luciacinefila
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lunedì 5 marzo 2012
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denzel non delude mai
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Thiller dedicato a chi ama l'azione dura e pura.DEnzel Washington non delude davvero mai ed anche in questo lungometraggio dimostra ancora una volta come la sua presenza nel cast offra la ceretezza assoluta di un prodotto comunque di buon livello.Ottima la sceneggiatura così anche l'interpretazione di Ryan Reynolds che non risulta affatto offuscata dalla ingombrante presenza di così tanto collega. Non cè tempo per annoiarsi ne tantomeno per riflettere visto il ritmo incalzante anche se la tematica affrontata risulta quantomai attuale....Divertente ben realizzato e travolgente.Lo consiglio vivamente.
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sandro roy
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giovedì 22 marzo 2012
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nel tempo degli spy/action movies.
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La vita dell’ ex agente CIA Tobin Frost (Denzel Washington), reo possessore di un file che compromette molti agenti dei servizi segreti di tutto il mondo, viene affidata al neo agente della CIA Matt Weston (Ryan Reynolds) dopo un brutale scontro a fuoco in una Safe House. Tra inseguimenti, sparatorie e combattimenti, i due converranno in una lotta per la sopravvivenza rivalutando il loro lavoro e la loro vita.
Il film di Daniel Espinosa (classe 77 e prima grande produzione) parte subito forte con una scena d’inseguimento classica, molto intensa ma insolitamente controllata.
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La vita dell’ ex agente CIA Tobin Frost (Denzel Washington), reo possessore di un file che compromette molti agenti dei servizi segreti di tutto il mondo, viene affidata al neo agente della CIA Matt Weston (Ryan Reynolds) dopo un brutale scontro a fuoco in una Safe House. Tra inseguimenti, sparatorie e combattimenti, i due converranno in una lotta per la sopravvivenza rivalutando il loro lavoro e la loro vita.
Il film di Daniel Espinosa (classe 77 e prima grande produzione) parte subito forte con una scena d’inseguimento classica, molto intensa ma insolitamente controllata.
Per alcune scene il regista adopera telecamera a spalla e filtro a grandi pixel conferendo immedesimazione e realismo alle sequenze.
Molta attenzione viene data agli effetti sonori sparati ad alto volume. Gli inseguimenti, ed inevitabili incidenti, sono estremamente realistici, il rumore di lamiere contorte e vetri spaccati rendono le scene davvero autentiche.
La presenza di Denzel Washington colma qualche piccola convenzionalità e Ryan Reynolds garantisce dinamismo e sobrietà.
Nonostante la trama sia piuttosto abusata, a Espinosa va il grande merito di saper rendere ancora interessante uno spy-movie.
Ora qualcuno lo faccia presente a Soderbergh e al suo Knockout.
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giacomogabrielli
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giovedì 22 marzo 2012
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everybody safe. ****
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Ottimo action-poliziesco che rimanda ai migliori film del genere degli ultimi tempi. Una regia e una fotografia certamente ereditate dal buon Tony Scott accompagnano in maniera perfetta questo film, semplice ma articolato, senza pause e pieno di sequenze spettacolari. Un action di spionaggio violento e spietato. Denzel Washington è bravo e Ryan Reynolds pure, regalandoci coreografie azzeccate e frasi ad effetto. Poca la tecnologia impiegata sia nella storia che nella lavorazione, così da dare all'opera sembianze classiche e credibili. L'esperienza di Washington fatta con Tony Scott si è certamente rivelata un'ottima palestra che ha portato l'attore di colore a produrre questo grande film, che contiene, tra l'altro, uno dei migliori inseguimenti del cinema recente.
