ggbike
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giovedì 19 gennaio 2023
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decisamente inutile dalla musica imbarazzante
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Secondo me si sono fatti scappare un occasione, il soggetto non e' proprio da buttare ma il risultato e' mediocre. La cosa piu' fastidiosa, paradossalmente, sono le musiche di Zimmer.. pesanti, quasi inutili; Poi, sono talmente invadenti che non si riuscivano a capire i dialoghi, e forse su questo Zimmer non ha colpe.
Fortunatamente l'ho visto su amazon prime.
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hokuto
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giovedì 12 agosto 2021
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quando la barca va...
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Non sono un fan entusiasta del primo WW, pur se alla fine un certo apprezzamento c'è stato. E non avevo grande fiducia nella Patty. La Warner si, ed eccola regista anche della seconda pellicola. Botta sui denti. Ma non accuso la regista di aver fatto male il lavoro registico. Anzi, contrariamente alla mia sfiducia verso di lei, ha fatto bene qui. La accuso invece di aver ideato questa vicenda assieme a Geoff Johns. E' la storia stessa il problema. Il film è stato costruito su un tema che non si presta ad essere emozionante. Non nell'ambito di una vicenda supereroistica. Dal punto di vista tecnico non gli riconosco particolari difetti. Anzi è ben fatto, salvo un paio di scivoloni.
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Non sono un fan entusiasta del primo WW, pur se alla fine un certo apprezzamento c'è stato. E non avevo grande fiducia nella Patty. La Warner si, ed eccola regista anche della seconda pellicola. Botta sui denti. Ma non accuso la regista di aver fatto male il lavoro registico. Anzi, contrariamente alla mia sfiducia verso di lei, ha fatto bene qui. La accuso invece di aver ideato questa vicenda assieme a Geoff Johns. E' la storia stessa il problema. Il film è stato costruito su un tema che non si presta ad essere emozionante. Non nell'ambito di una vicenda supereroistica. Dal punto di vista tecnico non gli riconosco particolari difetti. Anzi è ben fatto, salvo un paio di scivoloni. Per qualche motivo a me ignoto, alla DC video cileccano quasi sempre di fare giusti tutti i combattimenti di un film. E WW84 non fa eccezione. Ce n'è uno venuto male.
Ottime le interazioni con la protagonista e non solo di Kristen Wiig e Chris Pine, anche questa volta vero salvatore della patria. E Pedro Pascal è ottimo nel ruolo del businessman/venditore di fumo Maxwell "Max Lord" Lorenzano. Per contrappasso purtroppo, sono proprio le conseguenze delle sue azioni ad indirizzare la pellicola in uno sviluppo ammazza-emozione/film catastrofista. Per fortuna, non sempre ci riesce.
E' abbastanza chiaro che con questo film la regista ha voluto lanciare un messaggio per la pace. E' evidente soprattutto nel culmine della vicenda l'incentivo per chi lo guarda a cambiare registro. Altro che film per "bambini". Solo che la Patty non è riuscita a coniugare un tema serio in una confezione entusiasmante.
Per i fans del vecchio telefilm, c'è un graditissimo regalo alla fine della proiezione.
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paolp78
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martedì 20 luglio 2021
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un''eccezione tra i dc comics
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I supereroi della DC Comics sono stati portati nel grande schermo già dagli anni ’70 con il “Superman” di Richard Donner seguito dal “Batman” di Tim Burton, e con altre ottime trasposizioni, per lo più limitate a questi due popolarissimi supereroi (ottimi il “Superman returns” di Bryan Singer e soprattutto la trilogia di Christopher Nolan sul supereroe di Gotham City).
Successivamente con l’esplosione della moda dei film sui supereroi, ben sfruttata dalla concorrente Marvel, la DC Comics ha risposto con una ennesima mandata di film sui propri supereroi, questa volta non limitandosi ai due sopracitati.
