Godzilla |
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Un film di Roland Emmerich.
Con Jean Reno, Matthew Broderick, Maria Pitillo, Hank Azaria.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 126 min.
- USA 1998.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 18 settembre 1998.
MYMONETRO
Godzilla
valutazione media:
2,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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le dimensioni non sempre contanodi loganFeedback: 0 |
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venerdì 24 agosto 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il tedesco Emmerich amante dei valori statunitensi, scrive e dirige il remake di un classico giapponese. Il Godzilla dell'era digitale è un film un pò troppo lungo con dei punti divertenti e con un messaggio antimilitare ed ecologista di fondo. Ma partiamo dall'inizio. L'inizio è piuttosto positivo. I segnali che precedono l'animalone per New York sono buoni con scene che mostrano il suo viaggio e le sue distruzioni fino alla Grande Mela. Le auto che oscillano ad ogni passo rendono in maniera perfetta cosa si dovrà abbattere sulla città, ovvero sullo spettatore. Poi il film invece che decollare, come si potrebbe sperare, vola basso, con qualche piccola impennata ogni tanto, ma niente di che. Per prima cosa manca al film un pò di ritmo narrativo, sembra infatti far fatica ad andare avanti in maniera interessante e lo spettatore appassionato del mostro non fa altro che aspettarsi la sua entrata in scena. ovvero si sta in sala solo per vedere l'animalone. Il finale poi cita a piene mani Jurassic Park, Alien e King Kong, ma sa di già visto in fondo, non aggiugendo niente di nuovo. Gli effetti speciali sono buoni, ma non poi così esagerati, anche se è fin troppo intelligente la scelta di mettere la pioggia per coprire eventuali carenze nella tecnica digitale del 1998. Il film è fin troppo dichiaratamente ecologista nel mettere in scena una delle tante aberrazione della natura a causa dell'uomo, ma si rivela a mio avviso contraddittoriamente antimilitare. Perché se è pur vero che i missili degli aerei militari abbattano il mostro, quindi salvano la città, i militari ci escono come degli idioti che non fanno altro che distruggerla con la loro voglia di sparare a tutto quello che si muove. Ed il fatto che abbandonano il protagonista non ascoltandolo, e sbagliando, per usare solo la forza bruta la dice lunga su dove Emmerich voglia andare a parare. Personalmente mi rivelo anche io uno spettatore contradditorio, so di trovarmi di fronte ad un film dilatato e poco avvicente, ma lo riguardo volentieri, perché è un film di mostri e di distruzione. Ed al cinema, e forse solo lì, a volte fa piacere vederli entrambi.
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