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Qi Shu

Qi Shu è un attore taiwanese, è nato il 16 aprile 1976 a Taipei (Taiwan).
Nel 2016 ha ricevuto il premio come miglior attrice al Asian Film Awards per il film The Assassin. Qi Shu ha oggi 48 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

Bellezza e vulnerabilità, dono e maledizione

A cura di Emanuele Sacchi

Bellezza e vulnerabilità, dono e maledizione. Fisico esile ma sensuale, labbra carnose e fronte altissima, un'icona sexy che ispira tenerezza e romanticismo. Purtroppo però la vita di Shu Qi (oppure Hsu Chi nella traslitterazione dal mandarino, pronuncia cantonese "Shu Kei", ma il vero nome è Lin Li-hui) non è sempre stata quella dei tappeti rossi, dei sorrisi e delle foto glamour. Il suo percorso di attrice comincia dalla gavetta, da ruoli in cui serve più spogliarsi che recitare, nella cosiddetta Categoria III, ovvero una forma tutta hongkonghese di cinema "proibito", in cui veicolare contenuti estremi in termini di sesso e/o violenza. Attraverso un difficile percorso, che passa da ruoli sempre più prestigiosi e dalla benedizione del maestro Hou Hsiao-hsien, Shu Qi diviene una diva internazionale, adorata da fan di tutti i Paesi. Il successo come Migliore Attrice agli Asian Film Awards 2016 arriva a 39 anni, dopo che Shu ha girato 80 film e 5 drama (equivalente delle soap opera televisive).
Nata a Taipei il 16 aprile 1976 da una famiglia molto povera, Shu Qi si trasferisce semi-clandestinamente a Hong Kong a sedici anni per cercare fortuna come fotomodella (ma la statura non l'aiuta) e attrice. I suoi primi ruoli sono tutti in film Categoria III, pellicole semi-improvvisate con una trama esile, che essenzialmente rappresenta un pretesto per delle scene di nudo. La sua popolarità nel genere erotico e pornografico cresce a tal punto da divenire una delle protagoniste di Sex & Zen II, sequel del successo planetario Sex & Zen. Derek Yee pensa a lei nel 1996 per un film dedicato all'ambiente dei Categoria III: il film si intitola Viva Erotica e permette a Shu Qi di affiancare una star come Leslie Cheung (Happy Together, Ashes of Time) e farsi notare presso un target lontano da quello hardcore. Il premio come Migliore Attrice Non Protagonista agli Hong Kong Film Awards per Viva Erotica le apre la strada di una nuova carriera e Shu Qi comincia a traslare dalle pellicole Categoria III a ruoli in cui non deve necessariamente spogliarsi per recitare. Al ritmo di più di cinque film all'anno, si specializza in breve tempo in commedie giovanili e romcom, tra cui Love is not a Game, but a Joke (Riley Ip, 1997) e Gorgeous (Vincent Kok, 1999), con Jackie Chan. Ma non mancano noir come Metade Fumaça (Riley Ip, 1999) o wuxia come The Storm Riders (Andrew Lau, 1998). A cavallo dei due millenni Shu Qi è una delle star più richieste a Hong Kong, passata nell'immaginario collettivo da donna fin troppo facile a bellezza irraggiungibile.
Il 2001 è l'anno della svolta definitiva. Hou Hsiao-hsien la sceglie per Millennium Mambo e sono sufficienti i titoli di testa (tra i più suggestivi della storia del cinema recente) a renderla immortale. Dopo aver conquistato il cinema popolare Shu Qi è pronta a divenire Musa per il cinema d'autore. Negli anni Zero l'attrice gestisce abilmente questo parallelo: ruoli da "pupa" in action movie anche occidentali, come The Transporter con Jason Statham, in horror di grande successo (The Eye 2, Pang Brothers, 2004) e da diva d'essai per Hou Hsiao-hsien, che costruisce su di lei anche il successivo Three Times (2005). In quest'ultimo Shu Qi interpreta tre ruoli, che le valgono un altro Golden Horse Award, dopo quello per Millennium Mambo. Il sodalizio con Hou condurrà a The Assassin nel 2015 e al trionfo, in un ruolo quasi privo di dialoghi, prima a Cannes e poi agli Asian Film Awards.
Il suo account di weibo conta 30 milioni di follower e il suo status di diva - presta regolarmente il suo volto per campagne di Armani e Kenzo - è intatto, anche perché, a differenza delle colleghe, Shu Qi non si è mai sposata. Spesso in Estremo Oriente il matrimonio significa la fine della carriera di un'attrice e su questa natura di single irriducibile e impossibile da conquistare l'attrice ha giocato più volte negli ultimi anni. Quasi naturale, quindi, che sia lei a vestire i panni di Julia Roberts nell'imminente remake cinese de Il matrimonio del mio migliore amico.

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