Viva la libertà

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Un film di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 94 min. - Italia 2013. - 01 Distribution uscita giovedì 14 febbraio 2013. MYMONETRO Viva la libertà * * * 1/2 - valutazione media: 3,62 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ennio mercoledì 19 dicembre 2018
soggetto debole, plot poco verosimile Valutazione 2 stelle su cinque
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No
100%

La prima mezz'ora è l'unica che da un senso al film, poi più nulla. La lettura della realtà sociopolitica è oltremodo travisata, va bene la crescente dipendenza dai sondaggi e il populismo delle parole, ma gli operai con casco di protezione che rimangono colpiti dalle frasi di Brecht sono fantapolitica. Il film è del 2013 ma sembra fermo alla realtà del 1970, quando le belle parole filosofanti potevano ancora infiammare gli ideali.
L'idea poi dello sdoppiamento è surreale, così come sempre più surreali/simbolici/metaforici (per usare il linguaggio degli intellettualoni) sono le fasi successive in cui il film si impantana, offrendo solo momenti onirici e improbabili e squallide tresche tra 60enni e 20enni, bambine che parlano "liberamente" di sesso e famiglie allargate e multietniche (ma con tanti soldoni ovviamente). [+]

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ennio mercoledì 19 dicembre 2018
soggetto debole, plot poco verosimile Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
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La prima mezz'ora è l'unica che da un senso al film, poi più nulla. La lettura della realtà sociopolitica è oltremodo travisata, va bene la crescente dipendenza dai sondaggi e il populismo delle parole, ma gli operai con casco di protezione che rimangono colpiti dalle frasi di Brecht sono fantapolitica. Il film è del 2013 ma sembra fermo alla realtà del 1970, quando le belle parole filosofanti potevano ancora infiammare gli ideali.
L'idea poi dello sdoppiamento è surreale, così come sempre più surreali/simbolici/metaforici (per usare il linguaggio degli intellettualoni) sono le fasi successive in cui il film si impantana, offrendo solo momenti onirici e improbabili e squallide tresche tra 60enni e 20enni, bambine che parlano "liberamente" di sesso e famiglie allargate e multietniche (ma con tanti soldoni ovviamente). [+]

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rob8 mercoledì 22 agosto 2018
apologo che non cade mai nello scontato Valutazione 3 stelle su cinque
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Roberto Andò declina l’immortale tema del doppio in una storia pubblica dai risvolti familiari. Due gemelli (entrambi interpetati da un impeccabile Toni Servillo) occupano, infatti, a turno la scena politica per imprevista combinazione e all’insaputa degli elettori. 
 
Va da sé che il gemello che subentra, un filosofo affetto da disturbi psichici, riesce ove il fratello ha fallito: ridare forza ad un partito d’opposizione in difficoltà (ogni riferimento è puramente voluto) e speranza ai suoi sostenitori, utilizzando parole di verità e di buon senso.
 
L’apologo non cade mai nello scontato, ma anzi si ravviva con le vicende parallele dei due protagonisti: dove il vero politico, rifugiandosi in anonimo presso una donna amata in gioventù, riscopre attraverso di lei sentimenti antichi ed un’antica passione cinefila. [+]

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robywankenoby mercoledì 2 maggio 2018
un meraviglioso haiku Valutazione 5 stelle su cinque
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L'idea non è originalissima: di sosia e gemelli che si scambiano i ruoli o di impostori che assumono un ruolo non loro ne è pieno il cinema. E di solito fanno meglio dell'originale. Se poi i sosia o impostori occupano un importante ruolo politico, ecco che ci vengono in mente il Kevin Kline di "Dave, Presidente per un giorno" del 1993 e il Claudio Bisio del coevo "Benvenuto presidente". Ma le similitudini finiscono qui.

