paolo ciarpaglini
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lunedì 2 luglio 2007
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joe black
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Brad Pitt è ottimo, un bello che non delude mai nelle sue interpretazioni. La sua performance, nei panni 'della morte', è degna di rilievo, per candore, purezza. Pitt, bellezza perfetta, impersonifica la più temuta, ineludibile sorte, che attende ogni essere vivente. Ma la restituisce sullo schermo, come una dolce fine, generosa. Poichè la offre al malato (l'anziana donna all'ospedale), quando la sofferenza è insopportabile, nonchè tempo. Quando il soggetto ha ancora da espletare, capire, compiere alcune cose di suprema, assoluta rilevanza, prima di andarsene. Grande interpretazione anche per Claire Forlani, intensa, estremamente espressiva. Ma.. sì, c'è un ma, Hopkins!. Straordinario, perfetto, attore di livello assoluto.
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Brad Pitt è ottimo, un bello che non delude mai nelle sue interpretazioni. La sua performance, nei panni 'della morte', è degna di rilievo, per candore, purezza. Pitt, bellezza perfetta, impersonifica la più temuta, ineludibile sorte, che attende ogni essere vivente. Ma la restituisce sullo schermo, come una dolce fine, generosa. Poichè la offre al malato (l'anziana donna all'ospedale), quando la sofferenza è insopportabile, nonchè tempo. Quando il soggetto ha ancora da espletare, capire, compiere alcune cose di suprema, assoluta rilevanza, prima di andarsene. Grande interpretazione anche per Claire Forlani, intensa, estremamente espressiva. Ma.. sì, c'è un ma, Hopkins!. Straordinario, perfetto, attore di livello assoluto. L'intero film porta la sua firma, è lui che 'tiene banco', con un vigore che cresce esponenzialmente, man mano che la trama si dipana. Se, all'inizio è perfetto, durante il film è superbo. Messo a ferro e fuoco interiormente da Joe, uno sconosciuto che irrompe nella sua vita, dicendo 'semplicemente' di essere la morte. Film che può essere letto a vari livelli, a seconda del personaggio in cui ci si cala. Io personalmente, ho apprezzato in modo particolare la prova di Hopkins. Un uomo, che pur davanti alla certezza della fine ormai prossima, mantiene la calma, cerca di capire il senso stesso della sua venuta, o meglio 'apparizione'. E che forse, anzi certamente, riesce a tirare fuori il meglio di se, proprio allora. Riparare a tutto ciò in cui è mancato nella vita, per la dedizione al lavoro. Un bel film, sciupato appena, appena, dal poco fantasioso modo con cui Joe si rivela al rampollo traditore. 'Un esattore del fisco'. Una piccola macchia, che non oscura però assolutamente un film di primissimo livello, per cast, ed interpretazioni.
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stefania
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lunedì 15 ottobre 2007
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grande hopkins
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Un bel film,non ci sono dubbi.Un uomo all'apice del successo,viene contattato dall'Angelo della morte.In un momento comprende che deve lasciare tutto, famiglia,lavoro ,casa,successo e futuro.Ma anche il momento di andarsene deve arrivare,così, mentre il miliardario si prepara,l'Angelo si introduce nella sua vita,con il nome di Joe Black.Joe conosce le figlie del suo uomo e fa innamorare una di loro.A poco a poco la vita del protagonista cambia, cambiano le sue percezioni,i suoi valori,cambia la sua visione del mondo,il suo rapporto con il successo ed il denaro,cambia il suo rapporto con il tempo e l'altruismo lo travolge.In un crescendo di avvenimenti arriva pronto al suo momento,e finalmente va via con Joe.
