jeanclaude17
|
martedì 23 aprile 2024
|
se siete bambine over 8 anni lasciate perdere!
|
|
|
|
Immaginavo che questo... si può definire film?!? sarebbe stato una boiata, ma è di gran lunga peggio di qualsiasi nefasta previsione, al confronto "La corazzata Potëmkin" è un capolavoro assoluto, un consiglio: se nella testa vi rimane ameno un neurone... scappate a gambe levate perché come direbbe il buon Rag. Ugo Fantozzi è... "una cag... pazzesca"! PS. nel titolo ho fatto riferimento a bambine, ossia piccole persone di sesso femminile, se però siete maschi di qualunque età... evitate qualunque contatto, anche il solo trailer potrebbe rendere il vostro cervello una gelatina!
|
|
[+] lascia un commento a jeanclaude17 »
[ - ] lascia un commento a jeanclaude17 »
|
|
d'accordo? |
|
luigiluke
|
venerdì 19 aprile 2024
|
una tortura
|
|
|
|
Per come è stato congegnato era meglio fosse stato un musical, anche perché il commento sonoro dopo un po' diventa insopportabile. Non che il film sia meglio: I primi 20 minuti sono demenziali come una parodia di Ezio Greggio, nello spudorato tentativo di far somigliare Barbieland somigliare alla Seaheaven di The Truman Show a cui vagamente la Gerwig si ispira. L'impostazione favolistica rammenta certe produzioni DreamWorks, ma senza la simpatia generata dai cartoni animati in contesti peraltro molto più raffinati sul piano scenografico. Barbie e Ken nel mondo vero, dal minuto 30 in poi, rievocano certe commedie americane anni '80, ma non si ride mai, anche se la critica stelle e strisce ha trovato il film umoristico.
[+]
Per come è stato congegnato era meglio fosse stato un musical, anche perché il commento sonoro dopo un po' diventa insopportabile. Non che il film sia meglio: I primi 20 minuti sono demenziali come una parodia di Ezio Greggio, nello spudorato tentativo di far somigliare Barbieland somigliare alla Seaheaven di The Truman Show a cui vagamente la Gerwig si ispira. L'impostazione favolistica rammenta certe produzioni DreamWorks, ma senza la simpatia generata dai cartoni animati in contesti peraltro molto più raffinati sul piano scenografico. Barbie e Ken nel mondo vero, dal minuto 30 in poi, rievocano certe commedie americane anni '80, ma non si ride mai, anche se la critica stelle e strisce ha trovato il film umoristico. L'operazione di marketing, così come lo strizzare d'occhio all'epistemologia da social su patriarcato e dintorni, sono evidenti, ma neanche sarebbero un problema. Il fatto è che dopo un'ora ti sei talmente annoiato e ti stai chiedendo a cosa miri questo film, che prima di mollarlo definitivamente ti trovi a pensare che Space Jam com Michael Jordan e i Looney Tunes è stato sceneggiato da un Nobel per la letteratura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luigiluke »
[ - ] lascia un commento a luigiluke »
|
|
d'accordo? |
|
asia
|
giovedì 4 aprile 2024
|
non lascia nulla
|
|
|
|
Poteva essere un film da oscar e non ci è riuscito. Ma credo abbia incassato bene. Più bella la confezione che il contenuto. Banale, mai avvincente, e scritto male.
|
|
[+] lascia un commento a asia »
[ - ] lascia un commento a asia »
|
|
d'accordo? |
|
eleonora panzeri
|
mercoledì 28 febbraio 2024
|
la rivincita di ken
|
|
|
|
Il film di Barbie è già campione d’incassi e se non altro ha il merito di aver riportato fiumi di persone nelle sale cinematografiche. Detto questo sono abbastanza delusa dalla pellicola di Greta Gerwig. L’idea di fare un film sull’iconica bambola è curiosa ma l’implementazione è stata scadente a dispetto del cast stellare e dal bombardamento mediatico intorno all’uscita del film. Una trama c’è, ma molto debole e per quanto ci si metta la fantasia, perchè mai dovrebbe esistere un mondo parallelo come quello descritto nel film? Barbie, sebbene per molte bambine rappresenti l’infanzia, è pur sempre un prodotto commerciale.
