Sole a catinelle

"infinita la schiera: maestre, psicologi, imprenditori, operai, omosessuali, comunisti, logopedisti, massoni, naturalisti, giornalisti, finanzieri, neri, cinesi, artisti, registi, maestri yoga... davvero tanti, quasi tutti, tranne i politici." E no: tranne anche i critici! Caro Dario. Stai tranquillo: Zalone vi amerà sempre con tutto il cuore! Oh, ma mica da omosessuale comunista! Caro Dario, ti ha fatto ridere questa battuta? Se vuoi, caro Dario, ci aggiungo anche il gesto della mano all'orecchia. Esilarante, vero? E dico anche: "i critici non capisco un c..., ma intanto chi c... li legge?!!. Stai ridendo tanto, vero? Bravo! Sai, se un film così privo di tutto è arrivato a ottenere consenso cieco e preventivo, arreso e rassegnato è anche un po' merito tuo. [+]

"infinita la schiera: maestre, psicologi, imprenditori, operai, omosessuali, comunisti, logopedisti, massoni, naturalisti, giornalisti, finanzieri, neri, cinesi, artisti, registi, maestri yoga... davvero tanti, quasi tutti, tranne i politici." E no: tranne anche i critici! Caro Dario. Stai tranquillo: Zalone vi amerà sempre con tutto il cuore! Oh, ma mica da omosessuale comunista! Caro Dario, ti ha fatto ridere questa battuta? Se vuoi, caro Dario, ci aggiungo anche il gesto della mano all'orecchia. Esilarante, vero? E dico anche: "i critici non capisco un c..., ma intanto chi c... li legge?!!. Stai ridendo tanto, vero? Bravo! Sai, se un film così privo di tutto è arrivato a ottenere consenso cieco e preventivo, arreso e rassegnato è anche un po' merito tuo. Sul serio, non tirarti indietro! Caro Dario, ho notato che hai usato due volte l'aggettivo "sornione". Ti piace, vero? fa pensare a furbizia, opportunismo, capacità di ottenere senza esporsi, di sedurre senza dare. Proprio le qualità che hanno fatto così grande questa Italia, il suo cinema, la sua critica. E la tua, non di meno. Caro Dario, lasciatelo dire, sei proprio un gran sornione! Dai, dimmi che ti ho fatto ridere Tua uppercut [-]

Film che merita di essere visto!
E smettetela di fare continue critiche! In questo periodo di crisi, le persone hanno bisogno di ridere un po'!!
E questo film mi sembra proprio adatto (:

Il film bello fa ridere e da emozioni superpositive. Ho figlio e con lui mi comporto un po' come Checco...questo film mi ha dato nuovi spunti su come farlo ridere e renderlo felice ogni minuto. Nel suo genere è un capolavoro. 

Non pensavo di scrivere una recensione sul bel film di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, “Sole a catinelle”. Ma dopo aver letto il commento di Giovanna Trinchella (ilfattoquotidiano.it/blog/gtrinchella/), una giornalista de “il Fatto Quotidiano” a me sconosciuta fino ad oggi quando l’ho letta su un post pubblicato sulla mia pagina Fb, ho deciso di farlo. Il commento di Trinchella è diretto e sintetico: “non vado a vedere il film di Zalone perché fa tristezza che il genere “cinepanettone” sia il più visto nella storia del cinema italiano”.
Dal mio punto di vista, invece, penso che ogni persona con un minimo di sana curiosità intellettuale si fionderebbe al cinema senza esitazione alcuna per vedere il film e provare a capire, dal suo personale punto di vista, qual è il motivo per il quale milioni di italiani, di estrazione sociale, politica e culturale trasversale, fanno la ressa e la fila per vederlo. [+]

Non pensavo di scrivere una recensione sul bel film di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, “Sole a catinelle”. Ma dopo aver letto il commento di Giovanna Trinchella (ilfattoquotidiano.it/blog/gtrinchella/), una giornalista de “il Fatto Quotidiano” a me sconosciuta fino ad oggi quando l’ho letta su un post pubblicato sulla mia pagina Fb, ho deciso di farlo. Il commento di Trinchella è diretto e sintetico: “non vado a vedere il film di Zalone perché fa tristezza che il genere “cinepanettone” sia il più visto nella storia del cinema italiano”.
Dal mio punto di vista, invece, penso che ogni persona con un minimo di sana curiosità intellettuale si fionderebbe al cinema senza esitazione alcuna per vedere il film e provare a capire, dal suo personale punto di vista, qual è il motivo per il quale milioni di italiani, di estrazione sociale, politica e culturale trasversale, fanno la ressa e la fila per vederlo.
Io il film l’ho visto due giorni dopo che è uscito nelle sale (lo stesso giorno mi è stato impossibile, quando sono arrivato al cinema i biglietti erano esauriti da ore!), perché mi piace la comicità intelligente e assai arguta di Zalone e perché Zalone, senza dubbio alcuno, è capace di far ridere a crepapelle, qualità questa assai rara tra i comici nostrani che arditamente e spesso allo sbaraglio si lanciano senza paracadute nel provare a fare cinema comico.
Il film, con l’ottima regia di Nunziante, è divertente, dinamico, arguto, brillante, solare!, colto, socialmente e politicamente attuale e (neo?)realista. Zalone è bravissimo nel mettere in rilievo, con semplicità ed estrema leggerezza, le “qualità peggiori” degli italiani di oggi vittime della loro ignavia e del loro apatico distacco dalla gestione del potere e della politica. E allora, da questo punto di vista, il messaggio che lancia il co-sceneggiatore Zalone allo spettatore è chiaro e diretto: invece di lamentarti sempre che le cose vanno male, rimboccati le maniche, svestiti della pusillanime indifferenza dietro la quale per anni e anni ti sei nascosto, e prendi il mano il tuo destino cacciando a calci in culo chi ha ridotto il nostro paese in questo stato. Cosa che nel film Zalone fa brillantemente con apparente ingenua inconsapevolezza parlando candidamente al telefono di cose delle quali gli italici potenti furbi e arroganti non farebbero neanche sotto tortura.
P:S: - Scrivere ed esprimere giudizi su cose che non si conoscono affatto - come probabilmente direbbe Pulitzer - non è da giornalisti seri e moderni, ma semplicemente di chi ha l’ambire narcisistico di uno scrivere “fondato sul pregiudizio e sull’ignoranza” (J. Pulitzer, 1904).
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Se volete ridere senza riuscire a fermarvi, andate a vedere questo film. Migliore dei due precedenti perché non è volgare e ha una bella storia dietro. Ognuno può riconoscersi in uno dei personaggi. Checco Zalone ha dato il meglio di sé aiutato da altri attori altrettanto bravi.

