harroldthebarrel
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domenica 9 luglio 2017
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chi è grottesco?
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Chi lo critica forse si aspettava di andare a vedere una commedia per farsi quattro risate. Ma questo film per fortuna non è niente di tutto ciò. Toni Erdmann con la sua parrucca e la sua dentiera è il personaggio grottesco, surreale, che non ci parla solo del rapporto tra padre e figlia, ma che fa fare tutti i conti con una certa realtà disumanizzante, nella quale la forsennata ricerca individuale del proprio interesse, a qualunque costo, fa anche perdere il contatto e la percezione di ciò che davvero ci sta attorno e degli altri, al di lá del ruolo che occupano nella societá. Seguendo il percorso del film, in virtuoso equilibrio tra i momenti umoristici e la melanconia di fondo con il dramma interiore della figlia, ci rendiamo conto che in realtá non è Toni a essere grottesco e insulso.
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no_data
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mercoledì 28 giugno 2017
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lento, noioso, lento e sotto le aspettative.
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Questo film dimostra che le recensioni dei critici cinematografici valgono come il 2 di picche.
La trama è piuttosto lenta, spesso si fa fatica a capire dove voglia andare a parare ed anche a scena terminata ci si chiede che senso avesse.
Incomprensibile il rapporto tra padre e figlia che si parlano poco o nulla e quelle pochissime volte che lo fanno esagerano con il cinismo. Sarebbero bastati un paio di incontri a cuore aperto tra i due (che ho spettato di vedere per tutto il film e che nel mondo reale sarebbero avvenuti) per evitarci due ore e mezza di pippone insensato ed estenuante.
L'ultima mezz'ora è un pò piu intensa ma non ripaga del tempo perso precedentemente.
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Questo film dimostra che le recensioni dei critici cinematografici valgono come il 2 di picche.
La trama è piuttosto lenta, spesso si fa fatica a capire dove voglia andare a parare ed anche a scena terminata ci si chiede che senso avesse.
Incomprensibile il rapporto tra padre e figlia che si parlano poco o nulla e quelle pochissime volte che lo fanno esagerano con il cinismo. Sarebbero bastati un paio di incontri a cuore aperto tra i due (che ho spettato di vedere per tutto il film e che nel mondo reale sarebbero avvenuti) per evitarci due ore e mezza di pippone insensato ed estenuante.
L'ultima mezz'ora è un pò piu intensa ma non ripaga del tempo perso precedentemente.
Ottima pellicola nel caso in cui vogliate farvi un pisolino.
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pepoide
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venerdì 23 giugno 2017
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numero 1 dei film da evitare
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film pessimo, incomprensibile poco incisivo e a tratti anche osceno. sconsigliabile a tutti. mi meraviglio delle 4 stelle
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abiraghi
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sabato 17 giugno 2017
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pessimo
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Protagonista insopportabile, storia improbabile, sceneggiatura logorroica, fotografia mediocre.
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no_data
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martedì 23 maggio 2017
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il pacco tedesco è "servito"
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a mio modesto modo di vedere l'idea del film era buona ma nonostante questo è stata sviluppata in maniera superficiale e mediocre. La regista ha puntato tutto sugli espedienti delle scene sessuali totalmente fuori luogo e senza nessuna "indagine sull'animo umano", se non il puro intento scandalistico e di shock, per svegliare il pubblico dal torpore. Quale indagine c'è nel rapporto padre figlia, se non una carrellata di clichè tutti puntati sul "logorio della vita moderna". La scoperta dell'acqua calda, affrontata come farebbe un elefante in una stanza di cristalli, dovrebbe essere considerata un capolavoro? E' la cifra stilistica che manca.
