aidanitterec
|
sabato 27 dicembre 2014
|
mediocre ispirazione a "oltre il giardino"
|
|
|
|
Ho visto solo oggi il film. Non spendo i soldi del cinema per vedere questi film quindi aspetto che arrivino sul piccolo schermo. Decisamente mediocre ispirazione al capolavoro "Oltre il giardino". Niente di originale da segnalare, solo l'arricchimento di autore, produttore e tutti coloro che hanno contribuito !!
|
|
[+] lascia un commento a aidanitterec »
[ - ] lascia un commento a aidanitterec »
|
|
d'accordo? |
|
charlie94
|
sabato 27 dicembre 2014
|
tutti devono vivere.
|
|
|
|
Ma perché si fanno questi film i nutili, assolutamente inutili e per niente divertenti ?
|
|
[+] lascia un commento a charlie94 »
[ - ] lascia un commento a charlie94 »
|
|
d'accordo? |
|
domenicodv
|
giovedì 25 settembre 2014
|
e' il genio della risata!
|
|
|
|
Tutti criticano i suoi operati, ma io non riesco a trovare un altro attore che faccia ridere quanto lui. E' davvero il genio e il mago della risata. Film capolavoro!!!
|
|
[+] lascia un commento a domenicodv »
[ - ] lascia un commento a domenicodv »
|
|
d'accordo? |
|
toty bottalla
|
sabato 20 settembre 2014
|
l'originalità di zalone, bravo e simpatico!
|
|
|
|
Zalone nel suo terzo film da protagonista, direi molto protagonista e molto bravo se pensiamo che da solo regge l'intera commedia, la trama grottesca, favolosa e avventurosa permette all'attore pugliese di svuotare il repertorio già consolidato e vincente affrontando temi attuali molto seri con la sua originale ironia e come solo al cinema si può fare, checco zalone mi ricorda molto come prototipo artistico: carlo verdone prima maniera, con la differenza che verdone nei suoi film poteva contare su caratteristi importanti come: brega, infanti, bernabucci sora lella ecc. intorno a checco meno qualità che tuttavia esaltano la sua bravura, sole a catinelle è meno brillante dei primi due ma zalone teniamocelo stretto! Saluti.
[+]
Zalone nel suo terzo film da protagonista, direi molto protagonista e molto bravo se pensiamo che da solo regge l'intera commedia, la trama grottesca, favolosa e avventurosa permette all'attore pugliese di svuotare il repertorio già consolidato e vincente affrontando temi attuali molto seri con la sua originale ironia e come solo al cinema si può fare, checco zalone mi ricorda molto come prototipo artistico: carlo verdone prima maniera, con la differenza che verdone nei suoi film poteva contare su caratteristi importanti come: brega, infanti, bernabucci sora lella ecc. intorno a checco meno qualità che tuttavia esaltano la sua bravura, sole a catinelle è meno brillante dei primi due ma zalone teniamocelo stretto! Saluti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a toty bottalla »
[ - ] lascia un commento a toty bottalla »
|
|
d'accordo? |
|
jetset
|
martedì 5 agosto 2014
|
infimo, noioso, sciocco
|
|
|
|
Non vedo un film italiano da molti anni, mi sono reso conto che ho fatto bene. Incredibile che abbia avuto un successo simile, si vede che siamo passati dal popolo che ha fatto la Cappella Sistina ad un popolo di cavernicoli. Io l'ho dovuto vedere quasi per forza, ora per altri 10 anniai film italiani ho già dato.
|
|
[+] lascia un commento a jetset »
[ - ] lascia un commento a jetset »
|
|
d'accordo? |
|
gabriella
|
martedì 8 luglio 2014
|
una risata contro la crisi
|
|
|
|
Visto un sabato sera in una rassegna estiva, alla quale sono andata poco entusiasta e poco convinta, non amo particolarmente i film comici, preferisco gli spettacoli alla “Aldo Giovanni e Giacomo”, per capirci non sono una fan di Checco Zalone, di cui avevo già visto “ Che bella giornata”e non capivo che avesse da ridere il pubblico in sala, per cui non mi aspettavo niente di particolare.
Un venditore di aspirapolveri con moglie cassaintegrata, dal quale è separato, promette una vacanza da sogno al figlio se questi prenderà una pagella costellata di dieci, cosa che avviene, da qui il dilemma, cosa fare se non ne ha le possibilità? Il suo spirito ottimista a ogni costo e una serie di fortunate circostanze, fanno in modo che la vacanza diventi realmente un sogno che si realizza, e anche di più, fino al rientro a casa, riappacificazione con la moglie e chi più ne ha più ne metta.
[+]
Visto un sabato sera in una rassegna estiva, alla quale sono andata poco entusiasta e poco convinta, non amo particolarmente i film comici, preferisco gli spettacoli alla “Aldo Giovanni e Giacomo”, per capirci non sono una fan di Checco Zalone, di cui avevo già visto “ Che bella giornata”e non capivo che avesse da ridere il pubblico in sala, per cui non mi aspettavo niente di particolare.