Il personaggio di Zalone ritorna con una commedia degna degli incassi che sta avendo.
Il trailer mi aveva incuriosito ,andandolo a vedere al cinema in compagnia mi sono diverto molto.
E' una commedia leggera e le battute non danno fastidio,e allo sesso tempo riempito di satira e con continue risate.
Si entra quindi nel film e ci si lascia trasportare in un ora e mezzo di rilassamento se non si ci va pensando che sarà un brutto film.

Ok, forse ho esagerato un po' con 5 stelle, ma dai! Film stupendo. AL cinema non smettevo di ridere! Ancora adesso ho le lacrime agli occhi. A parte il fatto che fa molto ridere, poi cioè, Checco è Checco! La sua interpretazione è stupenda! Come quando fanno - Siamo di Equitalia -Noo siamo cattolici Oppure altri e Altri momenti in cui Checco si rileva un grande interpretatore! Parliamoci chiaro! Non c'è da stupirsi se poi troviamo 44.000.000E! Secondo me è stupendo! Film consigliato anche se un po' volgare in alcuni punti. Stupende le musiche!

Credo che il film non sia, come moltissimi hanno scritto, privo di contenuto, anzi, ridendo e scherzando ci ha “servito “ un’immagine spietata del nostro Paese: desiderio di arrivare a qualunque costo al fine di guadagnare tanti soldi – non importa come – e poter possedere beni inutili contraendo debiti. Questa nostra Italia ha vissuto (ora è finito il tempo delle finte vacche grasse!) per anni e anni senza avere la percezione che in questo modo ci si avvolgeva, ci si accartocciava in una spirale che avrebbe portato all’abisso, e quando quest’ultimo è stato raggiunto, non solo tanti non l’hanno riconosciuto, ma hanno cercato di trascinare anche chi spalancando loro il sipario della realtà (la moglie di Checco) tentava di salvarlo dal bestiale e sfrenato consumismo. [+]

Credo che il film non sia, come moltissimi hanno scritto, privo di contenuto, anzi, ridendo e scherzando ci ha “servito “ un’immagine spietata del nostro Paese: desiderio di arrivare a qualunque costo al fine di guadagnare tanti soldi – non importa come – e poter possedere beni inutili contraendo debiti. Questa nostra Italia ha vissuto (ora è finito il tempo delle finte vacche grasse!) per anni e anni senza avere la percezione che in questo modo ci si avvolgeva, ci si accartocciava in una spirale che avrebbe portato all’abisso, e quando quest’ultimo è stato raggiunto, non solo tanti non l’hanno riconosciuto, ma hanno cercato di trascinare anche chi spalancando loro il sipario della realtà (la moglie di Checco) tentava di salvarlo dal bestiale e sfrenato consumismo. Lo stupido Checco così ha continuato a sperperare perché così fan tutti, e lui da becero vuole proprio tutto quello che il mercato offre. Ha persino affascinato, attirato e convinto suo figlio, uno studente modello, bisognoso dell’affetto paterno a condividere la sua strada, ciò significa che le persone meno esperte, più fragili possono in balia di furbacchioni e imbroglioni essere catapultate in un modo - cui intellettualmente non apparterrebbero- pur di piacere, essere à la page, attuali, moderne. [-]

Già, e se fosse rimasto solo Checco Zalone a riuscire a raccontare la vera Italia? L'Italia di provincia, l'italianità e la comicità intrinseca al nostro popolo. Lasciato a casa l'inutile snobbismo da intellettuali, il film è bello, divertente, scorre via bene e riesce a non essere (quasi) mai banale. Sullo sfondo anche una velata critica alla nostra società e alle sue contraddizioni. Non per amanti del cinema impegnato, sicuramente per chiunque questo Paese ha voglia di vederlo senza paraocchi ideologici. Bravo, Checco.

Se volete passare un paio d'ore di disimpegno, se volete farvi quattro risate senza pretese, se tutto ciò di cui avete voglia è un po' di spensierata allegria, NON ANDATE A VEDERE QUESTO FILM.