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Un bel film,non ci sono dubbi.Un uomo all'apice del successo,viene contattato dall'Angelo della morte.In un momento comprende che deve lasciare tutto, famiglia,lavoro ,casa,successo e futuro.Ma anche il momento di andarsene deve arrivare,così, mentre il miliardario si prepara,l'Angelo si introduce nella sua vita,con il nome di Joe Black.Joe conosce le figlie del suo uomo e fa innamorare una di loro.A poco a poco la vita del protagonista cambia, cambiano le sue percezioni,i suoi valori,cambia la sua visione del mondo,il suo rapporto con il successo ed il denaro,cambia il suo rapporto con il tempo e l'altruismo lo travolge.In un crescendo di avvenimenti arriva pronto al suo momento,e finalmente va via con Joe.Hopkins è grandioso,perfetto nei panni del miliardario giunto al bivio,Brad Pitt è così bello da riuscire a convincerci che si tratta di un angelo e tutto il film è permeato da uno strano alone di dolcezza che lascia il segno.da vedere.stefania
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(di puma)
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[+] l'angelo della morte
(di tizianoitalia)
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nico
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giovedì 12 ottobre 2006
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la bellezza della morte
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Come è la morte? Come ci si presenta a noi? Queste sono domande a cui tutti vorremmo una risposta. Un'interpretazione a queste domande ce la dà Martin Brest, che ci rappresenta la cosa cui tutti vorremmo incontrare il più tardi possibile, come un'essere di assoluta bellezza ed eleganza. A Brad Pitt affida questo difficoltoso, quanto superinteressante incarico. Pitt, oltre al suo fascino, trasmette al personaggio simbolico della Morte: bellezza, eleganza, sicurezza, suberbia, ma anche timidezza, romanticismo, compassione e pietà.
La morte chiamata Joe Black (il nero forse è una delle uniche cose che spontaneamente attribuiamo alla morte), la cosa più orribile e cattiva, che trascina via e spezza senza distinzioni vite umane; anche nel film la morte prende in prestito il corpo di Brad Pitt ragazzo per poter adempiere alle sue funzioni; in questo film riesce a provare il sentimento più nobile e più prezioso che una persona possa incontrare nella sua vita: l'amore.
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Come è la morte? Come ci si presenta a noi? Queste sono domande a cui tutti vorremmo una risposta. Un'interpretazione a queste domande ce la dà Martin Brest, che ci rappresenta la cosa cui tutti vorremmo incontrare il più tardi possibile, come un'essere di assoluta bellezza ed eleganza. A Brad Pitt affida questo difficoltoso, quanto superinteressante incarico. Pitt, oltre al suo fascino, trasmette al personaggio simbolico della Morte: bellezza, eleganza, sicurezza, suberbia, ma anche timidezza, romanticismo, compassione e pietà.
La morte chiamata Joe Black (il nero forse è una delle uniche cose che spontaneamente attribuiamo alla morte), la cosa più orribile e cattiva, che trascina via e spezza senza distinzioni vite umane; anche nel film la morte prende in prestito il corpo di Brad Pitt ragazzo per poter adempiere alle sue funzioni; in questo film riesce a provare il sentimento più nobile e più prezioso che una persona possa incontrare nella sua vita: l'amore.
Amore per la figlia della sua vittima, amore mai conosciuto da un personaggio ritenuto da tutti e da sempre come l'essere più malefico nella vita.
Il personaggio evolve sempre più in maniera positiva nel corso del film sino a diventare complice, aiutante, nonchè braccio destro della sua vittima: Anthony Hopkins.
Se davvero la morte è così buona, dato che nel finale restituisce, addirittura, il corpo e la vita al giovane Brad Pitt, dal quale l'aveva presa in prestito; forse allora non dovremmo aver così paura di essa.
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[+] interpetazione superba
(di hopkins'fan)
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william wallce
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sabato 4 giugno 2011
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le cose verranno da sole...
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film al quanto originale ed al contempo unico...con un inizio scioccante,che fa sperare per l'intero film che si risolva in meglio...con un anthony hopkins così saggiamente giusto, (stupenda la parte in cui "descrive" a sua figlia cosa dovrebbe essere l'amore)ed un brad pitt anche simpatico oltre che bravo...in sintesi un film unico che in più di un occasione,dico la verità,mi ha dato dei brividi,in particolar modo con il bellissimo finale che credo tutti avremmo voluto che finisse così...
