Il giorno sbagliato

Cattivissimo Russell Crowe troppo horror per essere vero

Alle 4 del mattino, sotto una pioggia torrenziale, un uomo scende dall' auto, compie una strage e dà fuoco alla casa delle sue vittime. Scorrono i titoli di testa, con scene di risse e violenze tra automobilisti stressati. È stressata anche Rachel Hunter, giovane madre fresca di divorzio e piena di grattacapi. In ritardo, imbottigliata nel traffico assieme al figlio Kyle, attacca baruffa con Tom Cooper, un uomo grande e grosso alla guida di un pickup. Non sa in che guai si sta cacciando, e sta cacciando chi la circonda. Il giorno sbagliato è un thriller metropolitano a mezza via tra Un giorno di ordinaria follia , con Michael Douglas nella parte dell' uomo qualunque che va fuori di testa e diventa un killer, e The Hitcher . Perché, a un certo punto, vira all' horror e il personaggio di Russel Crowe diventa indistruttibile. L' unico grammo di originalità sta nel fatto che è difficile identificarsi nella "damigella in pericolo", anche lei a priori non troppo simpatica. Il resto è grand-guignol: il regista non esita a sfoderare il repertorio più sensazionalistico tra primi piani e dettagli sadici, inquadrati con evidente compiacimento. Non è il caso di scambiarlo per un film di denuncia delle paranoie della società odierna. Nessun tentativo di approfondimento di personaggi e relative motivazioni: si tratta di una "serie B" travestita da blockbuster mediante la presenza di una star oggi meno frequente sugli schermi ma ancora popolare. Crowe, dal fisico che non fatica ad apparire inquietante, sembrava la scelta migliore; salvo che, diretto senza talento da Derrick Borte, più che recitare sovrarecita a ruota libera. Forse sogna di diventare un' icona del cinema di paura: ma questa volta ha scelto il film sbagliato.
Da La Repubblica, 24 settembre 2020


di Roberto Nepoti, 24 settembre 2020