Queste pellicole tuttavia sono state per lo più notevolmente deludenti, compreso il “Justice League” di Joss Whedon, nonché i nuovi Superman e Batman (interpretati da Henry Cavill e Ben Affleck): l’unica eccezione rispetto a questa debacle è costituita dalle pellicole dedicate Wonder Woman, che infatti hanno riscosso il maggior successo (la prima, risalente all’epoca pre-covid, anche in termini di incasso al botteghino).
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I supereroi della DC Comics sono stati portati nel grande schermo già dagli anni ’70 con il “Superman” di Richard Donner seguito dal “Batman” di Tim Burton, e con altre ottime trasposizioni, per lo più limitate a questi due popolarissimi supereroi (ottimi il “Superman returns” di Bryan Singer e soprattutto la trilogia di Christopher Nolan sul supereroe di Gotham City).
Successivamente con l’esplosione della moda dei film sui supereroi, ben sfruttata dalla concorrente Marvel, la DC Comics ha risposto con una ennesima mandata di film sui propri supereroi, questa volta non limitandosi ai due sopracitati.
Queste pellicole tuttavia sono state per lo più notevolmente deludenti, compreso il “Justice League” di Joss Whedon, nonché i nuovi Superman e Batman (interpretati da Henry Cavill e Ben Affleck): l’unica eccezione rispetto a questa debacle è costituita dalle pellicole dedicate Wonder Woman, che infatti hanno riscosso il maggior successo (la prima, risalente all’epoca pre-covid, anche in termini di incasso al botteghino).
La buona riuscita di queste pellicole passa in primo luogo dalla felice scelta dell’interprete a cui affidare il ruolo di Wonder Woman; la bellissima israeliana Gal Gadot ha il merito di incarnare perfettamente l’iconica eroina, anche grazie ad una marcata somiglianza con la raffigurazione classica e più diffusa della mitica amazzone.
La regista Patty Jenkins è bravissima nella non facile operazione di introdurre il personaggio ed il suo mondo col primo film, giustamente dedicato integralmente a questo obiettivo, e di dare nuova linfa al prodotto con la seconda pellicola, proponendo a tal scopo delle variazioni interessanti e dei cattivi di livello, a cui viene dedicato ampio spazio.
Seppur con qualche eccesso, è riuscita l’ambientazione in degli sgargianti anni ’80.
Interessante e ben sceneggiata la storia dei due villains, interpretati con intensità e vigore da Kristen Wiig e Pedro Pascal, che si dimostrano attori di sicuro talento.
Buona anche la parte iniziale ambienta tra le amazzoni a Themyscira, già ottimamente riuscita nel primo film.
La riproposizione del personaggio dell’aviatore amato da Wonder Woman lascia un po’ perplessi … si ha l’impressione che su questo si potesse fare decisamente meglio.
Eccessiva la durata per un film su un fumetto.
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mario
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sabato 19 giugno 2021
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una puntata della serie tv degli anni 70 lunga 2h
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Devo dire che se il primo WW si piazzava tranquillamente nella mia top five dei migliori cinecomic degli ultimi anni tra DC e Marvel, questo secondo capitolo si piazza altrettanto tranquillamente in quella dei peggiori.
Tra villain scialbi e inconsistenti se non del tutto inutili (l'apporto di cheeta nello svolgimento della trama è oggettivamente irrilevante), una cgi a tratti imbarazzante, soprattutto per una produzione del genere e per l'attuale livello tecnico, un ritmo lento e una trama estremamente lineare e scontata, condito poi da una sceneggiatura meno che mediocre e a tratti quasi irritante per banalità o abuso del "faccio finta di crederci"; apprezzabile il tentativo di omaggiare il genere anni '70-'80, con alcuni aspetti che sicuramente si salvano, ma il risultato sfocia più in una parodia, anche in questo caso non troppo riuscita.
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Devo dire che se il primo WW si piazzava tranquillamente nella mia top five dei migliori cinecomic degli ultimi anni tra DC e Marvel, questo secondo capitolo si piazza altrettanto tranquillamente in quella dei peggiori.