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piccola elsa
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martedì 24 giugno 2014
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ecco 5 motivi per amare questo film
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"Vi presento Joe Black", film del 1998 e rifacimento del celeberrimo "La morte va in vacanza", è degno di essere visto e gustato fino ai titoli di coda. Mi sono chiesta perchè questo film mi sia piaciuto così tanto e forse sono riuscita a trovare 5 risposte che sintetizzino i punti forti del film. 1 Anthony Hopkins, il fantastico Hannibal della saga "Il silenzio degli innocenti", si mostra nella pellicola nei perfetti panni di colui che sta per andare via da questo mondo, soddisfatto della vita che ha trascorso, ricca di soddisfazioni e di amore e priva di rimpianti. 2 Brad Pitt, uno degli attori più belli di Hollywood, impersona Joe Black, il nome "alternativo" della Morte".
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"Vi presento Joe Black", film del 1998 e rifacimento del celeberrimo "La morte va in vacanza", è degno di essere visto e gustato fino ai titoli di coda. Mi sono chiesta perchè questo film mi sia piaciuto così tanto e forse sono riuscita a trovare 5 risposte che sintetizzino i punti forti del film. 1 Anthony Hopkins, il fantastico Hannibal della saga "Il silenzio degli innocenti", si mostra nella pellicola nei perfetti panni di colui che sta per andare via da questo mondo, soddisfatto della vita che ha trascorso, ricca di soddisfazioni e di amore e priva di rimpianti. 2 Brad Pitt, uno degli attori più belli di Hollywood, impersona Joe Black, il nome "alternativo" della Morte". Esistente da migliaia di anni, resta affascinato dalla passione e dalle parole ricche di significato con le quali Anthony Hopkins/Bill Parrish descrive l'amore e incuriosito scende sulla Terra per dare un'occhiata "da vicino". Con uno sguardo magnetico, un volto da eterno bambino e la sua seducente e fantastica presenza, Brad Pitt incarna la perfetta figura della Morte con la quale vorremmo più che volentieri andare via. 3 L'amore che sboccia tra Brad Pitt e la figlia di Bill Parrish. Un amore puro e incondizionato quello tra i due giovani, il cui ricordo resterà indelebile nel cuore della Morte. 4 Il tema della morte, presente in molte pellicole, viene riaffrontato in modo molto diretto e allo stesso tempo molto rassicurante. La morte, vista come un atto liberatorio per chi soffre e per la conclusione perfetta di una vita magnifica, cinge così in un abbraccio il protagonista, portandolo via con sè. 5 Nel quinto punto posso solo dirvi una cosa e cioè vedete questo film. Osservate gli sguardi ipnotici di Joe Black, ammirate il coraggio e l'ironia di Antony Hopkins e amate la vita come il più prezioso dei tesori, ricordandovi sempre che la vita è breve e non siamo semirette bensì semplici segmenti.
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weach
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sabato 21 agosto 2010
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quando lei arriva si pronto??
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Bello il tema : quando arreva lei sei pronto? ma chi? Si lei, la morte.
Questo è il tema sviluppato dal regista Martin Brest .
Una commedia sentimentale , di riflessione, intelligente su un tema universale e misterioso: l'ultima chiamata prima del riposo..................lungo.
Due attori eccelenti Anthony Hopkins e Brad Pitt per interpretare il tema dell' incontro fra la morte e chi la deve accettare il tutto condito di eleganta ,ironia , profondità ,nostalgia ,brio!
Ma sorprende una morte che prende le sembianze di Brad Pitt e sorprende quando la morte vuole abbraccia quell'attore infinito che è Anthony Hopkin:da questo gioco delle parti scaturisce un dialogo prima impossiblile, poi difficile ,poi amichevole , poi di accettazione .
