Il giorno sbagliato |
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Un film di Derrick Borte.
Con Russell Crowe, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson, Michael Papajohn.
continua»
Titolo originale Unhinged.
Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- USA 2020.
- 01 Distribution
uscita giovedì 24 settembre 2020.
MYMONETRO
Il giorno sbagliato
valutazione media:
2,56
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Rozzo e sadico Russel Crowe
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Da quando il cinema di serie A ha iniziato a brandire senza inibizioni tutto l' arsenale di trucchi ed effettacci pulp della serie B, C e Z, i cari vecchi film davvero di genere sono finiti in uno strano limbo. Troppo semplici per meritare attenzione, ma anche troppo sfacciati per non provocare anacronistiche accuse di cattivo gusto. Così la critica di mezzo mondo, accecata dalla confezione, si inchina a film violentissimi e ricattatori come "Joker" o "Il cavaliere oscuro", poniamo, ma snobba pellicole più spicce e senza pretese come questo robusto psychothriller automobilistico diretto dal tedesco Derrick Borte, che aggiorna l' ormai classico "Un giorno di ordinaria follia" incrociandolo con il seminale "Duel" di Spielberg ma anche, in certo modo, col pervasivo "Perfetti sconosciuti".
Il risultato è senz' altro rozzo, sadico, psicologicamente al limite e politicamente ambiguo, ma anche vitale, efficace, a tratti terrificante. Fosse stato un titolo Blumhouse, la nuova casa specializzata in fantahorror che rielaborano le fratture socio-razziali degli Usa (come "Scappa - Get Out" o "Noi - Us"), magari il sottotesto sarebbe stato più accorto, meno tirato via. Ma anche così questo omaccione gonfio di rabbia e di dolore, che dall' alto del suo pick-up corazzato decide di insegnare a una madre con figlio sul sedile posteriore, colpevole di non essersi scusata per un colpo di clacson di troppo, «cosa significa veramente avere una brutta giornata», è un personaggio piuttosto potente. Non solo per la stazza impressionante raggiunta da Russell Crowe ma perché, novello Terminator, non molla mai.
Non conosce stanchezza, non fa errori, anzi gioca d' anticipo, usa benissimo media e tecnologia. E si spinge sempre oltre il limite della violenza e della decenza tacitamente ammessi in film con una star del suo calibro. Tanto sa - il personaggio e forse anche la star - di non avere più nulla da perdere. Alla fine è proprio questa sfrenatezza totale a fare paura. Tanto più che qui il cattivo è un nemico interno, un maschio ferito a morte, nonché vistosamente "wasp", che in apertura abbiamo visto sterminare l' ex-famiglia, come se non bastasse al volante di un americanissimo pick up contro una station wagon straniera.
Un' antagonista femminile più strutturata avrebbe dato altro sapore al tutto. Ma era chiedere (e forse rischiare) troppo.
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