno di 3 milioni (frutto di una distribuzione superlimitata, tra i mercati maggiori l’unico in cui è uscito è proprio quello italiano), mentre la corsa di Challengers inizia da Australia e Nuova Zelanda dove vengono incassati circa 800mila dollari.

Settimana loffia per quanto concerne le new entry. In Francia si fa notare Nous, les Leroy, diretto da Florent Bernard con Charlotte Gainsbourg, José Garcia, Lily Aubry, Hadrien Heaulmé, Lyes Salem, Luis Rego, Sébastien Chassagne, che apre con quasi 1,2 milioni di dollari, mentre più modesto è l’esordio di Rosalie, diretto da Stéphanie Di Giusto con Benoît Magimel, Nadia Tereszkiewicz, Benjamin Biolay, Guillaume Gouix, che apre con poco meno di 400mila dollari.

Debutto al primo posto in Spagna per la commedia Menudas piezas, diretta da Nacho G. Velilla con Alexandra Jiménez, Luis Callejo, Francesc Orella e María Adánez, che vince il weekend con oltre 400mila dollari. In Russia piace parecchio Civil War, che debutta secondo con quasi mezzo milione di dollari, tra i mercati minori spicca la performance di Smrst in Slovacchia: il film, diretto da Peter Bebjak con Anna Geislerová, Tomas Mastalir, Adrian Jastraban, straccia concorrenza hollywoodiana e incassa quasi 300mila dollari, un dato notevole per un mercato di dimensioni contenute.