Il ponte delle spie |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch.
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Titolo originale Bridge of Spies.
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
Il ponte delle spie
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Spielberg tra storia e attualitàdi Orione95Feedback: 6405 | altri commenti e recensioni di Orione95 |
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martedì 5 gennaio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Abbiamo avuto modo di ammirarlo nei panni di un avvocato durante la sua brillante performance in "Philadelphia" e adesso, a ben 23 anni di distanza, Tom Hanks torna a deliziarci nelle vesti di legale, con una recitazione più che mai matura, in questo nuovo capolavoro firmato Steven Spielberg: "Il ponte delle spie".
Un dramma di celata attualità quello rappresentato stavolta dal celeberrimo regista hollywoodiano che, avvalendosi della magistrale recitazione di attori del calibro di Tom Hanks e Mark Rylance (quest'ultimo mai così evocativo), costringe il pubblico al piacere della riflessione su temi vivi e contemporanei: il concetto di giustizia viene da Spielberg messo a nudo e riletto in uno scenario di cocenti tensioni internazionali e di miopi pregiudizi, nel quale la straordinaria personalità del protagonista non può non dominare. L'avvocato Donovan infatti, simbolo di una retta etica deontologica ormai sempre meno diffusa, non si limita ad onorare il suo ruolo di legale, ma va oltre perseguendo la vera giustizia.
Interessante la metafora che paragona al muro di Berlino il muro di astio e dissenso eretto dagli sguardi dei cittadini americani intorno alla figura del Donovan il quale, nonostante la collettività accecata da perverso patriottismo avesse già condannato il suo assistito (la spia sovietica Rudolf Abel/Mark Rylance), si erge come ultimo baluardo a difesa dei sacri diritti del suo cliente perché ogni singola vita è importante e insostituibile e, per far valere tale credo, intraprende una personale crociata che lo porterà a vivere in prima persona la cruda realtà della Germania post seconda guerra mondiale.
Un plauso a parte merita poi il comparto sonoro curato da Thomas Newman, che accompagna in modo superbo l'andamento drammatico e a tratti epico della vicenda.
In conclusione "Il ponte delle spie" entra di diritto a far parte di quei (pochi) capolavori cinematografici realmente capaci di intrattenere senza per ciò dimenticare di lasciare un messaggio, quasi un'ispirazione: senza tradire insomma un'intima funzione didattica e sociale.
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