fri_dom
|
domenica 24 settembre 2023
|
un''anoressica a corte
|
|
|
|
Uno sguardo sulla personalità di Elisabetta d'Austria che disintegra l'immagine favolistica di Sissi. Il film è a mio parere un'indagine psicologica ben riuscita sul disagio di una donna dalla personalità un po' troppo complessa per non soccombere ai rigidi rituali della corte asburgica. In fin dei conti ne emerge il ritratto di un'anoressica ossessionata dai centimetri del proprio vitino di vespa, come unico fronte controllabile della propria miserevole vita. Una donna incattivita perché esclusa da tutto ciò che realmente le interesserebbe, la storia frettolosa di quegli anni e la politica e che di conseguenza si massacra di fatica fisica e ostenta rinunce ai pasti e digiuni estremi come unica strada per esercitare qualche residua decisione.
[+]
Uno sguardo sulla personalità di Elisabetta d'Austria che disintegra l'immagine favolistica di Sissi. Il film è a mio parere un'indagine psicologica ben riuscita sul disagio di una donna dalla personalità un po' troppo complessa per non soccombere ai rigidi rituali della corte asburgica. In fin dei conti ne emerge il ritratto di un'anoressica ossessionata dai centimetri del proprio vitino di vespa, come unico fronte controllabile della propria miserevole vita. Una donna incattivita perché esclusa da tutto ciò che realmente le interesserebbe, la storia frettolosa di quegli anni e la politica e che di conseguenza si massacra di fatica fisica e ostenta rinunce ai pasti e digiuni estremi come unica strada per esercitare qualche residua decisione. Fino a quando non le si offre l'opportunità di decidere anche della sorte altrui, cosa che fa non senza una dose importante di sadismo. Del destino di qualcuno forse destinato a una felicità a lei preclusa. Ho molto apprezzato la sequenza in cui l'Imperatrice vieta categoricamente alla sua dama di compagnia, nonché biografa, di accettare una ormai insperata proposta di nozze che la porterebbe lontano da lei. Fino a pretendere che la dama di compagnia digiuni a sua volta perché possa sostituirla, mascherata dalla veletta, alle parate di rappresentanza. Al di là dell'escamotage del racconto storico, a mio parere questo Corsage mette in primo piano soprattutto il disagio psichico di chiunque si ritrovi in una gabbia priva di stimoli significativi per esprimere le proprie potenzialità. E' effettivamente la condizione di molte donne tutt'oggi, non solo allora. Ma è anche il crudo racconto di chi da vittima si fa carnefice. Non condivido del tutto le letture che vorrebbero fare dell'imperatrice una ribelle "femminista": Elisabetta è una spietata distruttrice di sogni altrui, un'insensibile egoista, una narcisista. Non si esime neppure dal mettere a rischio la salute della figlioletta trascinandola controvoglia in una camminata a cavallo notturna in pieno inverno. Alla fine le verrà anche sbarrata la strada del suicidio, al contrario di quanto mostrato sul finale del film: sarà invece tristemente uccisa da un anarchico italiano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fri_dom »
[ - ] lascia un commento a fri_dom »
|
|
d'accordo? |
|
astromelia
|
sabato 8 aprile 2023
|
tentata trasposizione (sarà stato così?)
|
|
|
|
trovo fortemente stridente il rivisitare personaggi storici in chiave fantasiosa non inerente ai fatti accreditati,questo in tutte le trasposizioni aleatorie fatte in filmografia nei decenni....detto questo è un film meritevole se si rimane nell'ambito fantastico e fine a se stesso.
|
|
[+] lascia un commento a astromelia »
[ - ] lascia un commento a astromelia »
|
|
d'accordo? |
|
maramaldo
|
martedì 10 gennaio 2023
|
riposa in pace, sissi
|
|
|
|
Se , nella lontananza del tuo pensiero, la storia dolente della tua vicenda terrena è affidata a "noi", non è il caso di rivoltarsi nella tomba.