[+]
Il film di Barbie è già campione d’incassi e se non altro ha il merito di aver riportato fiumi di persone nelle sale cinematografiche. Detto questo sono abbastanza delusa dalla pellicola di Greta Gerwig. L’idea di fare un film sull’iconica bambola è curiosa ma l’implementazione è stata scadente a dispetto del cast stellare e dal bombardamento mediatico intorno all’uscita del film. Una trama c’è, ma molto debole e per quanto ci si metta la fantasia, perchè mai dovrebbe esistere un mondo parallelo come quello descritto nel film? Barbie, sebbene per molte bambine rappresenti l’infanzia, è pur sempre un prodotto commerciale. Lo scopo della pellicola in sintesi è convincerci del contrario. Ho ravvisato una protesta sull’evoluzione dell’immagine di Barbie che da gioco di rottura che permise alle bambine di sognare d’altro rispetto alla maternità è divenuto il modello tossico di una perfezione estetica impossibile e di una vita stereotipata e profondamente superficiale. La colpa di questo cambio d’intenti è da imputare a una leadership esclusivamente maschilista ai vertici di Mattel che ha usato Barbie in modo perverso. Quello che si vede però è una barriera netta nei confronti della maternità, poichè l’agghiacciante immagine di apertura vede delle bambine che rompono i loro bambolotti, che in un film così hanno una valenza simbolica molto triste. Dopo questa scena stridente e fuori luogo, si viene poi proiettati nel cotonato e pastellato mondo di Barbie, fatto di stucchevoli gentilezze e carinerie. Nel “puoi essere ciò che vuoi”, slogan del marchio, vediamo una sfilata di professioni, come se la realizzazione personale dipendesse solo da questo e un occultamento dello sgradito personaggio di Midge, la Barbie che diventa mamma, a rimarcare l’idea inizale. Nell’evolversi della storia si cercherà di fare una debole pace con il conflitto madre/donna poichè ci viene ricordato che Barbie fu un regalo di Ruth a sua figlia e che le eroine umane sono madre e figlia. Nei fatti però il vero protagonista della storia è Ken, che riesce a dare un taglio ironico e divertente a una pellicola altrimenti piatta e lenta. La base della storia però resta il conflitto di genere che non riesce nemmeno nella fantasia a sfociare in qualcosa di diverso che in una lotta per il potere e vede per protagonista l’ennesima eroina femminile single ed emancipata, che a differenza dei suoi competitor maschi ostenta il fucsia, facendo di Barbie l’icona del neo femminismo capitalista. Personalmente la mia idea di Barbie è più romantica e moltissime sono le cose che si potevano dire per riabilitare l’immagine della bambola: ad esempio si può essere donne ma anche madri, che noi donne non siamo il nostro lavoro o i nostri vestiti e soprattutto che l’amore non è un retaggio del maschilismo. Detto questo sono certa che questo film farà fatturare tantissimo sia al botteghino che grazie ai gadget marchio Barbie già in commercio e per Mattel sarà la grassa gallina dalle uova d’oro per diverso tempo. Tuttavia per me trattasi solo di glorificazione di un trand malsano e amaro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eleonora panzeri »
[ - ] lascia un commento a eleonora panzeri »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 13 settembre 2023
|
bisogna accontentarsi!
|
|
|
|
Gentile Paola Casella, grazie del suo articolo su Barbie che mi ha spinto ad andare a vedere il film. Sono d’accordo con lei che alcuni personaggi potevano essere approfonditi, uno fra tutti l’adolescente Sasha. Ma temo che, se gli sceneggiatori avessero dedicato maggior tempo all’approfondimento di alcune figure di contorno e meno a balletti e canzoncine, il film si sarebbe trasformato in un’opera meno apprezzabile per il pubblico al quale è principalmente destinato, cioè a giovani e giovanissimi. Sono un insegnante delle superiori e mi accorgo che davanti a un’opera letteraria o a un film d’autore gran parte dei miei studenti non sono preparati a cogliere significati e sfumature psicologiche.
