ultimoboyscout
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martedì 6 marzo 2012
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un grande cast...da spiare.
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Classico film di produzione anglosassone, che storicamente ha sempre amato spie e agenti segreti. LeCarre, autore del romanzo omonimo del 1974, è uno degli esponenti di spicco del genere, soprattutto in quegli anni, per cui il binomio è azzeccatissimo. E' un conspiracy drama ambientato durante gli anni della guerra fredda con atmosfere e intrighi dal gusto old style. La storia gira intorno alla ricerca di un infiltrato del KGB all'interno delle proprie fila, da parte dei servizi segreti inglesi, con il pregio di sviluppare un gioco delle parti sottilissimo, quasi impalpabile, in cui ogni minimo gesto, cenno o incertezza può essere preso come un indizio. La confezione è elegante e la struttura complessa e sofisticata, il tutto è celato dietro una sottilissima pellicola che separa i rapporti personali da quelli professionali dei protagonisti, che sono si schierati dalla stessa parte ma al soldo di opposte fazioni e il risultato è molto intimo e affascinante.
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Classico film di produzione anglosassone, che storicamente ha sempre amato spie e agenti segreti. LeCarre, autore del romanzo omonimo del 1974, è uno degli esponenti di spicco del genere, soprattutto in quegli anni, per cui il binomio è azzeccatissimo. E' un conspiracy drama ambientato durante gli anni della guerra fredda con atmosfere e intrighi dal gusto old style. La storia gira intorno alla ricerca di un infiltrato del KGB all'interno delle proprie fila, da parte dei servizi segreti inglesi, con il pregio di sviluppare un gioco delle parti sottilissimo, quasi impalpabile, in cui ogni minimo gesto, cenno o incertezza può essere preso come un indizio. La confezione è elegante e la struttura complessa e sofisticata, il tutto è celato dietro una sottilissima pellicola che separa i rapporti personali da quelli professionali dei protagonisti, che sono si schierati dalla stessa parte ma al soldo di opposte fazioni e il risultato è molto intimo e affascinante. Oldman è superbo nel suo garbo, appare perfetto così anonimo da voler apparire passivo e assuefatto al grigiore generale (qui si esalta una meravigliosa fotografia!), ascoltatore e osservatore, l'ormai ex miglior attore mai candidato a un Oscar (visto che nel 2012 la candidatura c'è stata e senza far demagogia è un mezzo scandalo che non l'abbia vinto con questa interpretazione). Lo stile di alfredson è sospeso, rarefatto, rallentato, nebuloso e piuttosto vintage, favorito dalla bellissima e già citata fotografia di Hoyte Van Hoytema. Il gusto del regista per atmosfere e dettagli è funzionale al racconto: travolge lo spettatore di doppi giochi, tradimenti, violenza visiva cruda e un realismo spaventoso, vivide atmosfere da guerra fredda. Caste e regia piacciono da morire, elevano e illuminano un film che procede a strappi e singhiozzi, che appare come un luogo letterale più che reale e in cui le tante sottotrame sono gestite con un pò di impaccio vista la mole del racconto originale. Quindi grandi atmosfere, laconiche e strepitose prove d'attore, qualche colpo al cuore che fa male poichè isolato e sottolineato da una messa in scena particolarmente controllata. Chi si aspetta azione, ritmo e James Bond cerchi altrove, questo è un classico film di spionaggio ragionato, al massimo si possono trovare icone di un mondo che col passare di generazioni e ideologie sono state soppiantate e del tutto dimenticate.
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luca scial�
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domenica 15 luglio 2012
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eccessivamente intricato
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Guerra Fredda. A Budapest lavorano alcuni agenti inglesi per un gruppo di spionaggio filo-occidentale chiamato Circus. Durante una missione a Budapest qualcosa va storto e Control, il capo del servizio segreto inglese, è costretto alle dimissioni. Il suo fido George Smiley ha il compito di scoprire l’identità di una talpa filosovietica, che agisce da anni all’interno del ristretto numero degli agenti del Circus. Quattro uomini che Control ha soprannominato lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero.
Da che Cinema è Cinema i film sullo spionaggio militare sono sempre complessi e intrecciati.