|
|
[+] lascia un commento a maramaldo »
[ - ] lascia un commento a maramaldo »
|
|
d'accordo? |
|
spione
|
lunedì 9 gennaio 2023
|
promosso
|
|
|
|
Per la non banale riflessione sullo sfiorire della bellezza muliebre. Per l'eccellente interpretazione della protagonista. Per l'efficace riproposizione, in chiave totalmente altra, di personaggi storici di cui il cinema si era già abbondantemente appropriato (per tutti, naturalmente, la trilogia con Romy Schneider). Per l'interessante ricostruzione di una corte imperiale ottocentesca. Per la fotografia e, appunto, i costumi. Per la bella colonna sonora di Camille. Per i suoi gustosi anacronismi (a cominciare dall'arpista che canta "As tears go by").
[+]
Per la non banale riflessione sullo sfiorire della bellezza muliebre. Per l'eccellente interpretazione della protagonista. Per l'efficace riproposizione, in chiave totalmente altra, di personaggi storici di cui il cinema si era già abbondantemente appropriato (per tutti, naturalmente, la trilogia con Romy Schneider). Per l'interessante ricostruzione di una corte imperiale ottocentesca. Per la fotografia e, appunto, i costumi. Per la bella colonna sonora di Camille. Per i suoi gustosi anacronismi (a cominciare dall'arpista che canta "As tears go by"). Per vedere un film che mi è parso godibile. Se vi capita, andateci.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a spione »
[ - ] lascia un commento a spione »
|
|
d'accordo? |
|
graziella cipolla
|
martedì 20 dicembre 2022
|
un'imperatrice fuori contesto
|
|
|
|
Visione eccessivamente introspettiva e tendente al patologico di un personaggio storicamente interessante e affascinante proprio per le sue contraddizioni, che nel film appaiono totalmente appiattite. La figura perde di spessore, così come la componente storica è debole e troppo sfumata.
|
|
[+] lascia un commento a graziella cipolla »
[ - ] lascia un commento a graziella cipolla »
|
|
d'accordo? |
|
johnny1988
|
venerdì 16 dicembre 2022
|
corsage - va visto al cinema
|
|
|
|
Se tutto l'Occidente nel periodo delle feste di Natale ama guardare vecchi classici come La Vita è Meravigliosa, Mamma ho perso l'Aereo e Il Canto di Natale, dal Sud Tirolo all'Austria la tradizione vuole che si guardi la Principessa Sissi di Romy Schneider. In tutte le salse, che sia "Torna a casa, Sissi", "Una poltrona per Sissi", "Nightmare before Sissi". Tanto che esiste un vero merchandising sul personaggio storico, con statuine incluse, alla Madonna di Lourdes.
Marie Kreutzer invece solleva la “disneiana” Elisabetta dalle bancarelle turistiche e rispolvera la Storia, con diligenza da ricercatrice e desiderio di verosimiglianza.
[+]
Se tutto l'Occidente nel periodo delle feste di Natale ama guardare vecchi classici come La Vita è Meravigliosa, Mamma ho perso l'Aereo e Il Canto di Natale, dal Sud Tirolo all'Austria la tradizione vuole che si guardi la Principessa Sissi di Romy Schneider. In tutte le salse, che sia "Torna a casa, Sissi", "Una poltrona per Sissi", "Nightmare before Sissi". Tanto che esiste un vero merchandising sul personaggio storico, con statuine incluse, alla Madonna di Lourdes.
Marie Kreutzer invece solleva la “disneiana” Elisabetta dalle bancarelle turistiche e rispolvera la Storia, con diligenza da ricercatrice e desiderio di verosimiglianza. Questo perchè mentre i racconti popolari degli ultimi duecento anni hanno ammantato la figura di Sissi di connotazioni fiabesche, gli storiografi ci rendono una versione meno felice e “solare” della regnante. Elisabetta di Baviera era effettivamente una donna anacronistica, troppo avanguardista e moderna per il consorte nonché per la sua corte, che non ne ha mai gradito il temperamento sfuggente e le passioni personali, come l'equitazione, le sigarette, la dieta da “anoressica” e l'ossessione per lo sport e la forma fisica.