[+]
Gentile Paola Casella, grazie del suo articolo su Barbie che mi ha spinto ad andare a vedere il film. Sono d’accordo con lei che alcuni personaggi potevano essere approfonditi, uno fra tutti l’adolescente Sasha. Ma temo che, se gli sceneggiatori avessero dedicato maggior tempo all’approfondimento di alcune figure di contorno e meno a balletti e canzoncine, il film si sarebbe trasformato in un’opera meno apprezzabile per il pubblico al quale è principalmente destinato, cioè a giovani e giovanissimi. Sono un insegnante delle superiori e mi accorgo che davanti a un’opera letteraria o a un film d’autore gran parte dei miei studenti non sono preparati a cogliere significati e sfumature psicologiche. Quindi credo che ci si possa accontentare di un film come Barbie che tenta di toccare temi importanti intrattenendo gli adolescenti con il linguaggio narrativo più adatto alla loro età. Le mando il mio commento sul film che posto su Facebook a beneficio degli amici. Penso che non sia stato facile realizzare un film su Barbie, soprattutto se lo finanziava la Mattel perché doveva essere una sorta di consacrazione dopo 64 anni di successi della bambola più famosa del pianeta (è commercializzata dal 1959). La regista Greta Gerwin ha vinto la sfida confezionando un film che è celebrativo e apologetico ma nello stesso tempo non ignora il giudizio critico di chi considera negativamente la visione della vita e del mondo che la bambola veicola. Anzi direi che questo aspetto è la vera forza del film perché qui Barbie mette in discussione il suo mondo da fiaba e, come Pinocchio, cerca il suo riscatto diventando umana. Il film è dunque una bella metafora su tutte le bambine che vivono la favola dell’infanzia ma che sono destinate, prima o poi, a diventare donne e a confrontarsi con la realtà. Ma è molto di più! È una parodia al patriarcato delle società moderne, rappresentata attraverso la crisi esistenziale di Ken (il fidanzato di Barbie, per chi non lo conoscesse) in bilico tra l’amor proprio e l’amore per Barbie. E potrei continuare a enumerare i molti spunti di riflessione che l’opera suggerisce. Insomma, un film concepito e realizzato bene. Ma, attenzione, è un film americano pensato principalmente per i giovanissimi, quindi abbonda di canzoncine, balletti e tutti quegli elementi che agli adulti appaiono come stupide lungaggini ma che intrattengono il pubblico a cui è destinato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
annina31
|
martedì 12 settembre 2023
|
film sottovalutato: ironico, divertente e profondo
|
|
|
|
Avevo un pregiudizio: le copertine rosa non mi piacciono, soprattutto se per roba da donne. Sarò femminista fintanto che ce ne sarà bisogno, ma di quelle femministe che non vogliono la parità con gli uomini, perché essere "pari" potrebbe significare imitarne gli sbagli. Preferirei parlare di ricerca di una libera identità. Sono stata inviata a vedere il film da un'amica che lo aveva già visto: sono andata senza troppe aspettative nel giorno in cui la sala costava meno, tanto per. Ho trovato questo film emozionante e sorprendente, mi ha colpito come una favola colpisce un bambino. Questo film ha un enorme merito: quello di far ridere. E pochissimi film ormai ci riescono, perché il dramma ed il patetismo sono sempre più economici.