Tra villain scialbi e inconsistenti se non del tutto inutili (l'apporto di cheeta nello svolgimento della trama è oggettivamente irrilevante), una cgi a tratti imbarazzante, soprattutto per una produzione del genere e per l'attuale livello tecnico, un ritmo lento e una trama estremamente lineare e scontata, condito poi da una sceneggiatura meno che mediocre e a tratti quasi irritante per banalità o abuso del "faccio finta di crederci"; apprezzabile il tentativo di omaggiare il genere anni '70-'80, con alcuni aspetti che sicuramente si salvano, ma il risultato sfocia più in una parodia, anche in questo caso non troppo riuscita.
Sorvoliamo poi anche su alcune incongruenze con gli altri film dell'attuale filone DC visto che in teoria i fatti narrati in WW84 sono antecedenti praticamente a tutto il resto (ad esempio, nelle altre apparizioni la nostra eroina non sembra avere memoria del secondo incontro con Steve).
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felicity
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lunedì 24 maggio 2021
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tedioso ed imbarazzante, poco da salvare
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Wonder Woman 1984 è un film dignitoso per le sue pretese, ma deludente nello svolgimento. L’ennesimo tentativo poco riuscito di un intero universo cinematografico, in cui la Warner Bros. continua a lottare per trovare non solo la voce giusta per questi suoi film, ma anche i tempi di esecuzione giusti.
Il problema più grande del film è quasi un ossimoro, l’idea forse troppo azzardata di voler realizzare un cinecomic nel 2020 con tecniche acerbe degli anni ’80, un contrasto che si descrive come una lucida follia e che da omaggio si trasforma in disagio.
Rievocare quel determinato modo di fare cinema, dunque, che ebbe la capacità di colpire l’immaginario collettivo, di regalare icone e momenti cult, poteva essere un successo strepitoso oppure poteva trasformarsi in un fallimento.
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Wonder Woman 1984 è un film dignitoso per le sue pretese, ma deludente nello svolgimento. L’ennesimo tentativo poco riuscito di un intero universo cinematografico, in cui la Warner Bros. continua a lottare per trovare non solo la voce giusta per questi suoi film, ma anche i tempi di esecuzione giusti.
Il problema più grande del film è quasi un ossimoro, l’idea forse troppo azzardata di voler realizzare un cinecomic nel 2020 con tecniche acerbe degli anni ’80, un contrasto che si descrive come una lucida follia e che da omaggio si trasforma in disagio.
Rievocare quel determinato modo di fare cinema, dunque, che ebbe la capacità di colpire l’immaginario collettivo, di regalare icone e momenti cult, poteva essere un successo strepitoso oppure poteva trasformarsi in un fallimento.
Il digitale – da decenni – ha come punto d’arrivo l’indistinguibilità dal vero, ricreare la realtà in maniera così fedele che sia impossibile distinguerla dal vero. Per questo, se da un lato l’azzardo avrebbe potuto regalare il successo, dall’altro il risultato è impacciato e poco piacevole.
Wonder Woman 1984 è, purtroppo, l’esempio di un pessimo tempismo cinematografico e di una svogliatezza generale che trascina con sé verso il baratro tutti i meriti del primo film.
Wonder Woman 1984 ha poco di salvabile, e quel poco ahimè non riesce in alcuna maniera a sopperire una serie di errori e mancanze che, a livello in cui si è arrivati in questo consolidato genere d’intrattenimento mainstream, non possono essere perdonate.
Un film con Diana Prince, in cui ogni scena d’azione provoca tedio e imbarazzo, è di per sé un fallimento annunciato. A questo viene poi unita una sceneggiatura frutto di ben poca ispirazione, una prolungata durata della pellicola (oltre 2h e 30m) e una realizzazione alquanto discutibile sia sotto l’aspetto tecnico che di performance.
La debolezza della scrittura, con la dilatazione ogni oltre misura di uno spunto esile – che poteva essere articolato più efficacemente in un film di 90 minuti – è il limite principale di questo sequel, proprio laddove una narrazione sorprendentemente attenta e compatta aveva fatto la fortuna del suo predecessore.