Senza la vena “pop” teenager della Marie Antoniette di Sofia Coppola e molto vicina a Lady Diana, Marie Kreutzer prova a ricongiungere i punti della sua enigmatica “creatura” cosi fuori dal tempo, e dietro le piccole "manie" ritrae una donna in crisi di “mezza età” (non a caso viene scelta la stagione 1877-78, quando la regina compì i quaranti anni), in contrasto con una nobiltà gretta e poco cavalleresca. Se Sissi condivide con la delfina di Francia la noia e il bisogno di uscire dalle mura delle etichette, in più in questo film si possono individuare nell'imperatrice un bisogno contratto di evadere da una vita di palazzo annichilente e il negativo di un'esistenza castrata da un titolo di pura rappresentanza, tanto che addirittura i principi, come la piccola mostruosa Valerie, rimproverano con sdegno la madre per le sue trasgressioni al protocollo.
Ma oltre la pelle levigata e le acconciature invidiabili restano un guscio svuotato e il dubbio se una vita tanto viziata valga il prezzo di un'identità prigioniera di ruoli predefiniti. Fino al punto da non potersi concedere il lusso di battere i pugni, né di desiderare un amante o neppure di meditare di farla finita. E qui il film intraprende una strada alternativa alla Storia, con una fuga definitiva.
Un film che molto probabilmente non si guadagnerà il titolo di “cult”, seppur meritato, ma che vale la pena vederlo sul grande schermo, con la bellissima fotografia analogica di Judith Kaufmann (che sceglie un insolito formato cinemascope in un film che parla di temi come la repressione), le musiche di Camille, e il montaggio fluidissimo di Ulrike Kofler. Il premio Un Certain Regard viene consegnato, a giusto onore, a Vicky Krieps.
Un film più sul bisogno e il piacere di raccontare, come faceva Jane Campion, che la solita protesta femminista postmoderna arrabbiata.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a johnny1988 »
[ - ] lascia un commento a johnny1988 »
|
|
d'accordo? |
|
maria giulia marini
|
mercoledì 14 dicembre 2022
|
se questo è il femminismo...
|
|
|
|
Certo il corsetto sarà stato duro, ma le proiezioni della regista su Sissi in età contemporanea (sigarette con filtro, telefono, luce elettrica) sono molteplici. A parte le musiche stupende di Camille, a parte la fotografia, l''acqua del lago e del mare, a parte le tavole imbandite, a parte la brava protagonista... il femminismo qui è egocentrico, narcisista (ossessionato da una bellezza che sfiorisce) e che tutto vuole (l'eterna giovinezza) tranne che i veri motivi per cui è nato il femminismo: lavoro, dignità, ruolo. reinvezione di sè proprio quando la gioventù finisce.
[+]
Certo il corsetto sarà stato duro, ma le proiezioni della regista su Sissi in età contemporanea (sigarette con filtro, telefono, luce elettrica) sono molteplici. A parte le musiche stupende di Camille, a parte la fotografia, l''acqua del lago e del mare, a parte le tavole imbandite, a parte la brava protagonista... il femminismo qui è egocentrico, narcisista (ossessionato da una bellezza che sfiorisce) e che tutto vuole (l'eterna giovinezza) tranne che i veri motivi per cui è nato il femminismo: lavoro, dignità, ruolo. reinvezione di sè proprio quando la gioventù finisce.
Sissi ha ogni carta per esserci a fianco, per dare e avere ma invece chiede, chiede e chiede: disturbante. Se questo è femminismo, glielo lasciamo: era lei ossessionata dai centimetri in cui lei stessa si chiudeva nel corsetto.
E tante copie: da Orlando sul finale, da Lezioni di PIano, da La favorita e dal Filo Nascosto.
[-]
[+] ha capito tutto..