[+]
Avevo un pregiudizio: le copertine rosa non mi piacciono, soprattutto se per roba da donne. Sarò femminista fintanto che ce ne sarà bisogno, ma di quelle femministe che non vogliono la parità con gli uomini, perché essere "pari" potrebbe significare imitarne gli sbagli. Preferirei parlare di ricerca di una libera identità. Sono stata inviata a vedere il film da un'amica che lo aveva già visto: sono andata senza troppe aspettative nel giorno in cui la sala costava meno, tanto per. Ho trovato questo film emozionante e sorprendente, mi ha colpito come una favola colpisce un bambino. Questo film ha un enorme merito: quello di far ridere. E pochissimi film ormai ci riescono, perché il dramma ed il patetismo sono sempre più economici. Robbie e Gosling supremi; costumi, scenografia, idee, canzoni, tutto notevole. Tutto estremamente... simpatico. E di simpatia ne abbiam un grande bisogno! Questo film non è stato capito. Leggo con disappunto le critiche di chi voleva più impegno nella sceneggiatura, dei maschi offesi, degli stereotipi non combattuti, ecc.ecc. Questa pellicola è un lavoro di satira, è una caricatura che invita a prendersi meno sul serio e riesce benissimo nel compito (eccezionale il finale di Ken che dice che sa di poter piangere, in quanto è un uomo "liberato"). Se non vi è piaciuto questo film, per cui mi sono commossa ed ho riso allo stesso tempo, continuate ad osannare il grottesco e non-sense de L'Isola degli Spiriti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annina31 »
[ - ] lascia un commento a annina31 »
|
|
d'accordo? |
|
stedp
|
sabato 9 settembre 2023
|
tinte forti pastello
|
|
|
|
Le atmosfere e il raffinato intreccio della trama, richiamano alla mente l'indimenticabile My Littlepony. Quest ultimo però sicuramente superiore nei dialoghi.
|
|
[+] lascia un commento a stedp »
[ - ] lascia un commento a stedp »
|
|
d'accordo? |
|
giovanni
|
lunedì 4 settembre 2023
|
un mega-spot pubblicitario, perfetto per tik-tok
|
|
|
|
BARBIE (2023)
L'ultima volta che ho visto una sala del cinema cosi piena era Febbraio 2020, poche settimane prima del lockdown. Davano "Parasite" vincitore dell'oscar come miglior film. Ed ora sala stracolma per "BARBIE" della regista statunitense Greta Gerwig, in sala c'erano anche diverse cosplay della famosa bambola della Mattel, figlie e madri vestite in tema: rosa confetto.
Si inizia con una citazione di Kubrick, ma saranno diverse le citazioni durante il film. Quella di Matrix, pillola rossa o blu, dà il via al cuore del film. La Barbie stereotipo viene messa di fronte a una scelta: tacchi alti o Birkenstock? ovvero sogni o mondo reale? La barbie sarà costretta a scegliere il mondo reale e qui comincia la sua avventura alla scoperta di sè.
[+]
BARBIE (2023)
L'ultima volta che ho visto una sala del cinema cosi piena era Febbraio 2020, poche settimane prima del lockdown. Davano "Parasite" vincitore dell'oscar come miglior film. Ed ora sala stracolma per "BARBIE" della regista statunitense Greta Gerwig, in sala c'erano anche diverse cosplay della famosa bambola della Mattel, figlie e madri vestite in tema: rosa confetto.
Si inizia con una citazione di Kubrick, ma saranno diverse le citazioni durante il film. Quella di Matrix, pillola rossa o blu, dà il via al cuore del film. La Barbie stereotipo viene messa di fronte a una scelta: tacchi alti o Birkenstock? ovvero sogni o mondo reale? La barbie sarà costretta a scegliere il mondo reale e qui comincia la sua avventura alla scoperta di sè.
E quindi a cosa assistiamo? Tra scenografie zuccherose, colorate, luccicanti la Gerwig mescola in un enorme calderone tante tematiche: femminismo, patriarcato, capitalismo, sessismo, sessualizzazione del corpo, matriarcato. A un certo punto, Barbie è accusata di proporre per le donne un modello inarrivabile, e viene pronunciata addirittura questa battuta: Barbie, sei una fascista!!!