Un venditore di aspirapolveri con moglie cassaintegrata, dal quale è separato, promette una vacanza da sogno al figlio se questi prenderà una pagella costellata di dieci, cosa che avviene, da qui il dilemma, cosa fare se non ne ha le possibilità? Il suo spirito ottimista a ogni costo e una serie di fortunate circostanze, fanno in modo che la vacanza diventi realmente un sogno che si realizza, e anche di più, fino al rientro a casa, riappacificazione con la moglie e chi più ne ha più ne metta. Film senza pretese, se non lo scopo di far sorridere e dimenticare i guai della crisi che attanaglia il nostro paese. C'è qualche battuta simpatica, ironia e divertimento, Zalone, nel suo viaggio per l'Italia in compagnia del figlio, si diverte a buttare nel calderone una fitta schiera di personaggi che incontra strada facendo, quali psicologi, maestri di yoga, registi d'avanguardia, il jet set e le sue ipocrisie, naturalisti, ecc. ecc., con fare disinvolto e burlone. Diciamo che stavolta qualche risata me la sono fatta pure io,non dico che andrei tutti i giorni a vedere film di questo genere, ma credo che se ogni tanto ci si disimpegna non sia un gran male. Pensiamo a quando abbiamo amici a cena, in mezzo a tanti discorsi più o meno seri, c'è anche il momento della battuta, degli aneddoti, delle cose futili e leggere, della risata, per cui, una volta l'anno, film di questo tipo, ci può anche stare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gabriella »
[ - ] lascia un commento a gabriella »
|
|
d'accordo? |
|
stellamarina11
|
sabato 22 marzo 2014
|
delusione!
|
|
|
|
Banale, scontato, superficiale.
Mi aspettavo molto di più da Checco Zalone. In questo film ho avuto proprio l'impressione che Zalone abbia capito qual è la ricetta per fare soldi con il cinema in Italia.... Mediocrità e battute facili. Sulla via del cinepanettone. No, Checco, non ci siamo!
|
|
[+] lascia un commento a stellamarina11 »
[ - ] lascia un commento a stellamarina11 »
|
|
d'accordo? |
|
daniele grano
|
domenica 9 marzo 2014
|
record a catinelle
|
|
|
|
Qual è la ricetta perfetta per superare ogni record al box office?
Luca Medici, in arte Checco Zalone, la conosce perfettamente, e nel suo terzo film, “Sole a Catinelle”, la mette in pratica come mai aveva fatto finora.
Tutto, dalla trama ai co-protagonisti, è sviluppato per esaltare il talento comico di Zalone: un padre squattrinato e tendenzialmente “pallonaro”, prototipo dell’italiano medio, che promette al figlio di dieci anni un fantastico viaggio per una pagella impeccabile.
La regia di Gennaro Nunziante è semplice, quasi elementare, mai niente di pretenzioso che possa mettere in ombra le gag del comico pugliese.
[+]
Qual è la ricetta perfetta per superare ogni record al box office?
Luca Medici, in arte Checco Zalone, la conosce perfettamente, e nel suo terzo film, “Sole a Catinelle”, la mette in pratica come mai aveva fatto finora.
Tutto, dalla trama ai co-protagonisti, è sviluppato per esaltare il talento comico di Zalone: un padre squattrinato e tendenzialmente “pallonaro”, prototipo dell’italiano medio, che promette al figlio di dieci anni un fantastico viaggio per una pagella impeccabile.
La regia di Gennaro Nunziante è semplice, quasi elementare, mai niente di pretenzioso che possa mettere in ombra le gag del comico pugliese.
Da un paesino nel Molise a Portofino, dal rudere di una vecchia zia attaccata al denaro alle conoscenze con i più grandi imprenditori italiani, il viaggio padre-figlio affronta tutte le realtà che Zalone è in grado di prendere in giro.
Operai, businessmen, maestre, omosessuali, comunisti, capitalisti, massoni, tutti cadono nella rete dell’universo zaloniano, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione.
La risata è continua e costante, l’unico a tenere testa al “super papà” è proprio il piccolo Niccolò, interpretato da Robert Dancs.
I paragoni con i miti della comicità italiana si sprecano, c'è chi si sbilancia e chiama in causa addirittura Alberto Sordi ed il suo "In viaggio con papà"; chi, ancora paragona il modo di fare comicità di Zalone a quello del principe Totò.
Di contro, le critiche non mancano: da chi inorridisce di fronte ad un linguaggio "poco fine" a chi contesta le critiche troppo velate alla politica italiana.
Ma il personaggio Zalone è così, popolare, talvolta volgare ma mai banale, pessimo risultato dell'Italia berlusconiana (che critica, eccome se la critica).
Tutte le sfaccettature del Paese sono prese in giro dal Fantozzi dei giorni nostri, che però, a differenza del Ragionier Ugo, non è protagonista passivo ma piuttosto attivo.
Con “Che Bella Giornata” Checco Zalone aveva superato il record di incassi di un capolavoro come “La Vita è Bella”; per il momento, dopo il primo week end nelle sale, “Sole a Catinelle” raccoglie la bellezza di 20 milioni di euro.
