Barbera, lavoriamo alla selezione. Mercato virtuale?E' possibile
ROMA, 18 MAR - Dando per scontato che prima o poi il
direttore Thierry Fremaux e il presidente Pierre Lescure si
arrendano all'evidenza che il festival di Cannes sia costretto a
fermarsi per l'emergenza coronavirus, si rincorrono tante voci
nella situazione inedita e dal futuro nebuloso. Ogni settore è
travolto dal diffondersi del virus e il cinema moltissimo: ferme
le sale, fermi i set, titoli in pending (ossia senza data), come
si organizza il futuro? Il festival di Cannes è in pieno tsunami
visto che le date 12-23 maggio sembrano a tutte le previsioni,
anche quelle più rosee, pienamente ancora dentro la quarantena.
Voci di slittamento in avanti provocherebbero un effetto domino
sugli altri festival, primo fra tutti Venezia, le cui date
quest'anno dal 2 al 12 settembre sembrano mettere al riparo la
Mostra. "Noi lavoriamo alla selezione come un'annata normale,
per quanto consapevoli di quello che ci accade. Da qui a
settembre immaginiamo non solo per noi festival ma per il cinema
e il mondo che il virus sia regredito", dice all'ANSA il
direttore Alberto Barbera. La selezione potrebbe essere ben
ricca, magari con i titoli pronti per Cannes e costretti allo
stop e sembra che molti produttori si stiano già facendo avanti.
Il Marché du festival (12-21 maggio) potrebbe vivere di vita
propria perché tutto si svolge anche sulle piattaforme dei
professionisti, Cinando e Festival Scope. E se questo non
accadrà c'è già pronto un piano B di cui parla Deadline,
raccontando che l'agenzia CAA di Hollywood guida l'iniziativa di
un mercato parallelo online al quale avrebbero aderito già
società importanti come FilmNation, Lionsgate, Miramax e Wild
Bunch. (ANSA).
(ANSA)