Safe House - Nessuno è al sicuro |
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Un film di Daniel Espinosa.
Con Denzel Washington, Ryan Reynolds, Vera Farmiga, Brendan Gleeson, Sam Shepard.
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Titolo originale Safe House.
Thriller,
durata 115 min.
- USA, Sudafrica 2012.
- Universal Pictures
uscita venerdì 2 marzo 2012.
MYMONETRO
Safe House - Nessuno è al sicuro
valutazione media:
2,82
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La casa (in)sicura.di ultimoboyscoutFeedback: 89748 | altri commenti e recensioni di ultimoboyscout |
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lunedì 2 luglio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il personaggio di Tobin Frost è curato e credibile, un pò stereotipato, ma ciò che lo rende particolarmente interessante è la buona interpretazione di Denzel Washington, tornato su livelli più che accettabili. Nelle scene iniziali, quelle in cui si trova in Sudafrica, c'è tutta l'essenza del personaggio Frost: occhiali, orecchino, cappotto, sciarpa, pizzo curatissimo e capigliatura brizzolata a conferire fascino indiscutibile ma anche mistero. Si tratta di una spy-story classica, nella media e senza nulla di innovativo. Ci sono alleanze, complotti e tradimenti, tutti si cercano e fanno saltare in aria città intere. I temi, pure, sono standard: fughe incredibili, lotte sanguinose, esplosioni e intrighi di ogni genere e forma a scandire un action con tempi a orologeria. E proprio i protagonisti, Washington e Reynolds su tutti, con le loro prove d'attori, tengono a galla una storia inflazionatissima e utilizzata all'inverosimile che senza di loro sarebbe crollata ben presto, lacunosa com'è, ma riempita di inseguimenti mozzafiato ed esplosioni altamente spettacolari. Segreti, complotti, apparecchi hi-tech futuristici: il 2012 è senza dubbio l'anno delle spie e dei film di genere, questo ha atmosfere anni '80, quelle già viste nella saga di Jason Bourne (in attesa del quanrto capitolo), in cui Washington torna a vestire i panni del bad guy, panni che gli stanno benissimo dopo l'Oscar vinto grazie all'interpretazione di Alonzo Harris in "Training day" e all'ottima prova di "American gangster". Film senza alti ma nemmeno bassi, Daniel Espinosa, svedese a dispetto dle nome, dirige con un certo timore, come se facesse il compitino per l'esame. Sufficienza stiracchiata, l'action vero va affrontato con più coraggio e deve avere un impatto maggiore, senza abusare dei luoghi comuni tipo CIA contro CIA e agenti doppio/triplo giochisti. Non ci sono sempre le star a salvare la baracca.
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