"Antichrist" è uno di quei film su cui uno punta diverse aspettative, quindi se non va come ti aspetti ci rimani particolarmente di sasso. Innanzitutto non è un horror, ma uno psico-thriller dalla connotazione un po' mattonesca (io pongo una sostanziale differenza tra horror e thriller e questo, nonostante alcune scene scabrose, non è un horror).
Registicamente devo dire che è girato in modo magistrale. La sequenza del "Prologo" è da manuale, rare volte ho visto un'attenzione all'estetica così curata e particolareggiata. Splendida! In ogni caso, tutto il film presenta peculiarità tecniche notevoli.
Quello che mi ha delusa è stata un po' la trama, semmai. Dato che il film si regge esclusivamente sull'interpretazione, dall'inizio alla fine, di due soli attori, e dato che è quasi totalmente privo di commento musicale, il rischio che diventasse una noia era bello alto e in parte è successo. Per 3/4 di film ci si aspetta che debba accadere chissà cosa, e lo spettatore inizia a collezionare un numero notevole di domande, per le quali, spera, ci sarà una risposta. All'ultimo quarto del film le carte in tavola cambiano, ma io ho avuto l'impressione di trovarmi in una commistione di: "Misery non deve morire", "La guerra dei Roses", "The Blair Witch Project 2" e diverse altre pellicole. Le domande cui accennato poco sopra? Eh, rimangono irrisolte. Quali non ve le dico, altrimenti vi rovinerei la sorpresa. Insomma sono uscita dalla sala con quell'amarezza in bocca tipica di quando una pellicola non viene colta o semplicemente è troppo cervellotica per essere capita al primo colpo. ebbene si, stavolta lo dichiaro: non l'ho capito!
Se qualcuno mi illustra gentilmente il significato recondito di questo film... e soprattutto degli animali che compaiono (perchè la volpe ha una campana al collo?).
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