dandy
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lunedì 6 febbraio 2023
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il segnale di cortesia...
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Un pò "Un giorno di ordinaria follia"(come suggerisce il titolo italiano) un pò un "Duel" e "The hitcher" metropolitano,col cattivo che commette i crimini in mezzo alla gente infischiandosene altamente.Nei titoli di testa si parla di sovraccarico da stress,eccosso di tecnologia,violenza sempre più presente nelle strade anche a causa di distrazioni e si mostrano sequenze autentiche di scontri e atti criminali.Ma di profondità psicologico-sociale non c'è n'è,si tratta di un prodottino puramente derivativo dall'inizio alla fine e rigorosamente senza pretese di verosimiglianza o originalità.E se preso in tal modo funziona benissimo:la durata breve è perfetta e il ritmo fila bello costanteLa regia è competente quanto basta per garantire spettacolarità nelle sequenze di inseguimento e non mancano buone sequenze truci,come l'uccisione dell'avvocato o l'attacco al fratello della protagonista e alla fidanzata.
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Un pò "Un giorno di ordinaria follia"(come suggerisce il titolo italiano) un pò un "Duel" e "The hitcher" metropolitano,col cattivo che commette i crimini in mezzo alla gente infischiandosene altamente.Nei titoli di testa si parla di sovraccarico da stress,eccosso di tecnologia,violenza sempre più presente nelle strade anche a causa di distrazioni e si mostrano sequenze autentiche di scontri e atti criminali.Ma di profondità psicologico-sociale non c'è n'è,si tratta di un prodottino puramente derivativo dall'inizio alla fine e rigorosamente senza pretese di verosimiglianza o originalità.E se preso in tal modo funziona benissimo:la durata breve è perfetta e il ritmo fila bello costanteLa regia è competente quanto basta per garantire spettacolarità nelle sequenze di inseguimento e non mancano buone sequenze truci,come l'uccisione dell'avvocato o l'attacco al fratello della protagonista e alla fidanzata.A reggere il tutto ovviamente c'è Crowe,che in versione orso-psicotico è agli antipodi dei suoi ex-ruoli da sex symbol,e nella sua sgradevolezza ci mette un'abnegazione davvero notevole.
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nick
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sabato 28 maggio 2022
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film da botteghino
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...bhe! Forse sono io che non gradisco più film sulla violenza gratuita. Però questo mi è sembrato veramente eccessivo.
In America, poi, si cade sempre lì, cioè sul DIRITTO di tutti ad avere un'arma.
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felicity
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mercoledì 30 giugno 2021
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il grande ritorno di crowe in un thriller
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Il giorno sbagliato usa il fenomeno sempre più diffuso della road rage, la rabbia della strada, per rendere visivamente l’idea di una società – la nostra – che sta andando alla deriva. Un film scomodo per una verità scomoda: quella di un essere umano fuori controllo.
Il ritmo è dato dalla prima, eloquente, sequenza, che è un po’ una summa di quello che stiamo diventando. Stress, ansia e frenesia causate dal lavoro, dalle disuguaglianze sociali e dalla pressione dei social media non fanno altro che aumentare una frustrazione e un’irritabilità che ci sono connaturate. «Stiamo andando all’indietro», sentiamo affermare da una voce alla radio.
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Il giorno sbagliato usa il fenomeno sempre più diffuso della road rage, la rabbia della strada, per rendere visivamente l’idea di una società – la nostra – che sta andando alla deriva. Un film scomodo per una verità scomoda: quella di un essere umano fuori controllo.
Il ritmo è dato dalla prima, eloquente, sequenza, che è un po’ una summa di quello che stiamo diventando. Stress, ansia e frenesia causate dal lavoro, dalle disuguaglianze sociali e dalla pressione dei social media non fanno altro che aumentare una frustrazione e un’irritabilità che ci sono connaturate. «Stiamo andando all’indietro», sentiamo affermare da una voce alla radio.