Produce il film la Mattel, azienda creatrice della famosa bambola. Questo spiega forse il perchè la gerwig propone questa accozzaglia di temi in cui non viene mai sposata una precisa linea narrativa, ma una serie di frasi fatte ,di considerazioni su uomini e donne, su femminismo e patriarcato di una ovvietà unica. Questo film è un spot lungo 120 minuti della Barbie, non c'è una trama lineare, ma tante mini-scene che sembrano create per avere vita propria, slegata dalle altre parti del film, adatte per tik-tok.
In cui alla fine si rivendica che uomini e donne sono unici e ognuno deve vivere una vita indipendente dall'altro/a. Quindi la barbie fascista si trasforma improvvisamente in barbie inclusiva e unitaria. Wow che velocità.
Produce come detto Mattel quindi è necessario non scontentare nessuno, il film deve incassare. Perciò la Gerwig non si sbilancia mai e crea un film piatto. Si comprende quindi perchè lei, ancella del nuovo polticamente corretto,sia stata scelta per il nuovo Biancaneve targato Disney, che taglia in un sol colpo i sette nani della fiaba originaria nel nome di una presunta inclusività.
Se volete vedere un film interessante su tematiche come femminismo etc, guardate "Don't worry darling", che ha una trama e un messaggio preciso, di sicuro non vi annoierete.
chi ama il cinema, vedendo Barbie, non può fare a meno di chiedersi: e se in futuro i film saranno tutti cosi? Micro-scene da condividere su tik tok?
Nel frattempo il commento più diffuso dopo la visione di questo film è:
Strepitosa Margot Robbie. La sua Barbie è ICONICA!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giovanni »
[ - ] lascia un commento a giovanni »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 3 settembre 2023
|
c'è di che discutere su questo film!
|
|
|
|
Ottimo il commento di Paola Casella, condivido pienamente il giudizio sul film. A partire dalla scena iniziale (forse più' di un omaggio a 2001 Odissea nello spazio?), Paola Casella fa tutta una serie di osservazioni per nulla scontate che potrebbero essere un ottimo canovaccio per una riflessione ,certamente complessa ma anche certamente utile, su cosa significa oggi questo film per le donne, per le bambine. Io sono del '45 e non ho mai capito il "fascino" della Barbie... Chiedo: forse le bambine che hanno giocato e amato le Barbie vedono se stesse in modo diverso da come si sono viste le bimbe che giocavano con i bambolotti? Puo' essere....e puo' essere interessante saperlo, secondo me.
[+]
Ottimo il commento di Paola Casella, condivido pienamente il giudizio sul film. A partire dalla scena iniziale (forse più' di un omaggio a 2001 Odissea nello spazio?), Paola Casella fa tutta una serie di osservazioni per nulla scontate che potrebbero essere un ottimo canovaccio per una riflessione ,certamente complessa ma anche certamente utile, su cosa significa oggi questo film per le donne, per le bambine. Io sono del '45 e non ho mai capito il "fascino" della Barbie... Chiedo: forse le bambine che hanno giocato e amato le Barbie vedono se stesse in modo diverso da come si sono viste le bimbe che giocavano con i bambolotti? Puo' essere....e puo' essere interessante saperlo, secondo me.Soprattutto dopo la delicatezza di un film come Toy Story. Grazie Isabella Guacci
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
lunedì 28 agosto 2023
|
barbie o ken? recensione
|
|
|
|
Barbie stereotipo (Margot Robbie) conduce a Barbieland una vita felice ed eterna in cui ogni giorno si assomiglia, una città dominata dalle varie versioni della bambola (giudice, medico, presidente), i Ken invece sono dei pigroni a cominciare dallo stereotipo (Ryan Gosling) che vivono giocando sulla spiaggia. Barbie per vari incidenti e dopo un colloquio con la Barbie stramba va nel mondo reale con Ken, quest'ultimo ritorna, diventato maschilista, nel mondo fantastico e Barbieland diventa Kenland. Barbie però ritorna dal mondo reale accompagnata dall'amica Gloria (America Ferrera) e da sua figlia Sasha (Ariana Greenblatt) e rimette le cose a posto con il dominio delle Barbie, anche se lei preferisce ritornare nel mondo reale rinunciando all'eternità.