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a mio modesto modo di vedere l'idea del film era buona ma nonostante questo è stata sviluppata in maniera superficiale e mediocre. La regista ha puntato tutto sugli espedienti delle scene sessuali totalmente fuori luogo e senza nessuna "indagine sull'animo umano", se non il puro intento scandalistico e di shock, per svegliare il pubblico dal torpore. Quale indagine c'è nel rapporto padre figlia, se non una carrellata di clichè tutti puntati sul "logorio della vita moderna". La scoperta dell'acqua calda, affrontata come farebbe un elefante in una stanza di cristalli, dovrebbe essere considerata un capolavoro? E' la cifra stilistica che manca. Manca anche magari una sana e onesta indagine da parte di una regista palesemente aderente a clichè animalisti e femministi, che, come dimostrano i premi, piacciono tanto ai dominions europei. Pessimo e sconsigliato.
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jamila
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martedì 9 maggio 2017
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grande tristezza...
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... e delusione... dalla trama e dai commenti, letti precedentemente alla visione MAI avrei immaginato di dover assistere ad un film così... così... inutile. Mai più, giuro
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esnaider
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lunedì 10 aprile 2017
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non vedevo un film così...
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brutto, da decenni. 160 minuti di noia ravvivate qui e la da qaulche spunto comico e grottesco. La regista pensa di filmare una commedia, ma lo fa con pesantezza teutonica, come se fosse un film di alexander kluge. scene non chiuse ,gag abborracciate, episodi completametne marginali che non aggiungono nulla al cuore del film che è il rapporto padre/figlia. Qualche scena molto riuscita espressivamente (la protagonista che canta una struggente canzone di amy winehouse), pause infinite vuote di senso, temi accennati e poi lasciati cadere, una disgustosa scena di sesso completamente inutile. la confusione mentale di regia e sceneggiatura affondano il pretenzioso film. si salvano gli interpreti peter simoschek e la bella sandra huller che con la sua interpretazioene e la sua bellezza tiene insime un film sgangherato.
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brutto, da decenni. 160 minuti di noia ravvivate qui e la da qaulche spunto comico e grottesco. La regista pensa di filmare una commedia, ma lo fa con pesantezza teutonica, come se fosse un film di alexander kluge. scene non chiuse ,gag abborracciate, episodi completametne marginali che non aggiungono nulla al cuore del film che è il rapporto padre/figlia. Qualche scena molto riuscita espressivamente (la protagonista che canta una struggente canzone di amy winehouse), pause infinite vuote di senso, temi accennati e poi lasciati cadere, una disgustosa scena di sesso completamente inutile. la confusione mentale di regia e sceneggiatura affondano il pretenzioso film. si salvano gli interpreti peter simoschek e la bella sandra huller che con la sua interpretazioene e la sua bellezza tiene insime un film sgangherato.
sconsigliatissimo.
la critica ha forse sbagliato sala e visto un altro film. nella sua recensione non manca la solita tiritera qualunquista sul liberismo selvaggio che però sono certo faccia meno danni dei brutti film e dei cattivi recensori.
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lunedì 3 aprile 2017
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liberalismo?!
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Forse Marzia intendeva dire "liberismo"
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pinkopallo
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lunedì 27 marzo 2017
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vi presento toni erdmann
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Il film non é facile, un pò lungo per i miei gusti ma pieno di poesia velata di grande tenerezza dai sentimenti mai dichiarate tra padre e figlia (che avranno il loro culmine solo alla fine del film). Guardatelo. Vi consiglio di vedere questo film anche perchè tratta un'argometo così difficile con ironia tragicomica. Uno dei pochi film che mi concorda con la critica.
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sandra
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giovedì 23 marzo 2017
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un film che lascia qualcosa
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Leggendo le recensioni mi trovo stranamente d'accordo con tutti: questo film è bello, brutto, noioso, comico, malinconico, troppo lungo.
Però mi è piaciuto. Credo che di donne come la figlia del protagonista ce ne siano molte in giro: spietate e pronte a tutto, in una arrampicata sociale senza più regole.
Porto a casa qualcosa da questo film. Non sono in grado di dire se è un capolavoro, ma lo consiglio.
[+] confusione mentale
(di pepoide)
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