(di johnny1988)
[ - ] ha capito tutto..
|
|
[+] lascia un commento a maria giulia marini »
[ - ] lascia un commento a maria giulia marini »
|
|
d'accordo? |
|
maria giulia marini
|
mercoledì 14 dicembre 2022
|
se questo è il femminismo...
|
|
|
|
Certo il corsetto sarà stato duro, ma le proiezioni della regista su Sissi in età contemporanea (sigarette con filtro, telefono, luce elettrica) sono molteplici. A parte le musiche stupende di Camille, a parte la fotografia, l''acqua del lago e del mare, a parte le tavole imbandite, a parte la brava protagonista... il femminismo qui è egocentrico, narcisista (ossessionato da una bellezza che sfiorisce) e che tutto vuole (l'eterna giovinezza) tranne che i veri motivi per cui è nato il femminismo: lavoro, dignità, ruolo. reinvezione di sè proprio quando la gioventù finisce.
[+]
Certo il corsetto sarà stato duro, ma le proiezioni della regista su Sissi in età contemporanea (sigarette con filtro, telefono, luce elettrica) sono molteplici. A parte le musiche stupende di Camille, a parte la fotografia, l''acqua del lago e del mare, a parte le tavole imbandite, a parte la brava protagonista... il femminismo qui è egocentrico, narcisista (ossessionato da una bellezza che sfiorisce) e che tutto vuole (l'eterna giovinezza) tranne che i veri motivi per cui è nato il femminismo: lavoro, dignità, ruolo. reinvezione di sè proprio quando la gioventù finisce.
Sissi ha ogni carta per esserci a fianco, per dare e avere ma invece chiede, chiede e chiede: disturbante. Se questo è femminismo, glielo lasciamo: era lei ossessionata dai centimetri in cui lei stessa si chiudeva nel corsetto.
E tante copie: da Orlando sul finale, da Lezioni di PIano, da La favorita e dal Filo Nascosto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maria giulia marini »
[ - ] lascia un commento a maria giulia marini »
|
|
d'accordo? |
|
babrikka
|
domenica 11 dicembre 2022
|
lentezza inconcludente
|
|
|
|
Le stelle vanno alla protagonista che è riuscita a dare vita ad un personaggio difficilmente classificabile e all'ambientazione veramente curata e coinvolgente. Sul significato intrinseco del film ho invece una marea di dubbi. L'unica cosa che mi rimasta impressa (!!!) è che il femminismo e la ribellione ad una società imbustata possa esprimersi con l'autoerotismo. Sono imbarazzata solo dal pensarlo, ma, alla fin fine, l'immagine dell'imperatrice Sissi che va cercando un uomo che rimanga ammirato da una quarantenne devastata dal passar del tempo e che poi conclude da sé le fantasie erotico-narcisistiche, è l'unica immagine che mi è rimasta chiara in mente. Che poi, la protagonista è di indubbia bellezza e risulta alquanto stridente il ruolo affidatole di donna che sta invecchiando malamente.
[+]
Le stelle vanno alla protagonista che è riuscita a dare vita ad un personaggio difficilmente classificabile e all'ambientazione veramente curata e coinvolgente. Sul significato intrinseco del film ho invece una marea di dubbi. L'unica cosa che mi rimasta impressa (!!!) è che il femminismo e la ribellione ad una società imbustata possa esprimersi con l'autoerotismo. Sono imbarazzata solo dal pensarlo, ma, alla fin fine, l'immagine dell'imperatrice Sissi che va cercando un uomo che rimanga ammirato da una quarantenne devastata dal passar del tempo e che poi conclude da sé le fantasie erotico-narcisistiche, è l'unica immagine che mi è rimasta chiara in mente. Che poi, la protagonista è di indubbia bellezza e risulta alquanto stridente il ruolo affidatole di donna che sta invecchiando malamente. Ho fatto una gran fatica ad immedesimarmi nelle frustrazioni di una ex bellissima nel momento in cui mi appariva una splendida attrice. Il carattere che ne esce è veramente impietoso, siamo sicuri che è così che si manifesta l'intolleranza agli obblighi di corte e la voglia di esprimere una forte personalità anticonvenzionale? Ridateci la vecchia giovane-principessa Sissi! Almeno si passavano un paio d'ore a sognare. Non credo che il pubblico fosse così sprovveduto da pensare che fosse tutto vero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a babrikka »
[ - ] lascia un commento a babrikka »
|
|
d'accordo? |
|
|