donato prencipe
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mercoledì 26 novembre 2014
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si può vedere anche al buio...
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Confusi e felici è l'ultima fatica del regista romano Massimiliano Bruno, il quale confeziona una commedia di cui ne è il regista, l'autore ed anche l'interprete, dimostrando una certa versatilità all'interno del cinema italiano, sempre più alla ricerca di nuovi talenti. La commedia narra la storia di Marcello (Claudio Bisio), uno psicanalista che scopre di essere affetto da una grave forma di maculopatia, che lo costringerà alla cecità nel giro di tre mesi. Ad aiutarlo ad uscire dallo stato di depressione profonda in cui la notizia lo ha fatto precipitare sono i suoi “pazienti/amici”che cercheranno di fargli riscoprire tutte quelle cose belle della vita a cui non aveva prestato attenzione prima di allora.
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Confusi e felici è l'ultima fatica del regista romano Massimiliano Bruno, il quale confeziona una commedia di cui ne è il regista, l'autore ed anche l'interprete, dimostrando una certa versatilità all'interno del cinema italiano, sempre più alla ricerca di nuovi talenti. La commedia narra la storia di Marcello (Claudio Bisio), uno psicanalista che scopre di essere affetto da una grave forma di maculopatia, che lo costringerà alla cecità nel giro di tre mesi. Ad aiutarlo ad uscire dallo stato di depressione profonda in cui la notizia lo ha fatto precipitare sono i suoi “pazienti/amici”che cercheranno di fargli riscoprire tutte quelle cose belle della vita a cui non aveva prestato attenzione prima di allora. I nostri personaggi, ognuno vittima di qualche disturbo da psicanalizzare, sono rappresentati da: Marco Giallini, che interpreta il ruolo di Nazareno, uno spacciatore “gajardo” con perenni attacchi di panico, assieme a lui ritroviamo Rocco Papaleo nel ruolo di Michelangelo, un telecronista bersaglio di continui attacchi di ira funeste, per continuare con Massimiliano Bruno, che si presta nel ruolo del pacioccone Pasquale, un autista incapace di scrollarsi di dosso l'età della fanciullezza, oltre a Paola Minaccioni che interpreta Vitaliana nel ruolo di una ninfomane ossessiva, per finire alla coppia di coniugi formata da Caterina Guzzanti (Betta) e Pietro Sermonti (Enrico) in crisi a causa della fissa di quest'ultimo per i “social network”. Altro ruolo determinante nel film è quello di Anna Foglietta, che interpreta, Silvia, la segretaria di Marcello, la quale nutre in segreto dei sentimenti per lui e che cercherà attraverso l'arte di “aprirgli” gli occhi ed il cuore. Sorprendente la figura saggia e pacata di Gioele Dix che svolge seriamente il ruolo dello psicanalista, del quale si serviranno tutti i nostri personaggi e soprattutto il suo “collega”. Simpatico il siparietto con Silvestri, Fabi, e Gazzè dotati di una certa alchimia che li accompagna nella loro vita professionale e riuscendo a mostrare, oltre alle loro doti indiscusse di grandi musicisti, anche un lato ironico del loro carattere mettendosi in gioco nell'interpretare un cameo simpaticissimo. Il film è molto carino per diversi aspetti, uno dei quali è l'aver sterzato su un finale per nulla banale e scontato ma rendendolo emozionante proprio perché privo della solita sentenza del “vissero felici e contenti” ma adducendoci a pensare che la vita pur essendo confusa per molte persone, non significhi per forza infelice, bisognerebbe solo cercare di prestare più attenzione alle cose da un altra prospettiva, cercando di sfruttare al meglio tutti i sensi che ci permettono di vivere un emozione.
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enzo70
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mercoledì 19 novembre 2014
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si sorride per tutto il tempo
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La simpatia di Bisio ed il suo mestiere gli consentono praticamente di non sbagliare un colpo. Lui è bravo a fare l’uomo comune, a mettere in evidenza vizi e virtù, con la sua faccia sempre irreverente e sarcastica. In questo film diretto da Bruno il Claudio, ormai nazionale, interpreta la parte di uno psicoanalista senza voglia alle prese con la banda di clienti molto confusi e poco felici. La scoperta di una rara malattia agli occhi mette in crisi il nostro psicoanalista che decide di mollare i suoi pazienti per chiudersi nella sua, a questo punto legittima, depressione; ed allora si forma un gruppo forte e coeso, coordinato dalla sua segretaria, che cerca nella soluzione dei problemi del psicoanalista la cura a quelli degli psicoanalizzati.