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Guerra Fredda. A Budapest lavorano alcuni agenti inglesi per un gruppo di spionaggio filo-occidentale chiamato Circus. Durante una missione a Budapest qualcosa va storto e Control, il capo del servizio segreto inglese, è costretto alle dimissioni. Il suo fido George Smiley ha il compito di scoprire l’identità di una talpa filosovietica, che agisce da anni all’interno del ristretto numero degli agenti del Circus. Quattro uomini che Control ha soprannominato lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero.
Da che Cinema è Cinema i film sullo spionaggio militare sono sempre complessi e intrecciati. Ma forse Tomas Alfredson rincara un po' la dose. Sarà che a esigerlo è l'omonimo libro di John Le Carré, il quale prima di diventare un provetto scrittore, è stato proprio nei Servizi segreti. Stucchevole, didascalico, ambizioso. Lo spettatore rischia sovente di inciampare e smarrire la trama. Per poi non ritrovarla più. Ma quei pochi adepti che riescono a seguire incessantemente il filo lo troveranno avvincente e sofisticato. Ottimo il cast.
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mercoledì 22 agosto 2012
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1973
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Nel 1973, in piena guerra fredda, George Smiley, un ex agente segreto dell' 'MI6 "messo a riposo", viene incaricato di scovare una "talpa", una spia sovietica che si annida tra i più alti membri dei servizi segreti britannici. Sembra che il fantomatico capo del KGB, Karla, sia riuscito ad inserire in un posto di comando una talpa, chiamata Gerald. La talpa è riuscita a prendere il controllo dei servizi segreti dopo la morte di Controllo, l'ex capo di Smiley, ormai deceduto.
Controllo stesso, poco prima di morire, aveva affidato a Jim Prideaux un'importante missione: mettersi in contatto con un militare cecoslovacco per ottenere il nome della talpa.
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Nel 1973, in piena guerra fredda, George Smiley, un ex agente segreto dell' 'MI6 "messo a riposo", viene incaricato di scovare una "talpa", una spia sovietica che si annida tra i più alti membri dei servizi segreti britannici. Sembra che il fantomatico capo del KGB, Karla, sia riuscito ad inserire in un posto di comando una talpa, chiamata Gerald. La talpa è riuscita a prendere il controllo dei servizi segreti dopo la morte di Controllo, l'ex capo di Smiley, ormai deceduto.
Controllo stesso, poco prima di morire, aveva affidato a Jim Prideaux un'importante missione: mettersi in contatto con un militare cecoslovacco per ottenere il nome della talpa. Ma la missione fallisce con la morte di Prideaux e la perdita dell'intera rete spionistica in Ungheria. Controllo perde quindi la faccia, va in pensione e poco dopo muore.
Smiley indaga segretamente e scopre che il Circus è in una posizione difficile. La talpa Gerald ha creato una serie di rapporti, chiamati Rapporti Strega, che altro non sono che "mangime" (falsi rapporti da scambiare con autentiche importanti informazioni).
Smiley riesce a scoprire l'identità della talpa al prezzo della perdita di un amico (e della scoperta che parte dei suoi problemi familiari sono stati causati dalla talpa stessa).
Un grande film con un magnifico Gary Oldman...
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giovedì 23 agosto 2012
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tutti gli uomini di smiley
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Il talentuoso Gary Oldman, fresco di onorificenza ai Gotham Independent Film Awards, dove è stato introdotto dal collega Alec Baldwin che ha presentato un video contenente alcune delle sue più straordinarie performance, ha anticipato che presto potrebbe tornare a vestire i panni dell'agente segreto George Smiley. Dopo l'incredibile successo de La talpa, la raffinata, elegante e sofisticata spy story diretta dallo svedese Tomas Alfredson che ha debuttato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, la produzione avrebbe già messo in cantiere un sequel visto che, tra l'altro, il romanzo di John Le Carré da cui il film è tratto è parte di una celebre trilogia, la "Trilogia di Karla".