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Bello il tema : quando arreva lei sei pronto? ma chi? Si lei, la morte.
Questo è il tema sviluppato dal regista Martin Brest .
Una commedia sentimentale , di riflessione, intelligente su un tema universale e misterioso: l'ultima chiamata prima del riposo..................lungo.
Due attori eccelenti Anthony Hopkins e Brad Pitt per interpretare il tema dell' incontro fra la morte e chi la deve accettare il tutto condito di eleganta ,ironia , profondità ,nostalgia ,brio!
Ma sorprende una morte che prende le sembianze di Brad Pitt e sorprende quando la morte vuole abbraccia quell'attore infinito che è Anthony Hopkin:da questo gioco delle parti scaturisce un dialogo prima impossiblile, poi difficile ,poi amichevole , poi di accettazione . .
Tutto però si complica quando Joe Black ( alias la morte impersonato come detto da Brad Pitt) si innamora .
Lieto fine perchè la storia vuole essere a lieto fine : il corpo di Joe Black viene restituito al legittimo propetario che avrà nuova vita e l'opportunità di innamorarsi.
C'è altro da dire : assolutamente film equilibrato , gradevole e nello stesso tempo profondo ,che nel finale perde qualche punto per alcuni eccessi nel sentimentalismo retorico tipicamente americano.
Ribadisco un film che ci regala comunque due ore veramente speciali!
weach
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taniamarina
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mercoledì 15 settembre 2010
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la morte si innamora della vita
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La morte entra in punta di piedi nella vita di un uomo ricchissimo, facendolo riflettere sulle cose ontologiche della vita stessa. Il film gioca sul segreto desiderio di ognuno di noi di poter interagire con una vita dopo la morte, condendo il tutto con l'amore idilliaco ed impossibile tra due bellissime creature. E' una pellicola delicatissima, gli attori sono bravissimi tra i quali spicca (inutile dirlo) l'intensissima recitazione di Hopkins. Alcune frasi si ricordano per la grande profondità, e la fotografia appare francamente impeccabile. Ma il finale sembra voler forzatamente accontentare la schiera di persone innamorate dell'amore platonico, riducendo il film ad un messaggio pregievolmente patinato ed aristocratico, precipitando nel tunnel delle telenovelas impacchettate ad arte.
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La morte entra in punta di piedi nella vita di un uomo ricchissimo, facendolo riflettere sulle cose ontologiche della vita stessa. Il film gioca sul segreto desiderio di ognuno di noi di poter interagire con una vita dopo la morte, condendo il tutto con l'amore idilliaco ed impossibile tra due bellissime creature. E' una pellicola delicatissima, gli attori sono bravissimi tra i quali spicca (inutile dirlo) l'intensissima recitazione di Hopkins. Alcune frasi si ricordano per la grande profondità, e la fotografia appare francamente impeccabile. Ma il finale sembra voler forzatamente accontentare la schiera di persone innamorate dell'amore platonico, riducendo il film ad un messaggio pregievolmente patinato ed aristocratico, precipitando nel tunnel delle telenovelas impacchettate ad arte. Ma rimane un film notevolissimo, calmo, intenso e sottilmente ironico. I difetti si fanno perdonare
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blacky
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lunedì 18 ottobre 2010
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pitt-hopkins una sinergia che non credevo
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Pitt e Hopkins sono perfetti insieme. Una sinergia che non immaginavo possibile francamente, forse per la differenza di esperienza. Anche in "Vento di passioni" sono stati eccellenti, sebbene recitino molto meno insieme. Brad Pitt è uno degli attori migliori di hollywood ed uno dei miei preferiti. Molte persone tendono a non calcolarlo minimamente, associandolo a quella schiera di bellissimi del cinema, più vuoti di un pallone. Questo è esattamente ciò che Pitt non è. Sicuramente all'inizio si è fatto strada soprattutto grazie al suo aspetto fisico, ma anche quando interpretava il bizzarro Johnny Suede, si veniva già a definire quel suo fascino magnetico, dovuto a qualcosa di più profondo di una bella chioma bionda.