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La simpatia di Bisio ed il suo mestiere gli consentono praticamente di non sbagliare un colpo. Lui è bravo a fare l’uomo comune, a mettere in evidenza vizi e virtù, con la sua faccia sempre irreverente e sarcastica. In questo film diretto da Bruno il Claudio, ormai nazionale, interpreta la parte di uno psicoanalista senza voglia alle prese con la banda di clienti molto confusi e poco felici. La scoperta di una rara malattia agli occhi mette in crisi il nostro psicoanalista che decide di mollare i suoi pazienti per chiudersi nella sua, a questo punto legittima, depressione; ed allora si forma un gruppo forte e coeso, coordinato dalla sua segretaria, che cerca nella soluzione dei problemi del psicoanalista la cura a quelli degli psicoanalizzati. Nessuna pretesa, il film è questo, ma la capacità di Bruno di non cercare di andare oltre il dovuto e la bravura di Bisio e degli altri protagonisti, due per tutti Giallini e Papaleo, assicurano un’ora e mezza di sorrisi al cinema.
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milenese
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giovedì 13 novembre 2014
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bellino
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Un bellissimo film che ti fa ridere ed essere spensierato per 2 ore. Bravissimi rocco papaleo e marco giallini....complimenti
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raffaele.92
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martedì 11 novembre 2014
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livello basso!
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La storia narrata potrebbe essere toccante, qualora predisposta in modo differente. Di confuso, oltre al titolo c'é anche lo svolgimento di questo film, che si "salva" lievemente solo per la risaputa bravura di attori come Bisio, Giallinni e Papaleo. Da questo trio ci si sarebbe aspettato di piú! Il regista Bruno evidentemente ci ha offerto un prodotto di gran lunga piú scadente rispetto all' ultima pellicola da lui diretta. Assolutamente negativo!
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flyanto
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lunedì 10 novembre 2014
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cosa significa abbandonare i propri pazienti a se
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Film in cui si racconta di uno psicanalista con una nutrita schiera di pazienti che, una volta scoperto di avere un serio problema agli occhi che lo porterà alla cecità sicura, decide di interrompere definitvamente la propria attività. Questa sua scelta ovviamente incontrerà il malcontento di tutti i pazienti che si sentono abbandonati e che cercheranno di convincerlo in tutti i modi a riprendere la professione. Da tutto ciò però nascerà un bel rapporto di amicizia e di confidenza tra l' ormai ex-psicanalista ed i suoi ex-pazienti, ribaltando completamente quello professionale precedente.
Questa commedia, assai divertente e molto leggera, nonchè poco verisimile, contiene tutte le caratteristiche basilari per piacere al pubblico: dai dialoghi brillanti e colmi di battute spiritose, alle varie vicende più o meno strampalate, ma comunque parecchio divertenti, dei singoli protagonisti, sino ai personaggi stessi che in pratica interpretano più delle macchiette che dei reali personaggi.
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Film in cui si racconta di uno psicanalista con una nutrita schiera di pazienti che, una volta scoperto di avere un serio problema agli occhi che lo porterà alla cecità sicura, decide di interrompere definitvamente la propria attività. Questa sua scelta ovviamente incontrerà il malcontento di tutti i pazienti che si sentono abbandonati e che cercheranno di convincerlo in tutti i modi a riprendere la professione. Da tutto ciò però nascerà un bel rapporto di amicizia e di confidenza tra l' ormai ex-psicanalista ed i suoi ex-pazienti, ribaltando completamente quello professionale precedente.
Questa commedia, assai divertente e molto leggera, nonchè poco verisimile, contiene tutte le caratteristiche basilari per piacere al pubblico: dai dialoghi brillanti e colmi di battute spiritose, alle varie vicende più o meno strampalate, ma comunque parecchio divertenti, dei singoli protagonisti, sino ai personaggi stessi che in pratica interpretano più delle macchiette che dei reali personaggi. E grazie proprio all'interpretazione di attori ormai famosi ed appartenenti al genere comico del cinema italiano, quali Claudio Bisio, Rocco Papaleo, Marco GIallini, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti e moltissimi altri, e soprattutto ben collaudati in ruoli divertenti e leggeri che il film è indirizzato verso un sicuro successo di massa. La loro professionalità nonchè affiatamento reciproco si evincono in maniera eclatante venendo a costituire, appunto, l'elemento necessario al fine di soddisfare i gusti e le aspettative dello spettatore.
Ideale per trascorrere poco più di un'ora e mezza in tutta spensieratezza e null'altro.
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pif89
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venerdì 7 novembre 2014
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confusi e felici
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Non è il miglior film di Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare era più solido e fresco; Viva l'italia, nonostante una certa pesantezza di fondo, faceva più ridere), ma in mezzo al disastro delle commedie italiane delle ulitme settimane sembra un capolavoro. Il film ha dei difetti evidenti, ma si lascia vedere e non annoia mai nonostante una sceneggiatura che sbanda e a volte non si sa dove vuole andare a parare. Sicuramente il pregio maggiore è che pur trattando un tema drammatico riesce a mantenere un tono leggero per tutta la durata, creando una sapiente alternanza tra gag spassose (la scena del funerale, le sfuriate di papaleo, tutte le scene con giallini) e momenti più riflessivi e a volte commoventi (bisio che ritrova la figlia).
