asdrubale03
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venerdì 8 novembre 2013
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viva checco e la sua comicita!
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finalmente l'Italia riesce a produrre un film comico, non volgare e che riesce a far ridere con semplicità.Un film che parla della crisi di oggi ma con ironia ed è sicurmente uno dei lati più belli di questo capolavoro cinematografico.Spero che le prossime commedie italiane lo prendino come esempio.
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paolo salvaro
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giovedì 7 novembre 2013
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matteo manganelli : a proposito di commedia
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Ho già votato questo film con 3 stelle e perciò non intendo esprimere altri giudizi, ma solo approfondire un discorso iniziato qui sotto da un altro recensore.
Non credo che si possano mettere sullo stesso piano i cinepanettoni ed i film di Zalone, per quanto possano non piacere quelli dell'attore in questione. Checco Zalone è al suo terzo film dopo Cado dalle nubi e Che bella giornata, spalmati nel ragionevole spazio di cinque anni di lavoro, presentando tre diverse storie e critiche, salvo gli inevitabili elementi ricorrenti. I cinepanettoni, anticipati da alcuni precursori degli anni '80, sono usciti ininterrottamente dal 2000 al 2011 (l'anno dopo uscì Colpi di Fulmine, apparentemente qualcosa di diverso ed in pratica no) riproponendo per 12 volte la stessa identica pellicola con le stesse identiche situazioni idiote e lo stesso accento romano di un discutibile Enzo Salvi, tutte le volte ed incassando tutte le volte milioni su milioni.
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Ho già votato questo film con 3 stelle e perciò non intendo esprimere altri giudizi, ma solo approfondire un discorso iniziato qui sotto da un altro recensore.
Non credo che si possano mettere sullo stesso piano i cinepanettoni ed i film di Zalone, per quanto possano non piacere quelli dell'attore in questione. Checco Zalone è al suo terzo film dopo Cado dalle nubi e Che bella giornata, spalmati nel ragionevole spazio di cinque anni di lavoro, presentando tre diverse storie e critiche, salvo gli inevitabili elementi ricorrenti. I cinepanettoni, anticipati da alcuni precursori degli anni '80, sono usciti ininterrottamente dal 2000 al 2011 (l'anno dopo uscì Colpi di Fulmine, apparentemente qualcosa di diverso ed in pratica no) riproponendo per 12 volte la stessa identica pellicola con le stesse identiche situazioni idiote e lo stesso accento romano di un discutibile Enzo Salvi, tutte le volte ed incassando tutte le volte milioni su milioni. Perciò a che scopo prendersela con il pubblico che ora si fionda a vedere qualcosa di finalmente nuovo e (con questo mi rivolgo anche ad altri recensori) con che impudenza evidenziare la pochezza tecnica e registica o presunta tale dei film di Checco Zalone, dopo tutto il letame che hanno lanciato addosso alla commedia italiana le giustamente da te definite mummie?
Lasciando a morire il pensiero, anzi, l'arcano terrore che qualcuno si sia veramente presentato in sala per tutte e 12 le volte per vedere Christian De Sica fare battute sulla merda e la gnocca ogni Natale (e magari pure la 13° per Colpi di fulmine), il fenomeno ed il successo che sta raccogliendo Checco Zalone nel'ambiente della commedia è paragonabile solo a quello di Paolo Villaggio nei film di Fantozzi. In entrambi i casi avevamo tra l'altro elementi ricorrenti (la lingua sempre fuori di Villaggio e l'espressione da ritardato di Zalone) e regia e sceneggiatura non certo impeccabili, ma è proprio quello a fare funzionare film di questo tipo. Hai tirato in ballo le commedie di Monicelli: ti assicuro che se uscisse oggi un film identico in tutto e per tutto ad I soliti ignoti c'è chi avrebbe il coraggio di dire che è un film di merda, pur essendo stilisticamente ed artisticamente molto migliore di questo Sole a catinelle che pure mi è piaciuto. Perchè? Perchè i cinepanettoni hanno danneggiato in maniera irreversibile la vecchia commedia italiana: quelli della mia generazione (anni '90) e quelli della generazione che verrà sono cresciuti convinti che film come Vacanze di Natale 2000 (ieri) ed I soliti idioti 2 (oggi) siano grandi commedie. Sinceramente, preferisco che i 20 milioni siano incassati da Zalone o Pieraccioni, piuttosto che da De Sica ed i suoi compagni di merenda infami.