L’ultimo baluardo da superare sarebbe Avatar, con i suoi 60 milioni di euro incassati in Italia, chissà come la prenderebbero ad Hollywood.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a daniele grano »
[ - ] lascia un commento a daniele grano »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
giovedì 27 febbraio 2014
|
super papà.. super incasso
|
|
|
|
Zalone dà un calcio alla crisi, e nonostante i vari problemi economici riesce ad esaudire la promessa fatta al figlio, e così vacanze furono, si, ma nel Molise, dalla vecchia zia avara, che nel finale regalerà una degna scenetta fuori programma. Una vacanza nata male ma finita molto bene, grazie ad una conoscenza fortuita, padre e figlio si ritroveranno in un ambiente di gran lusso, dimostrandosi, seppur con qualche eccezione, all'altezza delle menti sopraffine che li circondano. Senza dubbio migliore del precedente film di Zalone, "Che bella giornata", forse il punto debole è la durata, davvero troppo breve il tempo per sfruttare il talento comico dell'attore protagonista.
[+]
Zalone dà un calcio alla crisi, e nonostante i vari problemi economici riesce ad esaudire la promessa fatta al figlio, e così vacanze furono, si, ma nel Molise, dalla vecchia zia avara, che nel finale regalerà una degna scenetta fuori programma. Una vacanza nata male ma finita molto bene, grazie ad una conoscenza fortuita, padre e figlio si ritroveranno in un ambiente di gran lusso, dimostrandosi, seppur con qualche eccezione, all'altezza delle menti sopraffine che li circondano. Senza dubbio migliore del precedente film di Zalone, "Che bella giornata", forse il punto debole è la durata, davvero troppo breve il tempo per sfruttare il talento comico dell'attore protagonista.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
giacomo b
|
domenica 23 febbraio 2014
|
terzo film:qualità inferiore risultato esorbitante
|
|
|
|
Aspirare la polvere! Questo è il mondo lavorativo di Checco, il quale prima lavora come cameriere d'albergo e poi come rappresentante di aspirapolveri. La fortuna gira dalla sua parte, fin quando un elettrodomestico all'avanguardia sostituisce le classiche aspirapolveri. Indebitato più che mai, si separa "consensualmente" dalla moglie. Lavora sporadicamente e vive, come molte altre persone, la crisi economica globale. Durante una conversazione telefonica con suo figlio, promette a quest'ultimo che, se fosse riuscito a prendere tutti dieci a scuola, l'avrebbe portato in vacanza. L'esito delle pagelle sarà più che positivo e per Checco non sarà facile "adempiere" la sua promessa.
[+]
Aspirare la polvere! Questo è il mondo lavorativo di Checco, il quale prima lavora come cameriere d'albergo e poi come rappresentante di aspirapolveri. La fortuna gira dalla sua parte, fin quando un elettrodomestico all'avanguardia sostituisce le classiche aspirapolveri. Indebitato più che mai, si separa "consensualmente" dalla moglie. Lavora sporadicamente e vive, come molte altre persone, la crisi economica globale. Durante una conversazione telefonica con suo figlio, promette a quest'ultimo che, se fosse riuscito a prendere tutti dieci a scuola, l'avrebbe portato in vacanza. L'esito delle pagelle sarà più che positivo e per Checco non sarà facile "adempiere" la sua promessa.
Checco Zalone, più in forma che mai, torna sul grande schermo per un terzo esilarante film comico. Come è accaduto con gli altri capitoli, sempre con la regia di Gennaro Nunziante, Checco Zalone riesce a creare un'atmosfera "utopica", cercando di far trapelare, tra una risata e l'altra, un senso di allegria e ottimismo "universale". Con qualche battuta comica in meno (rispetto gli altri film), e una storia abbastanza seria, l'attore e sceneggiatore del film, Zalone, riesce a conquistare un pubblico ancora più vasto del solito.
La fila al botteghino è sicuramente giustificata dalla notorietà e dalle capacità dell'attore-protagonista Checco Zalone, il quale riesce a generare ilarità negli spettatori. In questo capitolo però, forse perché troppo ripetitivo, forse perché il tema, o meglio, il soggetto era più "elevato" e serio , il cabarettista più acclamato d'Italia non è riuscito a schivare un'ondata di critiche da parte di molteplici testate giornalistiche e siti web.
La cifra: 51.763.459 € si riferisce agli esorbitanti incassi del film, ottenuti e per "giusti meriti", e per pubblicità, e per una notevole esigenza di spensieratezza e comicità ricercata oggigiorno sempre maggiormente da un pubblico sempre più vasto, speranzoso di dimenticare per 90 minuti i problemi reali, quelli che in questi anni di crisi e disagio economico si stanno vivendo, quelli che neanche Checco, che le sue "utopie cinematografiche" e caratteriali, può cancellare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giacomo b »
[ - ] lascia un commento a giacomo b »
|
|
d'accordo? |
|
|