Con il suo nuovo film il regista racconta la nascita della pirateria a Napoli. Al cinema. Intervista in collaborazione con Maremosso.
Napoli, 1976. Peppe, Enrico e Angelo Frattasio sono tre fratelli che campano di espedienti, seguendo l'esempio del padre che vende al mercato bottiglie di finto whiskey. Peppe è l'intellettuale, avendo ottenuto il diploma di quinta elementare; Angelo è la capa tosta, pronto a menare le mani quando serve; e Enrico ha un sogno: diventare disc jockey, nell'epoca in cui esserlo voleva dire stare in cima al mondo.
A metà anni '80 sarà proprio il suo talento per realizzare compilation musicali su cassette a creare un'opportunità di fama e di ricchezza per i tre fratelli, che trasformano quelle playlist in un business da miliardi di lire e diventeranno di fatto "la prima etichetta discografica in Italia", capace di far arrivare sule bancarelle le canzoni di Sanremo mentre il Festival era ancora in corso. Molti celebrano il successo dell'"etichetta" Mixed By Erry, ma la Finanza, le case discografiche e soprattutto un poliziotto arrabbiato cominceranno ad investigare questo successo fuori dagli schemi e da qualsiasi controllo legale.
Il regista di Smetto quando voglio Sydney Sibilia racconta la nascita della pirateria in un film ambientato nella Napoli degli anni '80, Mixed by Erry (al cinema), di cui ci parla in questa intervista realizzata in collaborazione con Maremosso, magazine Feltrinelli.