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Il talentuoso Gary Oldman, fresco di onorificenza ai Gotham Independent Film Awards, dove è stato introdotto dal collega Alec Baldwin che ha presentato un video contenente alcune delle sue più straordinarie performance, ha anticipato che presto potrebbe tornare a vestire i panni dell'agente segreto George Smiley. Dopo l'incredibile successo de La talpa, la raffinata, elegante e sofisticata spy story diretta dallo svedese Tomas Alfredson che ha debuttato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, la produzione avrebbe già messo in cantiere un sequel visto che, tra l'altro, il romanzo di John Le Carré da cui il film è tratto è parte di una celebre trilogia, la "Trilogia di Karla".
Dopo la premiazione Gary Oldman ha dichiarato: "Penso che al momento lo studio stia ipotizzando la possibilità di adattare Tutti gli uomini di Smiley non tanto come un sequel, perché nel mezzo c'è un altro libro, L'onorevole scolaro, ma per tornare a fare visita a quel mondo mostrato in La talpa".
In Tutti gli uomini di Smiley il grigio agente segreto sarà ancora più vecchio che nel precedente capitolo, ma come abbiamo avuto modo di vedere molte volte in passato Gary Oldman non teme le sfide attoriali. E noi non vediamo l'ora di vederlo nuovamente all'opera.
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italiandvd
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lunedì 27 agosto 2012
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film e dvd
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La talpa è uno dei migliori film di spionaggio di tutti i tempi, grazie alla regia, alle magnifiche interpretazioni, e agli aspetti tecnici. E' anche il miglior film dell'anno, e uno dei migliori dal 2000 fino ad oggi. Io credo proprio che prima o poi la performance di Oldman sarà ricordata come una delle migliori della storia del cinema. Ho visto il DVD, ottima edizione, molto boni tutti gli extra, e tutti sottotitolati. L'audio e il video sono eccellenti...
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testanera
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lunedì 27 agosto 2012
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gary oldman
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La talpa (Tinker Tailor Soldier Spy) è un film di spionaggio del 2011 diretto da Tomas Alfredson, basato sull'omonimo romanzo del 1974 di John le Carré, presentato in concorso alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dove ha ricevuto una standing ovation.
Il film è interpretato da Gary Oldman, nei panni di George Smiley, il quale è affiancato da Colin Firth, Tom Hardy, Mark Strong, Ciarán Hinds e Benedict Cumberbatch.
La performance di Oldman è perfetta...
2012 - Premio BAFTA
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Miglior film britannico a Tim Bevan, Eric Fellner, Robyn Slovo, Tomas Alfredon, Bridget O'Connor e Peter Straughan
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La talpa (Tinker Tailor Soldier Spy) è un film di spionaggio del 2011 diretto da Tomas Alfredson, basato sull'omonimo romanzo del 1974 di John le Carré, presentato in concorso alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dove ha ricevuto una standing ovation.
Il film è interpretato da Gary Oldman, nei panni di George Smiley, il quale è affiancato da Colin Firth, Tom Hardy, Mark Strong, Ciarán Hinds e Benedict Cumberbatch.
La performance di Oldman è perfetta...
2012 - Premio BAFTA
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Miglior film britannico a Tim Bevan, Eric Fellner, Robyn Slovo, Tomas Alfredon, Bridget O'Connor e Peter Straughan
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Migliore sceneggiatura non originale a Bridget O'Connor e Peter Straughan
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Miglior contributo al cinema britannico a John Hurt
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Nomination Miglior film a Tim Bevan, Eric Fellner e Robyn Slovo
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Nomination Miglior attore protagonista a Gary Oldman
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Nomination Miglior colonna sonora a Alberto Iglesias
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Nomination Migliore regia a Tomas Alfredson
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Nomination Migliore fotografia a Hoyte van Hoytema
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Nomination Migliore scenografia a Maria Djurkovic e Tatiana MacDonald
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Nomination Migliori costumi a Jacqueline Durran
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Nomination Miglior montaggio a Dino Jonsäter
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Nomination Miglior sonoro a Stephen Griffiths, Andy Shelley e Doug Cooper
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ultimoinquisitore
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giovedì 9 febbraio 2012
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spionaggio di vecchia fattura
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Visivamente perfetto. Un film di spionaggio come non se ne sono mai visti. Premesso che il libro dal quale il film è tratto è stato scritto da un vero agente dell'Intelligence inglese, e che ha collaborato anche alla sceneggiatura, è ovvio che il risultato non sia tutta questa leggerezza, soprattutto dai primi minuti, e tutti quei volti a uno spettatore medio non dicono nulla. I dialoghi sono lunghe parentesi di un mondo elegante e velenoso, rapido ma potente, falso e cortese e gli attori rendono giustizia a questo (per fortuna): abbiamo un Sir Gary Oldman, un romantico Tom Hardy, un impavido Mark Strong, una vittima, di cui serve solo il volto, come Colin Firth. Tutto il resto sono immagini bellissime, fredde, profumate di qualunque cosa venga ripresa dalla telecamera, cariche di emotività, fino alla fine.