[+]
Barbie stereotipo (Margot Robbie) conduce a Barbieland una vita felice ed eterna in cui ogni giorno si assomiglia, una città dominata dalle varie versioni della bambola (giudice, medico, presidente), i Ken invece sono dei pigroni a cominciare dallo stereotipo (Ryan Gosling) che vivono giocando sulla spiaggia. Barbie per vari incidenti e dopo un colloquio con la Barbie stramba va nel mondo reale con Ken, quest'ultimo ritorna, diventato maschilista, nel mondo fantastico e Barbieland diventa Kenland. Barbie però ritorna dal mondo reale accompagnata dall'amica Gloria (America Ferrera) e da sua figlia Sasha (Ariana Greenblatt) e rimette le cose a posto con il dominio delle Barbie, anche se lei preferisce ritornare nel mondo reale rinunciando all'eternità.
Occorre premettere che la Mattel produttrice del giocattolo, in calo di utili e con la riduzione del personale ha finanziato il film con un gigantesco "battage" pubblicitario per rilanciare i suoi prodotti, lo sforzo ha avuto un incredibile successo: a fronte di un costo di 145 milioni di $, ha avuto oltre un miliardo d'incasso, con centinaia di milioni di utili. La regia è di Greta Gerwig (anche cosceneggiatrice) che possiede uno scarso curriculum cinematografico pur con qualche successo di critica (nomination all'Oscar per la regia e la scenggiarura di Lady Bird).
Circa la valutazione del film una prima, ovvia, considerazione concerne l'abile tecnica di realizzazione, i costumi e le scenografie fastosi e di alto livello qualitativo, che dimostrano la capacità del cinema americano di creare un'imponente coreografia e l'utilizzo al meglio degli effetti speciali digitalizzati, ad esempio la casa di Barbie è indubbiamente attraaente da un punto di vista scenico come i colori vivi nei quali predomina il rosa.
Circa il contenuto o il messaggio, certamente è un film "femminista" che si accoda al mainstream culturale vigente, ma a mio avviso ci sono degli eccessi nei giudizi sia postivi che negativi, non mi sembra una particolare rilevanza di politically correct o di LGBT+, furbescamente la regia si è tenuta lontana da temi che non sarebbero stati graditi dalla grande maggioranza del pubblico (tanto meno in USA), le magliette con scritta "Love wins" richiamano tutt'al più la ballata country pacifista di Carrie Underwood contro la guerra, il film sostiene la giusta eguaglianza nella dignità tra uomini e donne e gli uomini vengono presi un pò in giro compresi gli amministratori della Mattel. E' un film visivamente attraente, ma un pò noioso con una trama evanescente, labile che potrebbe liquidare la storia in mezz'ora, certamente lo spettacolo non diverte i bambini che escono annoiati dalla proiezione ma può interessare solamente i più grandicelli di 11-12 anni. Qualche spunto interessante come la scelta di Barbie di accettare il mondo reale che comporta la mortalità che ricorda Arwen del Signore degli anelli che rinuncia ad essere Elfo per amore.
I due protagonisti Ryan Gosling e Margot Robbie sono bravi, si producono con disinvoltura in una performance notevole in due parti oggettivamente molto difficili, si sono meritati un compenso incredibile (12 milioni e mezzo di $ ciascuno), d'altra parte il film sostanzialmente si sostiene sulla loro recitazione; modesti i comprimari tra cui emergono Kate McKinnon (la Barbie stramba) e la giovane Ariana Greenblatt. Buona la colonna sonora con Ryan Gosling che canta discretamente una canzone come in La La Land.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
|