E quindi? Quindi la rabbia scorre invece incontrollata, figlia di una società che non sa mettere un freno a sé stessa. Il risultato? Russell Crowe è eccezionale in un ruolo che caratterialmente non gli si addice e si mette alla prova, impersonando “l’uomo”. Il suo personaggio, simbolicamente, non ha nome – proprio perché potrebbe essere chiunque di noi. Anche quando sfocia nei cliché del B-movie, Il giorno sbagliato riesce comunque a diventare uno specchio dentro il quale lo spettatore si guarda, e insieme diventa protagonista.
Allo stesso modo il commentario sociale, per quanto semplicistico e fermo alla soglia di un discorso molto più ampio, riesce comunque ad affondare il colpo. Duro? Sicuramente. Cinico? Anche. E allora ecco che l’unica reazione che un’aggressione in un ristorante suscita è quella di accendere la fotocamera del telefono e riprendere. E che dire della privacy? Immerso nella follia del personaggio, Crowe ruba il cellulare della sua sfortunata vittima, Rachel e con un solo gesto ha accesso a tutta la sua vita.
Adrenalinico? Sì, ma Il giorno sbagliato è anche piuttosto terrificante se si inizia a pensare che chiunque ci troviamo accanto a un semaforo potrebbe essere lui, quell’uomo che decide di insegnarci cosa significa (veramente) avere una brutta giornata. I colpi di scena perfettamente posizionati, che riescono a cogliere alla sprovvista e a far saltare sul posto, non fanno che enfatizzare quella violenza pura che ci accompagna sin dai primi istanti e il cui fantasma non ci lascia mai. Nemmeno dopo l’ultimo frame. Una reminiscenza costante, come costante è la consapevolezza che su quello schermo non stiamo vedendo solo un film. Il giorno sbagliato fa anche, e ormai, parte della nostra realtà.
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alessandro de felice
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mercoledì 16 giugno 2021
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un film disturbante
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Duel, un giorno di ordinaria follia, ma anche il promontorio della paura...il terrore sotto molte forme ma tutte riconducibili alla follia umana più pura. Qui tutto viene frullato con una serie di efferatezze sempre peggiori, perché il Male prima uccide e poi da spiegazioni; il personaggio di Crowe ( che qui sembra la controfigura di un John Goodman quando era in carne) non ha bisogno di farci sapere perché è così..lo è e tanto ci deve bastare.
Lo scontro tra lui e la povera malcapitata dura poco più di un'ora ( e non doveva durare di più) ma tanto basta a far rizzare i capelli almeno due o tre volte. Peccato che sul finale due particolari lascino perplessi.
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Duel, un giorno di ordinaria follia, ma anche il promontorio della paura...il terrore sotto molte forme ma tutte riconducibili alla follia umana più pura. Qui tutto viene frullato con una serie di efferatezze sempre peggiori, perché il Male prima uccide e poi da spiegazioni; il personaggio di Crowe ( che qui sembra la controfigura di un John Goodman quando era in carne) non ha bisogno di farci sapere perché è così..lo è e tanto ci deve bastare.
Lo scontro tra lui e la povera malcapitata dura poco più di un'ora ( e non doveva durare di più) ma tanto basta a far rizzare i capelli almeno due o tre volte. Peccato che sul finale due particolari lascino perplessi...come lui e' uscito dalla macchina appena distrutta? Come lei arrivi dal figlio prima di lui che era già in casa? Due sviste registiche che potevano essere evitate...ma tutto sommato resta un film gradevole , benché disturbante proprio perché la follia potremmo avercela a fianco senza saperlo......
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dereoel
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venerdì 7 maggio 2021
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il giorno sbagliato.... per fare un film.
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Dopo le blande uscite dell'ultimo anno in pandemia, nutrivo nel titolo di Derrick Borte qualche timida speranza di vedere un film che mi inchiodasse alla seggiola. Le premesse c'erano tutte, assieme ad un Russel Crowe diverso da come siamo abituati a vederlo, sia nelle psicologia che nell'aspetto. Il racconto della violenza di strada, dell'ascesa agli inferi di un uomo masticato vivo dalla società e l'imprevedibilità della vita che può abbattersi su chiunque di noi, anche su Rachel, una donna che attraversa un divorzio, ha dovuto chiudere il suo centro estetico e che rischia di perdere il lavoro tra l'infernale traffico di New Orleans. Tutte cose buone, se non fosse che il film prova a farcele ingoiare senza lasciarci mai realmente immedesimarci nei personaggi.
