Moira Orfei (Miranda Orfei) è un'attrice italiana, è nata il 21 dicembre 1931 a Codroipo (Italia) ed è morta il 15 novembre 2015 all'età di 83 anni a Brescia (Italia).
Icona kitsch, sempre sopra le righe, Moira Orfei, oggi ha raggiunto i settantatre anni ma è la stessa da sempre: eccentrica, esuberante, nel bene e nel male, comunque inconfondibile. Trucco da bambola, occhi cerchiati dall'eyeliner, rossetto rosa fucsia, cipria e quell'inseparabile turbante. A volte invadente, arrogante e urlante, lontana dai suoi elefanti cerca sempre di rimanere dominatrice della scena.
Figlia d'arte, padre clown e madre circense, Moira è il simbolo stesso del circo Orfei in Italia e nel mondo. Cavallerizza, trapezista e acrobata, nel cuore ha sempre conservato anche un altro amore, quello per il cinema. Un cinema che le ha permesso di interpretare, in fondo, se stessa. Da dominatrice di elefanti, a dominatrice di uomini e pubblico. Nata a Codroipo, vicino Udine, Moira Orfei è mezza emiliana e mezza lombarda. Ha girato quarantasette film e ha cominciato a recitare per puro caso. A scoprirla è stato Dino De Laurentiis che le consigliò di rinnovare il look: raccogliere i capelli in un turbante e chiamarsi Moira.
Il suo vero nome era, infatti, Miranda. E da allora arrivarono in effetti, una serie di belle esperienze e importanti film. Uno su tutti sicuramente Signore & signori di Pietro Germi, che disse alla provetta attrice circense: "Moira se tu studiassi recitazione, saresti brava come la Loren". Poi, tutti la ricordiamo nei panni della moglie di Christian De Sica che, sbraitava e urlava contro un inetto marito nel film Vacanze di Natale '90. Moira ama definirsi una zingara di successo, sempre tra tigri e animali feroci e non perde occasione per fare battute e parlare male di qualche politico in vista o meno in vista, magari in qualche salotto televisivo. Di tanti film ricordiamo anche Casanova '70 con Mastroianni, e i due con Totò, Totò e Cleopatra e Il Monaco di Monza.
Chiassosa e rissosa Moira resta comunque la circense, sempre in abiti di scena, che lancia il malocchio e fa battute scherzose. Sempre rigorosamente in bolognese.