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Pitt e Hopkins sono perfetti insieme. Una sinergia che non immaginavo possibile francamente, forse per la differenza di esperienza. Anche in "Vento di passioni" sono stati eccellenti, sebbene recitino molto meno insieme. Brad Pitt è uno degli attori migliori di hollywood ed uno dei miei preferiti. Molte persone tendono a non calcolarlo minimamente, associandolo a quella schiera di bellissimi del cinema, più vuoti di un pallone. Questo è esattamente ciò che Pitt non è. Sicuramente all'inizio si è fatto strada soprattutto grazie al suo aspetto fisico, ma anche quando interpretava il bizzarro Johnny Suede, si veniva già a definire quel suo fascino magnetico, dovuto a qualcosa di più profondo di una bella chioma bionda.
Anthony Hopkins al contrario è un attore, che si è affermato maggiormente in età matura. Chi lo ha adorato per la superba interpretazione di Hannibal Lecter, potrà qui vedere quanto è grande il suo talento: Il ruolo di Bill Parrish è ben diverso da quello del famoso cannibale. Bill è un miliardario vedovo, che incarna perfettamente l'ideale di dignità e amorevolezza. Quest'ultimo dimostrato però in modo parziale verso le sue figlie. Dall'oggi al domani riceverà la terribile risposta alla domanda che pone continuamente nel suo inconscio. "Si è la risposta alla domanda" dice una voce molto simile alla sua, dietro un vetro che lascia intravedere solo una sagoma poco definita. Dall'oscurità si rivela un ragazzo (Brad Pitt) di bell'aspetto, che afferma di essere la più indesiderabile delle visite: la morte! La morte qui vista quasi come una divinità greca, vicina ai sentimenti degli uomini, è curiosa e vuole conoscere quel confusionario e intrigante aspetto dell'universo, che è la vita. Si farà guidare perciò da Bill, il quale possiede tutti i mezzi per mostrargliela. In questo percorso Joe Black, così ribattezzato Tanatos da Bill, scoprirà quanto doloroso è il suo compito, nel momento in cui riuscirà a comprendere l'amore grazie alla figlia di Bill, Susan, interpretata dalla bellissima Claire Forlani. "Grazie di avermi amato" sono le ultime parole di Joe che le dirà prima di lasciarla andare, comprendendo che gli è già stato concesso troppo. Un film perfetto, che gode di una sceneggiatura ottima quanto gli interpreti. Suppongo di dovergli dare quattro stelle, poichè non tutti sono capaci di apprezzare pellicole di questa durata, ma per quanto mi riguarda una mezza può anche starci.
Il regista Martin Brest è un maestro di remake, anche per quanto riguardo "Profumo di donna", altro film memorabile.
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martedì 14 giugno 2011
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joe black alias la morte
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena.
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena. Come quasi sempre nelle produzioni americane, si parla elementi ultraterreni lasciando Dio fuori dalla porta. A livello di sceneggiatura il film soffre di qualche debolezza e pesa un po’ la lunga durata ma se vista come una piacevole favola sentimentale risulta assolutamente fruibile. Il comparto degli attori è tutto di alto profilo con A. Hopkins su tutti.
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venerdì 27 febbraio 2009
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joe black/la morte
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena. Come quasi sempre nelle produzioni americane, si parla elementi ultraterreni lasciando Dio fuori dalla porta.
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena. Come quasi sempre nelle produzioni americane, si parla elementi ultraterreni lasciando Dio fuori dalla porta.
A livello di sceneggiatura il film soffre di qualche debolezza e pesa un po’ la lunga durata ma se vista come una piacevole favola sentimentale risulta assolutamente fruibile. Il comparto degli attori è tutto di alto profilo con A. Hopkins su tutti.
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