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Visivamente perfetto. Un film di spionaggio come non se ne sono mai visti. Premesso che il libro dal quale il film è tratto è stato scritto da un vero agente dell'Intelligence inglese, e che ha collaborato anche alla sceneggiatura, è ovvio che il risultato non sia tutta questa leggerezza, soprattutto dai primi minuti, e tutti quei volti a uno spettatore medio non dicono nulla. I dialoghi sono lunghe parentesi di un mondo elegante e velenoso, rapido ma potente, falso e cortese e gli attori rendono giustizia a questo (per fortuna): abbiamo un Sir Gary Oldman, un romantico Tom Hardy, un impavido Mark Strong, una vittima, di cui serve solo il volto, come Colin Firth. Tutto il resto sono immagini bellissime, fredde, profumate di qualunque cosa venga ripresa dalla telecamera, cariche di emotività, fino alla fine.
Certo non un capolavoro ma un ottimo prodotto nel suo genere. Da vedere al cinema! Sul piccolo schermo il film soffoca davvero troppo.
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lucariell
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martedì 23 giugno 2015
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estetico e incomprensibile
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Sotto l'aspetto puramente registico un film per certi aspetti notevole, anche se alcuni passaggi sembrano mero autocompiacimento. Dal punto di vista sostanziale, dello sviluppo della trama, è invece quasi impossibile da seguire anche per via dell'eccessiva ricerca estetica che finisce per rendere ancora più frammentato l'intreccio, già di per sé complesso. Di fondo, poi, una storia di spie non proprio originalissima. Deludente.
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great steven
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martedì 28 luglio 2015
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vicenda di spionaggio dall'utilità storica.
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LA TALPA (FR/UK, 2012) diretto da TOMAS ALFREDSON. Interpretato da GARY OLDMAN, COLIN FIRTH, TOM HARDY, JOHN HURT, TOBY JONES, BENEDICT CUMBERBATCH, MARK STRONG, CIARAN HINDS, KATHY BURKE, STEPHEN GRAHAM, SIMON MCBURNEY, DAVID DENCIK
Nel 1973 la Guerra Fredda tende ad inficiare pesantemente i rapporti diplomatici fra il Blocco Comunista e i paesi alleati al Patto Atlantico. Quando nei servizi segreti inglesi (il cui principale corpo d’azione di riferimento circola sotto il nome in codice di "Circus") viene infiltrata una talpa dal KGB sovietico ai vertici della società summenzionata, il governo britannico intende estirpare, seppur con considerevole ritardo (l’agente imboscato è infatti all’opera da alcuni anni), il male prima che degeneri senza possibilità di risoluzione, e affida dunque all’apice del Circus il compito di stanare il responsabile, il quale si annida fra gli agenti che vi lavorano dentro.