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Ottimo action-poliziesco che rimanda ai migliori film del genere degli ultimi tempi. Una regia e una fotografia certamente ereditate dal buon Tony Scott accompagnano in maniera perfetta questo film, semplice ma articolato, senza pause e pieno di sequenze spettacolari. Un action di spionaggio violento e spietato. Denzel Washington è bravo e Ryan Reynolds pure, regalandoci coreografie azzeccate e frasi ad effetto. Poca la tecnologia impiegata sia nella storia che nella lavorazione, così da dare all'opera sembianze classiche e credibili. L'esperienza di Washington fatta con Tony Scott si è certamente rivelata un'ottima palestra che ha portato l'attore di colore a produrre questo grande film, che contiene, tra l'altro, uno dei migliori inseguimenti del cinema recente. Nel cast anche Vera Farmiga e Sam Shepard. EVERYBODY SAFE ****
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cenox
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lunedì 29 ottobre 2012
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buon action movie
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Il film presenta un'ottima dose di adrenalinicità delle scene fra inseguimenti, sparatorie e combattimenti corpo a corpo, ma la sua pecca è di non raccontare nulla di nuovo agli occhi dello spettatore. Reynolds interpreta un giovane ed inesperto agente della CIA che in Sudafrica deve mantenere sotto controllo, in attesa che possa essere utile, la propria safe house (una sorta di casa utilizzata dai servizi segreti per i propri scopi). Verrà utile per l'interrogatorio di un'ex agente, divenuto un importante informatore doppiogiochista interpretato da Washington. Il problema è che una talpa ha indirizzato chi lo sta cercando per farlo fuori una volta per tutte, una banda armata all'ingresso della safe house.
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Il film presenta un'ottima dose di adrenalinicità delle scene fra inseguimenti, sparatorie e combattimenti corpo a corpo, ma la sua pecca è di non raccontare nulla di nuovo agli occhi dello spettatore. Reynolds interpreta un giovane ed inesperto agente della CIA che in Sudafrica deve mantenere sotto controllo, in attesa che possa essere utile, la propria safe house (una sorta di casa utilizzata dai servizi segreti per i propri scopi). Verrà utile per l'interrogatorio di un'ex agente, divenuto un importante informatore doppiogiochista interpretato da Washington. Il problema è che una talpa ha indirizzato chi lo sta cercando per farlo fuori una volta per tutte, una banda armata all'ingresso della safe house...
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vittorio dornetti
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domenica 9 marzo 2014
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l'umanità nascosta dietro la crudeltà
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Safe house è un film di genere, quindi ciascuno sa quello che lo attende durante la visione. Il valore di un film di questo tipo sta nelle sfumature, di inquadratura e di recitazione, che possono emergere dal già visto. In questo caso, non riesco a dimenticare la dolente espressione di Frost quando vede il giovane protagonista che compie gesti efferati, uccide e strangola con una tensione che fa stare male (merito evidentemente dei primi piani che trasformano le scene di lotta nell'archetipo dello scontro selvaggio a mani nude). Frost vede se stesso nel giovane collega a cui affida le parole estreme di un padre al proprio figlio: "Cerca di essere migliore di me". Ma anche il protagonista ha visto e ha saputo, e si fa ben poche illusioni.
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Safe house è un film di genere, quindi ciascuno sa quello che lo attende durante la visione. Il valore di un film di questo tipo sta nelle sfumature, di inquadratura e di recitazione, che possono emergere dal già visto. In questo caso, non riesco a dimenticare la dolente espressione di Frost quando vede il giovane protagonista che compie gesti efferati, uccide e strangola con una tensione che fa stare male (merito evidentemente dei primi piani che trasformano le scene di lotta nell'archetipo dello scontro selvaggio a mani nude). Frost vede se stesso nel giovane collega a cui affida le parole estreme di un padre al proprio figlio: "Cerca di essere migliore di me". Ma anche il protagonista ha visto e ha saputo, e si fa ben poche illusioni. Altro momento di straordinaria commozione: il killer dagli inconfondibili tratti mediorientali sta per morire e perde del tutto la faccia tesa e priva di emozione che lo aveva sempre caratterizzato; diventa davvero un uomo che sa di dover morire; il primo piano ne recupera l'umanità. Ma questo non gli dà diritto alla vita...