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Dopo le blande uscite dell'ultimo anno in pandemia, nutrivo nel titolo di Derrick Borte qualche timida speranza di vedere un film che mi inchiodasse alla seggiola. Le premesse c'erano tutte, assieme ad un Russel Crowe diverso da come siamo abituati a vederlo, sia nelle psicologia che nell'aspetto. Il racconto della violenza di strada, dell'ascesa agli inferi di un uomo masticato vivo dalla società e l'imprevedibilità della vita che può abbattersi su chiunque di noi, anche su Rachel, una donna che attraversa un divorzio, ha dovuto chiudere il suo centro estetico e che rischia di perdere il lavoro tra l'infernale traffico di New Orleans. Tutte cose buone, se non fosse che il film prova a farcele ingoiare senza lasciarci mai realmente immedesimarci nei personaggi. La sceneggiatura è molle, priva di dialoghi interessanti e il personaggio di Rachel non fa altro che compiere scelte stupide che portano lo spettatore a perdere immediatamente la connessione tra il film ed eventi che realmente potrebbero accadere. Il
film non si mette in moto praticamente mai, ed è un ripetersi di scene in continuazione: Inseguimento in macchina, conversazione al telefono e violenza gratuita. Se il film sta in piedi è grazie a Russel Crowe che con talento ed esperienza riesce a gestire una parte che a sbagliarla ci vuole un attimo. Insomma, una delusione veramente grande che non rispetta le aspettative ne tanto meno le premesse che cerca di imporci nella sequenza iniziale in cui i notiziari ci bombardano di continuo. Forse il problema è questo, troppe premesse, troppa spiegazione, troppa voglia di fare un film concettuale concentrandosi sul concetto e non sul film. Il finale è un finale da B-Movie con tanto di battutacia destinata ad essere un meme piuttosto che un cult. Con " Il giorno sbagliato " Borte prova a raccontarci di un tema sociale molto forte, cercando di farci entrare nel film per ( Ri ?)viverlo sulla nostra pelle, in un ambiente che dovrebbe ricordarci "Un Giorno di ordinaria follia " ma che finisce solo per farcelo rimpiangere amaramente.
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riccardo iervolino
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sabato 10 aprile 2021
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una porcata
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Critica sociale? No. Il film parla di uno psicopatico estremamente grasso e goffo che stermina gente a mani nude, e, passeggiando per tutta la città, commette reati assurdi davanti agli occhi di centinaia di persone che invece di intervenire si fermano un attimo per farci un video. A me sembra solo un disperato tentativo di mettere ansia ad un pubblico che già ne è pieno, mettendo in luce i difetti della nostra società in un modo così stupido che diventa caricaturale. Purtroppo la cattiveria profonda che permea il film non ci permette neanche di ridere di questa che è DAVVERO una cagata pazzesca. 0/10 Borte, e ti prego di non ritentare
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carloalberto
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domenica 28 marzo 2021
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esagerato, illogico, eppure se non c''è altro....
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Ottima interpretazione del nuovo Russell Crowe in versione large, oramai definitiva, per un filmetto di pura azione, con poca suspense, che riserva qualche sorpresa sul piano spettacolare, a patto di non vedere prima il trailer, altrimenti è inutile vedere poi la pellicola. Esagerato illogico incongruente, eppure con un suo fascino telefilmesco di mediocre fattura. Sarà perché impreziosito dall’ingombrante e mastodontica presenza dell’ex gladiatore, sarà perché l’attuale produzione è ferma per cause di forza maggiore e sono pochi i film in giro in alternativa, risulta godibile ma senza impegno. Puro intrattenimento hollywoodiano.
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Ottima interpretazione del nuovo Russell Crowe in versione large, oramai definitiva, per un filmetto di pura azione, con poca suspense, che riserva qualche sorpresa sul piano spettacolare, a patto di non vedere prima il trailer, altrimenti è inutile vedere poi la pellicola. Esagerato illogico incongruente, eppure con un suo fascino telefilmesco di mediocre fattura. Sarà perché impreziosito dall’ingombrante e mastodontica presenza dell’ex gladiatore, sarà perché l’attuale produzione è ferma per cause di forza maggiore e sono pochi i film in giro in alternativa, risulta godibile ma senza impegno. Puro intrattenimento hollywoodiano.