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Non è il miglior film di Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare era più solido e fresco; Viva l'italia, nonostante una certa pesantezza di fondo, faceva più ridere), ma in mezzo al disastro delle commedie italiane delle ulitme settimane sembra un capolavoro. Il film ha dei difetti evidenti, ma si lascia vedere e non annoia mai nonostante una sceneggiatura che sbanda e a volte non si sa dove vuole andare a parare. Sicuramente il pregio maggiore è che pur trattando un tema drammatico riesce a mantenere un tono leggero per tutta la durata, creando una sapiente alternanza tra gag spassose (la scena del funerale, le sfuriate di papaleo, tutte le scene con giallini) e momenti più riflessivi e a volte commoventi (bisio che ritrova la figlia). Ma la vera forza del film sono gli attori; su tutti svettano i fenomenali Giallini e Papaleo; ogni loro scena è una risata a colpo sicuro, con il primo che si conferma un mattatore assoluto diventando il vero protagonista del film. Bravi anche Bruno e la Guzzanti; la Foglietta è la migliore attrice brillante degli ultimi anni (riesce a non essere ridicola neanche nella terribile scena della serenata); Bisio ha un ruolo difficile e convince più sul versante malinconico che su quello prettamente comico. Confusi e felici è meno divertente delle opere precedenti di Bruno, ma si salva grazie alla verve degli attori e al mestiere del regista, che sa come far ridere il pubblico e come si confeziona una commedia popolare.
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nolan1988
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venerdì 7 novembre 2014
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penoso
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Molto deludente! A parte qualche scena ironica il film non ha vita: trama costruita male e priva di narrativa vera; poche parole per un arrangiamento davvero molto scarso in contenuti. Sono andato a vederlo per Giallini, ma ha tappato pienamente; molto molto meglio in "Tutta colpa di Freud".
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michidet
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giovedì 6 novembre 2014
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orrendo
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mart4
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mercoledì 5 novembre 2014
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bella commedia la consiglio a tutti
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la consiglio a tutti un ottima commedia divertentissima con dei grandi interpreti!!!!
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nino pell.
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mercoledì 5 novembre 2014
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gradevole commedia di gruppo
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Gradevole commedia di gruppo a cui partecipano alcuni degli attori di maggior garanzia per quanto concerne la commedia all'italiana: Claudio Bisio, Marco Giallini e Anna Foglietta, giusto per citarne alcuni. Gli atri preciso non sono da meno, anzi contribuiscono in maniera determinante alla buona riuscita di questa pellicola. La trama è sicuramente interessante ed attraverso uno stile comico ed apparentemente leggero, ci vengono descritte alcune particolari problematiche di tipo psicologico che tanto caratterizzano invece certo malessere dell'uomo contemporaneo. Problemi, dicevo,di tipo prevalentemente mentale ai quali, ad un certo punto della vicenda, se ne affianca uno concreto e reale: il grave pericolo della presunta cecità che potrebbe invece colpire il protagonista della vicenda.
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Gradevole commedia di gruppo a cui partecipano alcuni degli attori di maggior garanzia per quanto concerne la commedia all'italiana: Claudio Bisio, Marco Giallini e Anna Foglietta, giusto per citarne alcuni. Gli atri preciso non sono da meno, anzi contribuiscono in maniera determinante alla buona riuscita di questa pellicola. La trama è sicuramente interessante ed attraverso uno stile comico ed apparentemente leggero, ci vengono descritte alcune particolari problematiche di tipo psicologico che tanto caratterizzano invece certo malessere dell'uomo contemporaneo. Problemi, dicevo,di tipo prevalentemente mentale ai quali, ad un certo punto della vicenda, se ne affianca uno concreto e reale: il grave pericolo della presunta cecità che potrebbe invece colpire il protagonista della vicenda. Il film, stilisticamente, si lascia ammirare grazie ad una serie di situazioni ricche di humour che non possono non strappare qualche simpatica risata: i continui ceffoni presi dalle donne da un uomo affetto da obesità e dipendente dalla figura materna nel corso di alcuni suoi grossolani tentativi di corteggiamento; le gestualità romanesche di alcuni protagonisti, tra cui il sempre simpatico Giallini, oppure alcune situazioni paradossali mai apertamente volgari e fatte con buon gusto. Ma soprattutto ciò che rende sincera e non affatto amorfa questa commedia è l'importante messaggio finale di amicizia e di solidarietà che accomuna tutti i personaggi della trama e ciò indipendentemente dal superamento di certi problemi più o meno importanti che inevitabilmente ognuno di noi prima o poi dovrà affrontare nella vita
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