Pare che il regista danese sia qui ad un ripensamento del suo percorso, come stesse facendo il punto sulla propria carriera dopo il progetto partito con Dogville. Esplicito pare il riferimento a delle atmosfere di Lo specchio o Solaris di Tarkoskij cui per altro il regista, non ironicamente, dedica l'opera. La misoginia medievale e moderna ha lo stesso grado di irrazionalità dell'analisi/terapia attuata dal marito sulla moglie/Gainsbourg: entrambe proiettano paure e spettri in un’opera che dicono scientifica ma alla cui base è poco più di una petizione di principio ( «sono un medico migliore perché ho avuto più pazienti» dice all’incirca il marito dottore sostituendosi ad uno specialista per le cure della moglie). Il marito non accetta la cura che la moglie sta seguendo perché paradossalmente non lo coinvolge; perché non mette in campo le sue di angosce che egli non ammette avendo la pretesa di aver già risolto. Sarà lui alla fine ad uccidere la moglie espiando, forse, il senso di colpa di entrambi.
Nel film, naturalmente, c'è qualcosa che va al di là del semplice dramma analitico, e che sconfina nel mondo dei simboli coinvolgendo una riflessione antropologica sul modo in cui la nostra società abbia trattato le proprie angosce, indentificandole con un Male astratto che di volta in volta si incarna nel nemico, nell'infedele, ma anche con tutto ciò che sia capace di risvegliare le passioni, le emozioni, le pulsioni che ci riavvicinano alla nostra naturalità. La nostra parte ad un tempo più ferina e debole è rappresentata dalla donna dall’era del manicheismo giudaico-cristiano, essa diviene sineddoche del nostro essere Natura, della nostra debolezza, e in momenti particolare del Male, quel male che ci lega a doppio filo al resto degli esseri. La nostra stessa natura si fa 'dia-bolica', ossia schizofrenica, separata da sè stessa.
Il film di Trier è duro e profondo che attraversa le paure e le angosce del mondo contemporaneo, paure e angosce che sembrano il leit motive del festival di Cannes di quest’anno. Speriamo che le platee ne siano consce!
[+] lascia un commento a paolo antonucci »
[ - ] lascia un commento a paolo antonucci »
|