Vittorio Dornetti
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elgatoloco
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venerdì 2 agosto 2019
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action movie?no, non solo
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Ben altro, che solo un"action movie", questo"Sale House"(2012, Daniel Espinosa). Come action movie ineccepibile, ma la sceneggiatura e la messa in scena e regia prevedono ben altro, l'espressione totale di quanto è altrimenti nascosto, dalle"segrete stanze", siano essere di Obama, della Clinton, of the Bus's Familiy, di Trump: ossia che la CIA, nata per uccidere, lo è sempre e comunque anche con i suoi, se si ha anche solo il sospetto che siano periolcosi, non più fedelissimi o altro. IN questo fim terribile, dove una volta tanto il titolo italiano non stona, nessuno è al sciuro, apounto, neanche un giovane rampante, qui Ryan Reynolds, che cerca di accedere ai ranghi più alti ma viene"incastrato"(svelare di più sarebbe scorretto), per non dire di una "vecchia volpe"/un Denzel Washingtn qui, credo, nellla sua interpretazione migliore) che è considerata ormai fuori gioco, anche perché insidiata dalla serpe del tradimento.
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Ben altro, che solo un"action movie", questo"Sale House"(2012, Daniel Espinosa). Come action movie ineccepibile, ma la sceneggiatura e la messa in scena e regia prevedono ben altro, l'espressione totale di quanto è altrimenti nascosto, dalle"segrete stanze", siano essere di Obama, della Clinton, of the Bus's Familiy, di Trump: ossia che la CIA, nata per uccidere, lo è sempre e comunque anche con i suoi, se si ha anche solo il sospetto che siano periolcosi, non più fedelissimi o altro. IN questo fim terribile, dove una volta tanto il titolo italiano non stona, nessuno è al sciuro, apounto, neanche un giovane rampante, qui Ryan Reynolds, che cerca di accedere ai ranghi più alti ma viene"incastrato"(svelare di più sarebbe scorretto), per non dire di una "vecchia volpe"/un Denzel Washingtn qui, credo, nellla sua interpretazione migliore) che è considerata ormai fuori gioco, anche perché insidiata dalla serpe del tradimento....Da vedere assolutamente , per rendersi conto di come sia la realtà, pur lse riletta e filtrata filmicamente, pur se "interpretata"altrimenti da come il politically correct di un'informazione truccata(TV, giornali, social-media)vorrebbero far credere che la realtà sia... Eccelsi gli interpreti, compreso un Sam Shepard putroppo alle sue ultime battute(ma di Shepard si leggano e guatdino soprattutto gli spettacoli teatrali, dato che è stato un grandissimo drammaturgo, prima ancora che attore), mentre Vera Formiga instilla nel suo personaggio quei caratteri di "dopipiezza involontaria"che, in realtà, dovrebbe assolutamente avere. El Gato
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elgatoloco
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giovedì 18 giugno 2015
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notevole, troppo"action"
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A tratti troppo"action"(a parere di chi scrive le scene"d'azione"hanno in sé una ripetitivtà troppo forte, un"adeguamento"ritmico che rischia di accomunare il genere alla filmografia di genere, come certo "gore", come il genere"porno", persino), "Safe House"ha però dalla sua un elemento fortissimo:lo"smascheramento"di una struttura , quella spionistica(in particolare se targata"CIA")in cui la persona non vive più, in senso letterale(viene uccisa)ma anche metaforico(l'alienazione totale, l'ipercontrollo). Uno dei film più duri su una delle strutture maggiormente responsabili di qualunque"golpe"avvenga nel mondo(se oggi ciò è meno evidente, lo si deve solo alla nuova situazione geopolitica nel mondo), "Safe House"ha questo merito indubbio.
