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Sgombrate le menti dalle rimembranze dell' "Esorcista" e da altri film satanici. Siamo in un territorio diverso che spazia tra Lynch, Cronenberg, Polansky..un film esoterico-simbolico che lascia un caos vuoto nella mente che, man mano, si riempie di riflessioni e sensazioni. Il film è una tragedia familiare in cui il soprannaturale c'entra solo come riflesso delle menti stravolte dei protagonisti. Il male di tutte le donne perseguitate nei secoli in una donna; la protagonista che, in un crescente dramma di follia dissociativa, tenta di rappresentare questo male castrante in se stessa e nelle sue azioni come per riscattare qualcosa. Esso si trasferirà nel protagonista maschile che, con il suo gesto finale, pensera' di essere nel bene avendo riscattato tutto il male del femminile.
Splendida la fotografia e la regia attenta a creare suggestioni oniriche.
Un film ambizioso, forse troppo, con spunti filosofici, ma che non lascia indifferenti. Da vedere.
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