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matteo manganelli
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giovedì 7 novembre 2013
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dal cinepanettone al cinezalone
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Già vi sento borbottare frasi tipo: "ma non si può giudicare un film di Checco Zalone come una qualsiasi altra pellicola", "è un filmetto fatto solo per ridere", "non dovresti essere così severo", "almeno lui fa ridere non come quella merda di cinepanettoni" etc. Ok, fa ridere, siamo daccordo, ma anche Natale in Crociera secondo me faceva ridere, ma non per questo è un (buon) film. Luca Medici ha ormai spodestato le vecchie mummie, che da decenni ci rifilavano un "Natale a/in" dopo l'altro e, con il suo terzo film, sbanca il botteghino ancora una volta, incassando più di 20 milioni in una settimana.
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Già vi sento borbottare frasi tipo: "ma non si può giudicare un film di Checco Zalone come una qualsiasi altra pellicola", "è un filmetto fatto solo per ridere", "non dovresti essere così severo", "almeno lui fa ridere non come quella merda di cinepanettoni" etc. Ok, fa ridere, siamo daccordo, ma anche Natale in Crociera secondo me faceva ridere, ma non per questo è un (buon) film. Luca Medici ha ormai spodestato le vecchie mummie, che da decenni ci rifilavano un "Natale a/in" dopo l'altro e, con il suo terzo film, sbanca il botteghino ancora una volta, incassando più di 20 milioni in una settimana. Parliamoci chiaro, però: se Checco Zalone è il picco più alto della nuova comicità del cinema italiano, Tognazzi in "Amici miei" che cos'era? Se il nuovo umorismo mescolato al sociale è questo, cos'erano Sordi e Gassman ne "La grande guerra"? Io non voglio fare il retrogrado a tutti i costi e quando sono andato a vederlo ieri sera ho passato una serata e mi sono divertito pure; ma se si parla di cinema, si parla di altro, perchè, dal punto di vista tecnico (regia, fotografia, montaggio), questo film non esiste e, artisticamente parlando (soggetto e sceneggiatura) ha il solo scopo di far fare quelle 2 o 3 battute ignoranti a Zalone mentre si esibisce nel suo solito one man show. Uniche note positive: il film non ha paura di utilizzare battute moralmente scorrette al suo interno (mai eccessivamente volgari) e non tenta in alcun modo di essere profondo o di fare la lezioncina, come nei film di Brizzi. Divertente e dimenticabilissimo.
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[+] non era una lezione universitaria..
(di serenellah)
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scosco
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giovedì 7 novembre 2013
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non vale i primi due!!
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Partendo dal fatto che io adoro checco zalone e ho visto i suoi 2 primi film,dico che questo non mi ha fatto impazzire come i precedenti,è un film carino ma niente di piu e niente di che,non mi piace dare giudizi negativi a nessun film che vado a vedere ma A sole a catinelle purtroppo devo fare qualche critica,forse perche sono cose gia viste e dopo un po le cose troppo lunghe stufano( guardate i vari vacanze di natale), nel senso che la comicità è sempre la stesso in tutti e 3 i film nei primi due era la novità e faceva ridere ora comincia a stufare,parlando nel film piu dettagliatamenente la storia non mi convince molto e le battute neppure apparte alcune,la prima parte del film è calante si riprende piu avanti,carine le musiche ma anche qua
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Partendo dal fatto che io adoro checco zalone e ho visto i suoi 2 primi film,dico che questo non mi ha fatto impazzire come i precedenti,è un film carino ma niente di piu e niente di che,non mi piace dare giudizi negativi a nessun film che vado a vedere ma A sole a catinelle purtroppo devo fare qualche critica,forse perche sono cose gia viste e dopo un po le cose troppo lunghe stufano( guardate i vari vacanze di natale), nel senso che la comicità è sempre la stesso in tutti e 3 i film nei primi due era la novità e faceva ridere ora comincia a stufare,parlando nel film piu dettagliatamenente la storia non mi convince molto e le battute neppure apparte alcune,la prima parte del film è calante si riprende piu avanti,carine le musiche ma anche qua migliori nei primi 2 film di checco, CADO DALLE NUBI e CHE BELLA GIORNATA,mi dispiace perchè zalone è zalone e mi fa molto ridere ma sole a catinelle poteva esser fatto meglio,simpaticissimo invece niccolò il figlio (nel film) di checco!!
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william
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mercoledì 6 novembre 2013
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divertente
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Un po' piatto nella prima parte del film, ma successivamente, quando arriva allo "Zoo" la comicità decolla.
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joker 91
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mercoledì 6 novembre 2013
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un film inutile
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Un film che non vale neanche il biglietto speso. Pensare che Tom hanks è stato battuto da questa pellicola fa veramente vomitare,questo la dice lunga sul livello culturale Italiano. Non so che cosa penserebbero i veri comici nostrani che non ci sono più come Alberto Sordi,Ugo Tognazzi ecc ecc di questa pellicola per non parlare di registi come Risi o Monicelli che hanno fatto conoscere la vera commedia all'italiana nel mondo,ed oggi nessuno più li ricorda.
