Quando ci si appresta a vedere un film come Blade Runner 2049 il sentimento dello spettatore, del fan, è sempre diviso: da un lato l’aspettativa e l’emozione, dall’altro la paura del flop.
Togliamo subito il primo dubbio: Blade Runner 2049 è un film bellissimo.
Non mi sento di gridare al capolavoro, termine abusato ormai, però è innegabile che il lavoro fatto da Villeneuve e dai suoi collaboratori è notevolissimo. Non era facile in effetti presentare un futuro dove l’universo di Blade Runner (punk e decisamente anni ‘80) trovasse ancora posto e fosse almeno credibile; invece lo spettatore riesce incredibilmente a sentirsi a casa ma anche a non sorridere di fronte all’ambientazione decadente e al tempo stesso ipertecnologica che fece del primo film un cult assoluto. Qui ritroviamo tutto e di più, un lavoro eccezionale che merita un plauso e speriamo anche qualche oscar....
La trama del film non è il caso di svelarla, ma di certo ci troviamo di fronte ad un vero e proprio sequel, uno dei migliori che io ricordi (e visti i 35 anni di distanza dal primo non era certo facile) studiato nei minimi dettagli e assolutamente credibile, senza dubbio poi la sceneggiatura di stampo moderno è assolutamente più adeguata rispetto a quella ormai datata del primo film.
Nulla da dire nemmeno sul comparto sonoro (potentissimo e coinvolgente) e sugli attori scelti..se il buon vecchio Harry era necessario, e fa comunque la sua figura, splende anche qui la prova di Ryan Gosling che ormai si può annoverare senza paura di sbagliare come il miglior attore della sua generazione: bello, credibile in ogni ruolo e capace qui di rendere i sentimenti del replicante in un modo che nemmeno il mitico Hauer era riuscito.
Cosa manca dunque a questo film? Manca un “cattivo” all’altezza della situazione (Leto francamente sottotono per non dire peggio), e mancano alcuni dialoghi che rimangano scolpiti nella memoria. In effetti si esce dalla sala con la sensazione di aver visto un grande film, ma che non sarà mai un cult come il suo predecessore, che dopo 35 anni ancora emoziona io suoi fans al pensiero di “Io ne ho viste cose che voi umani...”
Nel complesso comunque un film d’eccezione che per me va di diritto in cima alla classifica dei migliori del 2017 (e non solo).
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