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A tratti troppo"action"(a parere di chi scrive le scene"d'azione"hanno in sé una ripetitivtà troppo forte, un"adeguamento"ritmico che rischia di accomunare il genere alla filmografia di genere, come certo "gore", come il genere"porno", persino), "Safe House"ha però dalla sua un elemento fortissimo:lo"smascheramento"di una struttura , quella spionistica(in particolare se targata"CIA")in cui la persona non vive più, in senso letterale(viene uccisa)ma anche metaforico(l'alienazione totale, l'ipercontrollo). Uno dei film più duri su una delle strutture maggiormente responsabili di qualunque"golpe"avvenga nel mondo(se oggi ciò è meno evidente, lo si deve solo alla nuova situazione geopolitica nel mondo), "Safe House"ha questo merito indubbio. Denzel Washington è un protagonista assolutamente valido, capace di alternare sferzante ironia, dramma, tragedia e a anche il contesto attorale è di notevolissimo spessore. El Gato
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ultimoboyscout
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lunedì 2 luglio 2012
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la casa (in)sicura.
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Il personaggio di Tobin Frost è curato e credibile, un pò stereotipato, ma ciò che lo rende particolarmente interessante è la buona interpretazione di Denzel Washington, tornato su livelli più che accettabili. Nelle scene iniziali, quelle in cui si trova in Sudafrica, c'è tutta l'essenza del personaggio Frost: occhiali, orecchino, cappotto, sciarpa, pizzo curatissimo e capigliatura brizzolata a conferire fascino indiscutibile ma anche mistero. Si tratta di una spy-story classica, nella media e senza nulla di innovativo. Ci sono alleanze, complotti e tradimenti, tutti si cercano e fanno saltare in aria città intere. I temi, pure, sono standard: fughe incredibili, lotte sanguinose, esplosioni e intrighi di ogni genere e forma a scandire un action con tempi a orologeria.
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Il personaggio di Tobin Frost è curato e credibile, un pò stereotipato, ma ciò che lo rende particolarmente interessante è la buona interpretazione di Denzel Washington, tornato su livelli più che accettabili. Nelle scene iniziali, quelle in cui si trova in Sudafrica, c'è tutta l'essenza del personaggio Frost: occhiali, orecchino, cappotto, sciarpa, pizzo curatissimo e capigliatura brizzolata a conferire fascino indiscutibile ma anche mistero. Si tratta di una spy-story classica, nella media e senza nulla di innovativo. Ci sono alleanze, complotti e tradimenti, tutti si cercano e fanno saltare in aria città intere. I temi, pure, sono standard: fughe incredibili, lotte sanguinose, esplosioni e intrighi di ogni genere e forma a scandire un action con tempi a orologeria. E proprio i protagonisti, Washington e Reynolds su tutti, con le loro prove d'attori, tengono a galla una storia inflazionatissima e utilizzata all'inverosimile che senza di loro sarebbe crollata ben presto, lacunosa com'è, ma riempita di inseguimenti mozzafiato ed esplosioni altamente spettacolari. Segreti, complotti, apparecchi hi-tech futuristici: il 2012 è senza dubbio l'anno delle spie e dei film di genere, questo ha atmosfere anni '80, quelle già viste nella saga di Jason Bourne (in attesa del quanrto capitolo), in cui Washington torna a vestire i panni del bad guy, panni che gli stanno benissimo dopo l'Oscar vinto grazie all'interpretazione di Alonzo Harris in "Training day" e all'ottima prova di "American gangster". Film senza alti ma nemmeno bassi, Daniel Espinosa, svedese a dispetto dle nome, dirige con un certo timore, come se facesse il compitino per l'esame. Sufficienza stiracchiata, l'action vero va affrontato con più coraggio e deve avere un impatto maggiore, senza abusare dei luoghi comuni tipo CIA contro CIA e agenti doppio/triplo giochisti. Non ci sono sempre le star a salvare la baracca.
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