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canappa
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venerdì 26 marzo 2021
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un grande personaggio vs una comunista
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Il film nel complesso e' gradevole...russel crove e' un grande...l'attrice ricopre il ruolo di una perfetta figura della comunista svampita, distratta, con un bidone di macchina, ritardataria, disordinata, che lascia tutto al caso.
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alain74
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mercoledì 24 marzo 2021
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meglio non suonatre troppo il clacson
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Una mamma in ritarto( la poco credibile Caren Pistorius ) in preda ad un isteria dettata dal traffico e dal ritardo in ufficio ,suona ripeturtamente il clacson ad un pick up davanti a lei fermo al semoforo con luce verde , non sapendo che alla guida cè uno psicopatico ( che ha appena sterminato la sua ex moglie and family) ,inveisce contro di lui scatenando nel personaggio Tom Cooper ( il Russel Crowe del gladiatore diventato oramai come l'omino della Michelin ) la più cruenta delle vendette, di li in poi un susseguirsi di inseguimenti ,colpi di scena e omicidi degni di un film di serie b.....se da una parte troviamo un credibile Crowe nella parte dello psicopatico a fianco a lui troviamo attori poco credibili nel loro ruolo (salvati in italiano dai nostri fantastici doppiatori) di controparte, la mamma in questione che dorme sul divano in procinto di divorzio ed incasinata non riesce a tenere alta la tensione emotiva recitativa ,che invece grava solo sulle spalle di Mr.
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Una mamma in ritarto( la poco credibile Caren Pistorius ) in preda ad un isteria dettata dal traffico e dal ritardo in ufficio ,suona ripeturtamente il clacson ad un pick up davanti a lei fermo al semoforo con luce verde , non sapendo che alla guida cè uno psicopatico ( che ha appena sterminato la sua ex moglie and family) ,inveisce contro di lui scatenando nel personaggio Tom Cooper ( il Russel Crowe del gladiatore diventato oramai come l'omino della Michelin ) la più cruenta delle vendette, di li in poi un susseguirsi di inseguimenti ,colpi di scena e omicidi degni di un film di serie b.....se da una parte troviamo un credibile Crowe nella parte dello psicopatico a fianco a lui troviamo attori poco credibili nel loro ruolo (salvati in italiano dai nostri fantastici doppiatori) di controparte, la mamma in questione che dorme sul divano in procinto di divorzio ed incasinata non riesce a tenere alta la tensione emotiva recitativa ,che invece grava solo sulle spalle di Mr. Crowe....... da solo fa quello che può....dulcis in fundo il finale dove gli antagonisti si affrontano in duello ......naturalmente come tutte le favole a lieto il bene trionfa sempre e lo fa pure con una battutina (pronunciata dalla protagonista) degna di quei classici film anni 80 con Van Damme o Stallone.....bastava solo che la povera mammina chiedesse scusa all'incazzato Crowe ( all'inizio dell'alterco ) come lui le aveva chiesto e tutti sarebbero tornati sani e salvi a casina propria.
Chi ha tirato in ballo il film Duel di Spielberg o un giorno di ordinaria follia forse non ha visto o non ha capito bene di cosa trattino i film......anche se per uno spunto il confronto con i film citati è impietoso, unica nota positiva la performance di Crowe che almeno ci mette tutta la fisicità e mimica facciale degna di un ottimo cattivo.
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simone pasquali
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domenica 14 febbraio 2021
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bel film con un inedito crowe in veste di cattivo
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Anche se la domanda che pone il film è: cattivo? pazzo? il mondo stesso lo è? la società?
Mi è davvero piaciuta l'idea di analizzare i vizi al volante di cui purtroppo noi italiani siamo maestri nel mondo.
Chiedetevi sempre chi c'è al volante, perchè potrebbe scendere un Russell Crowe davvero inquietante e grandioso per la prima volta in un ruolo del genere
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