Il film è un felino superiore ai soliti cinepanettoni con battute meno volgari del solito con una trama inesistente che cerca di interrogarsi a suo modo sulla crisi e su cosa siano diventati gli Italiani,è semplicemente la solita commedia che si prende gioco dell'italiano medio e della sua classe dirigente,non è certo la prima.
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Un film che non vale neanche il biglietto speso. Pensare che Tom hanks è stato battuto da questa pellicola fa veramente vomitare,questo la dice lunga sul livello culturale Italiano. Non so che cosa penserebbero i veri comici nostrani che non ci sono più come Alberto Sordi,Ugo Tognazzi ecc ecc di questa pellicola per non parlare di registi come Risi o Monicelli che hanno fatto conoscere la vera commedia all'italiana nel mondo,ed oggi nessuno più li ricorda.
Il film è un felino superiore ai soliti cinepanettoni con battute meno volgari del solito con una trama inesistente che cerca di interrogarsi a suo modo sulla crisi e su cosa siano diventati gli Italiani,è semplicemente la solita commedia che si prende gioco dell'italiano medio e della sua classe dirigente,non è certo la prima. Zalone fa il suo dimostrando un talento superiore ai comici degli ultimi anni escludendo forse Bisio e Abatantuono ma il film è troppo leggero senza una vera denuncia significativa. Mi aspettavo da Zalone un salto di qualità arrivando alle commedie di Verdone e Benigni ed dopo gli incassi di CHE BELLA GIORNATA speravo in un suo miglioramento visto che poteva osare. Le quattro o cinque stelle che ho visto da alcuni utenti fanno paura,perchè se Zalone si prende cinque stelle allora ad Argo,La grande Bellezza,La migliore offerta,il marchese del grillo ecc ecc se ne devono dare venti
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luciacinefila
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mercoledì 6 novembre 2013
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se questa è la comicità del cinema italiano.......
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Il passaparola ancora una volta mi ha tradito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensavo di trascorrere con il sorriso i 90 minuti della programmazione....ed invece.... mi sono annoiata mortalmente durante tutti i 90 minuti del film.
Che dire....non penso si tratti di un film degno di essere commentato ciononostante vorrei soltanto manifestare la mia incredulità dinanzi ad una sala in cui l'unica a non sciogliersi in fragorose risate era la sottoscritta..... forse non avendo visto i primi due capolavori di Zalone non sono riuscita a cogliere le sfumature comiche dell'opera o più semplicemente si tratta di una comicità che non riesco a comprendere.....
Peccato che il cinema italiano si sia ridotto così.
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Il passaparola ancora una volta mi ha tradito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pensavo di trascorrere con il sorriso i 90 minuti della programmazione....ed invece.... mi sono annoiata mortalmente durante tutti i 90 minuti del film.
Che dire....non penso si tratti di un film degno di essere commentato ciononostante vorrei soltanto manifestare la mia incredulità dinanzi ad una sala in cui l'unica a non sciogliersi in fragorose risate era la sottoscritta..... forse non avendo visto i primi due capolavori di Zalone non sono riuscita a cogliere le sfumature comiche dell'opera o più semplicemente si tratta di una comicità che non riesco a comprendere.....
Peccato che il cinema italiano si sia ridotto così.... purtroppo ormai mi sono rassegnata all'idea che per sorridere o ridere di gusto sia necessario la visione di film francesi o americani.
Così è........si riderà la prossima volta..spero tanto
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flyanto
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mercoledì 6 novembre 2013
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quanto ci si adopera per mantenere una promessa al
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Film in cui si racconta di un padre, interpretato da Checco Zalone, che deve mantenere la promessa fatta al figlio di portarlo in vacanza al mare, nonostante la mancanza di soldi. Nel corso del viaggio per le strade d'Italia, egli troverà ogni espediente per accontentare il figlio e, complici anche alcuni avvenimenti che Zalone gira a suo favore, riuscirà a fare trascorrere al proprio bimbo, peraltro molto più maturo ed assennato del padre, una divertente e singolare vacanza in varie località italiane ed a contatto con diversi personaggi. Questa costituisce la terza opera di Checco Zalone e come tutte le precedenti risulta anch'essa molto divertente e piacevole da guardare.