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LA TALPA (FR/UK, 2012) diretto da TOMAS ALFREDSON. Interpretato da GARY OLDMAN, COLIN FIRTH, TOM HARDY, JOHN HURT, TOBY JONES, BENEDICT CUMBERBATCH, MARK STRONG, CIARAN HINDS, KATHY BURKE, STEPHEN GRAHAM, SIMON MCBURNEY, DAVID DENCIK
Nel 1973 la Guerra Fredda tende ad inficiare pesantemente i rapporti diplomatici fra il Blocco Comunista e i paesi alleati al Patto Atlantico. Quando nei servizi segreti inglesi (il cui principale corpo d’azione di riferimento circola sotto il nome in codice di "Circus") viene infiltrata una talpa dal KGB sovietico ai vertici della società summenzionata, il governo britannico intende estirpare, seppur con considerevole ritardo (l’agente imboscato è infatti all’opera da alcuni anni), il male prima che degeneri senza possibilità di risoluzione, e affida dunque all’apice del Circus il compito di stanare il responsabile, il quale si annida fra gli agenti che vi lavorano dentro. Il vecchio e ammalato Controllo (Hurt) prima di morire, riesce ad avviare la caccia alla talpa individuandone la presenza fra i suoi cinque più stretti collaboratori: Percy Alleline (Jones), Roy Bland (Hinds), Bill Haydon (Firth), Toby Esterhase (Dencik) e perfino l’efficiente e irreprensibile George Smiley (Oldman). Sarà proprio quest’ultimo a condurre in prima persona le indagini volte all’individuazione dell’elemento di disturbo dopo la morte dell’anziano comandante e soprattutto dopo che questi aveva inviato a Budapest il poliziotto Jim Prideaux (Strong) per eliminare la talpa, il quale si credeva fosse stato tolto di mezzo dai nemici ma in realtà è sopravvissuto facendosi passare sotto copertura come insegnante in una scuola elementare. Smiley si farà affiancare dal giovane e brillante Peter Guillam (Cumberbatch) e dall’inviato in Ungheria Ricki Tarr (Hardy) nelle sue operazioni di ricerca, e dopo un lavoro faticoso ma sempre portato avanti con implacabile lucidità riuscirà a localizzare l’uomo in questione, permettendo infine a Prideau di compiere la missione di cui era stato incaricato. Un cast di prim’ordine, una regia attentissima e una sceneggiatura sublime (scritta da Bridget O'Connor in collaborazione con Peter Straughan e tratta dall’omonimo romanzo di John Le Carré, che appare in un veloce cammeo) fanno di questa spy story un film emozionante che tiene col fiato sospeso fino all’inatteso e incredibile finale, il quale non delude nemmeno gli spettatori più scettici e apre numerose porte d’interpretazione, non solo politica, ad una vicenda dai contorni smussati che può essere letta da diverse prospettive ricavandone sempre e comunque un brandello di verità. Oldman, candidato all’Oscar come miglior attore per questa performance, interpreta il suo flemmatico, imperscrutabile e inarrestabile protagonista vivendo sulla propria pelle l’esperienza di un uomo che sa quello che vuole e come ottenerlo e che soprattutto non si ferma neanche davanti all’ostacolo più insormontabile di tutti, facendo trionfare una giustizia che però nasconde tra i suoi anfratti anche un desiderio insopprimibile di potere e una megalomania esibizionistica ben poco celata. Bravissimi anche gli altri attori, tutti con la faccia ideale per il personaggio recitato e coadiuvati da un perfetto gioco di squadra che non lascia indietro nessuno e permette ad ognuno di sfoderare battute pungenti, espressioni ottimali e un supremo carattere artistico. Vale anche come documento storico di un’epoca dove la segretezza portava indubbiamente avanti gran parte della Storia che si viveva allora, molto più di quanta si potrebbe immaginare, anche perché unità operative come i servizi segreti hanno sempre svolto la mansione di braccio destro per dei governi che dovevano scegliere se affiancarsi ad una democrazia liberale o farsi schiavi del comunismo più autodistruttivo e dittatoriale che l’uomo abbia mai saputo concepire e applicare. I contributi tecnici e musicali (eccellente l’idea di sottolineare le scene conclusive con il celeberrimo brano francese La mer) aggiungono un tocco meraviglioso di classe a un’opera capace al tempo stesso di indurre profonde riflessioni e di stupire per come colpisce senza ricorrere ad un’esposizione esagerata e vistosa della violenza. La quale detiene pur tuttavia un ruolo tutt’altro che marginale nello svolgimento della vicenda.
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dario
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giovedì 26 marzo 2015
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lambiccato
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E' un film fermo, bloccato su un compiacimento sotterraneo, calligrafico. Pura astrazione monologativa, sottintesi non sviluppati, ripetizioni infinite, esibizionismi intellettuali di poco spessore. Vale Goldman, ma come presenza, come maschera. Ritmo sonnolento, buone intenzioni vanificate da protagonismo formale.
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