Perchè "Viva la libertà" è un film sulla politica, ma che non parla di politica. Anzi si tiene saggiamente a debita distanza dalle sabbie mobili delle ideologie, e anche dall'etica e dalla morale. [+]

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inesperto sabato 17 febbraio 2018
servillo superlativo Valutazione 3 stelle su cinque
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Un parafrasi cinematografica della politica italiana che riesce ad avere dei momenti toccanti. Un partito che è finito in un gorgo misto di paralisi ed ignavia, un esperto uomo politico in crisi depressiva che fugge. Solo un intervento esterno, eccentrico ed umano può salvare baracca e burattini.

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catcarlo mercoledì 8 marzo 2017
viva la libertà Valutazione 4 stelle su cinque
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Come il successivo ‘Le confessioni’, questo è un film precisamente politico, ma con la differenza che evita la trappola dell’algida costruzione ideologica attraverso l’azzeccata umanità e la funzionale dinamica dei suoi personaggi. Tanto che, alla fine, laddove il messaggio riguardante i potenti potrebbe essere tacciato di semplicità se non di semplicismo (la casta lontana dalla gente i cui bisogni possono essere compresi da chi li guarda con animo diciamo così innocente, le lotte intestine con tanto di simil-D’Alema visibile in filigrana dietro al De Bellis di Andrea Renzi, il buonismo un po’ veltroniano che spunta qua e là), la storia che vi ruota attorno coinvolge e appassiona preferendo i toni della commedia – sia pur amara – confezionata in maniera mirabile: il risultato è che, benché ne siano successe di ogni nei quattro anni passati dalla prima uscita in sala, l’opera risulta ancora attuale. [+]

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giorgio mancinelli mercoledì 4 maggio 2016
c'è in noi la soluzione per ogni problema Valutazione 4 stelle su cinque
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Spiazzante! Un Rain Man  capace di farci rabbrividire davanti all'impotenza/incapacità di risolvere i problemi; e che diventa quasi comico/surreale restituendoci quella leggerezza che occorre alla speranza di affacciarsi alla risolutezza.

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odisseus domenica 17 gennaio 2016
intreccio brioso e divertente tra filosofia e...! Valutazione 5 stelle su cinque
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E' meglio esserci come se fossimo già spariti... o sparire del tutto, per tornare a essere? In questo rivisitato dilemma shakespiriano, si racchiude il plot di questo Film magistrale. Ad essere emblema del film non è solo il dilemma di questa scena, ma anche l'ironica movenza del Servillo quanto il sarcasmo che si cela dietro le sue parole. Il tema centrale del film affonda le sue radici in una cultura senza tempo, dal sumerico Gilgamesh a tanta tragedia Greco-romana, da Shakespeare (The Comedy of Errors) a Oscar Wilde The Picture of Dorian Grey): il tema del Doppio accompagna lo spirito divertente del film, facendo di Viva la libertà un film piacevole, simpatico e "n'zést" (come piacciono a me ♥). [+]

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dario sabato 18 aprile 2015
valido Valutazione 3 stelle su cinque
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Cose già viste, ma trattate con cura e con qualche originalità. Ad esempio, l'attenzione per la vicenda, la morale non retorica, la voglia di bene generale. Un film politico che si trasforma in una parabola con una profondità inaspettata. Tutto molto dignitoso, sceneggiatura delle migliori e regia all'altezza. Servillo meno clownesco del solito, Mastrandrea sempre misurato e una Valeri Tedeschi sorprendente. Un piacere raffinato la visione, nonostante qualche inchino alla platea, qualche banalità.  

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achab50 lunedì 13 aprile 2015
beati i pazzi Valutazione 4 stelle su cinque
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La follìa è sempre stata, storicamente, considerata un dono divino, ed infatti ai pazzi ci si rivolgeva per conoscere il futuro, per ricevere consigli dalla divinità, per meditare sulle situazioni più grandi di noi.
Non meraviglia dunque che un fratello bipolare possa gestire meglio un partito politico di uno "normale" ed in tutta franchezza palloso assai.
Sono queste pellicole d'alto artigianato, che tuttavia non si impancano in contorte indagini psicanalitiche come a volte succede alle opere di origine americana, che riconciliano con cinema nostrano.
Tutto ben congegnato, tutto addirittura credibile, raffinata la colonna sonora che accompagna e non sottolinea. [+]

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