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Film in cui si racconta di un padre, interpretato da Checco Zalone, che deve mantenere la promessa fatta al figlio di portarlo in vacanza al mare, nonostante la mancanza di soldi. Nel corso del viaggio per le strade d'Italia, egli troverà ogni espediente per accontentare il figlio e, complici anche alcuni avvenimenti che Zalone gira a suo favore, riuscirà a fare trascorrere al proprio bimbo, peraltro molto più maturo ed assennato del padre, una divertente e singolare vacanza in varie località italiane ed a contatto con diversi personaggi. Questa costituisce la terza opera di Checco Zalone e come tutte le precedenti risulta anch'essa molto divertente e piacevole da guardare. Divenuto nella realtà padre da poco di una bimba, qui si evidenzia quanto Zalone sia divenuto particolarmente sensibile a trattare la tematica del rapporto padre-figlio, tematica, invece, totalmente assente nei suoi primi films dove egli interpretava sempre parti da scapolo. A parte ciò, comunque, il film si avvale di dialoghi ricchi di battute di spirito, peraltro mai volgari, e di situazioni paradossali realisticamente parlando che però qui sembrano quanto mai possibili ed accettabili per il modo in cui egli le presenta e le affronta. Insomma, sempre sulla scia del suo modo di concepire e fare del cinema comico, questa pellicola è altamente consigliabile al fine di ottenere circa un'ora e mezza di puro svago e niente più.
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iblon
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mercoledì 6 novembre 2013
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film squallido adatto per un paese squallido
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Se avete un briciolo di capacità critica/intellettiva NON andate a vedere questo film. Per farsi "strappare" una risata con questo film bisogna lobotomizzarsi. Il film in ogni sua parte è banale, mediocre, forzatamente stupido fino all'inverosimile. Iniziata la proiezione del film dopo 5 minuti avrete solo voglia di andare alla cassa per chiedere il rimborso. Io non l'ho fatto, ho ingenuamente atteso minuto dopo minuto che la qualità della commedia migliorasse ma quando mi sono reso conto che non c'era più niente da fare erano passati più di 45 minuti e il mio biglietto non sarebbe stato rimborsato. Il fatto che questa "commedia" abbia avuto tanto successo al botteghino dovrebbe far riflettere gli studiosi in vari campi, dalla psicologia alla sociologia passando dall'economia alla biologia.
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Se avete un briciolo di capacità critica/intellettiva NON andate a vedere questo film. Per farsi "strappare" una risata con questo film bisogna lobotomizzarsi. Il film in ogni sua parte è banale, mediocre, forzatamente stupido fino all'inverosimile. Iniziata la proiezione del film dopo 5 minuti avrete solo voglia di andare alla cassa per chiedere il rimborso. Io non l'ho fatto, ho ingenuamente atteso minuto dopo minuto che la qualità della commedia migliorasse ma quando mi sono reso conto che non c'era più niente da fare erano passati più di 45 minuti e il mio biglietto non sarebbe stato rimborsato. Il fatto che questa "commedia" abbia avuto tanto successo al botteghino dovrebbe far riflettere gli studiosi in vari campi, dalla psicologia alla sociologia passando dall'economia alla biologia. Siamo nel pieno della involuzione culturale della specie umana.
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[+] peccato non esserti divertito
(di ollipop)
[ - ] peccato non esserti divertito
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ollipop
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mercoledì 6 novembre 2013
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grande,grandissimo checco!
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Affresco di una Italia in piena crisi economica visto da un genio della comicità : Si perche senza volgarità che sono il pane quotidiano dei cinepanettoni natalizi, Checco Zalone ci porta nel suo mondo dove battute esilaranti, dialoghi demenziali e situazioni paradossali si traducono in una pellicola di rara efficacia che non solo fa ridere a crepapelle ma fa anche riflettere
Non è assolutamente facile far ridere per un'ora e mezza ma Zalone ci riesce con una spontaneità disarmante:solo una mente geniale puo portare sullo schermo una scena come quella dell'affiliazione massonica,vero capolavoro di comicità tanto per citarne una. ma tutto il film è un susseguirsi di situazioni deliranti con dialoghi al limite dell'assurdo da applausi durante la programmazione
Il successo di questo film
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Affresco di una Italia in piena crisi economica visto da un genio della comicità : Si perche senza volgarità che sono il pane quotidiano dei cinepanettoni natalizi, Checco Zalone ci porta nel suo mondo dove battute esilaranti, dialoghi demenziali e situazioni paradossali si traducono in una pellicola di rara efficacia che non solo fa ridere a crepapelle ma fa anche riflettere
Non è assolutamente facile far ridere per un'ora e mezza ma Zalone ci riesce con una spontaneità disarmante:solo una mente geniale puo portare sullo schermo una scena come quella dell'affiliazione massonica,vero capolavoro di comicità tanto per citarne una. ma tutto il film è un susseguirsi di situazioni deliranti con dialoghi al limite dell'assurdo da applausi durante la programmazione
Il successo di questo film deve far riflettere i soloni della critica cinematografica : Zalone non è Sordi nè vuol esserlo ,men che meno Toto ,Zalone è Zalone bravo simpatico originale in grado di riservarci ancora gradite sorprese
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