La fragilità dell’idea di partenza porta a sviluppi narrativi che fanno sempre più a pugni con la logica – anche tenendo ben presenti le convenzioni del genere; alla fine, il film sembra imboccare il pilota automatico, con gli sceneggiatori che paiono dimenticarsi completamente di elementi come la logica e la coerenza interna. Lo spettatore sa esattamente quale sarà lo sviluppo e lo sbocco finale della vicenda, ma le forzature con cui lo script ci arriva sfidano anche la più generosa disponibilità a sospendere l’incredulità.
Alla fine delle interminabili due ore e mezza di Wonder Woman 1984 si è più anestetizzati che stremati, ormai assuefatti all’inconsistenza del racconto e al suo carattere intimamente infantile (nel senso più deteriore).
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leonardo65
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domenica 28 marzo 2021
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trama convincente
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A me è piaciuto, Il film è coerente con l'ambientazione anni 80 e i personaggi sono credibili. Spettacolari le scene iniziali a Themyscira.
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fight_club
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sabato 20 marzo 2021
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il mio desiderio ? dimenticare questo film
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film semplicemente orrendo, Kristen Wiig e Chris Pine sprecati mentre Pedro Pascal è più espressivo quando recita in "The Mandalorian". lo sceneggiatore dovrebbe restituire il suo compenso. voto finale 3,5
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donald darko
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domenica 28 febbraio 2021
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mancata giustizia ad un icona pop
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Unico elemento in comune di WW84 con gli anni 80 è la sceneggiatura da telefilm pomeridiano di italia 1 anni 80. La caratterizzazione dei "Cattivi" è ridotta all'osso, a tratti ridicola. "Rinuncia al tuo desiderio! ... No mai!". L'ambientazione nel 1984 è solo il pretesto per rievocare l'immagine stereotipata del confilitto USA-URRS alla Rocky 5. Nemmeno l'uso dei Body di Lycra alla Olivia Newton Jones di Physical e la saturazione dei colori Rosso-Giallo (Mc Donald's) rende giustizia a quel magico periodo. La CGI è buona anche se in alcune sequenze in volo mi ricorda troppo Christopher Reeve 43 anni fa o addirittura Ralphsupermaxiero.
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Unico elemento in comune di WW84 con gli anni 80 è la sceneggiatura da telefilm pomeridiano di italia 1 anni 80. La caratterizzazione dei "Cattivi" è ridotta all'osso, a tratti ridicola. "Rinuncia al tuo desiderio! ... No mai!". L'ambientazione nel 1984 è solo il pretesto per rievocare l'immagine stereotipata del confilitto USA-URRS alla Rocky 5. Nemmeno l'uso dei Body di Lycra alla Olivia Newton Jones di Physical e la saturazione dei colori Rosso-Giallo (Mc Donald's) rende giustizia a quel magico periodo. La CGI è buona anche se in alcune sequenze in volo mi ricorda troppo Christopher Reeve 43 anni fa o addirittura Ralphsupermaxiero. Forse potrà piacere ai bambini ma per me è bocciato. Un icona della cultura Pop come Wonder Woman dovrebbe pretendere di più
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xerox
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venerdì 26 febbraio 2021
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scritto male...
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... messo in scena peggio! Due ore e mezza! Pedro Pascal, da me apprezzatissimo in Narcos, qui irriconoscibile.
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ibba1
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domenica 21 febbraio 2021
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ottimo entertainment
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Pur con le classiche scene estreme e surreali tipiche di questo tipo di film, le due ore e mezza passano piacevolmente e senza noia, grazie anche ad una storia abbastanza semplice e sulla cui non vi ci si deve concentrare troppo per stargli dietro. Belle le parti visive e l'audio. Pertanto, quando un film o è di valore o intrattiene piacevolmente come questo, merita come minimo tre stelle. Quattro per me in questo caso.
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