uppercut
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lunedì 13 maggio 2013
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bisturi!
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" Combinando di nuovo il basso con l'alto dentro un luogo geografico indefinito". In effetti anch'io mi sono dovuta affidare a google map per arrivare poi finalmente a capire che Dolomiti + balletto tirolese + centro pedonale di Bolzano non potevano che rimandare a una location molisana, molto "indefinita" comunque...! Marzia Gandolfi, ovvero l'arte di trovare il senso nel nulla e il non-senso nell'ovvietà. L'arte di arrivare a toccare le stelle (non meno di due e mezzo, s'intende...) là dove il paesaggio sprofonda verso il baratro più cieco. Combinare il basso con l'alto, per l'appunto. Ma per salire a cogliere le altezze dell'ultimo film di Corsicato ci vuole davvero un'immaginazione visionaria degna di Jodorowskj oppure le classiche bende sugli occhi che poi ti fanno inciampare sui tacchi.
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" Combinando di nuovo il basso con l'alto dentro un luogo geografico indefinito". In effetti anch'io mi sono dovuta affidare a google map per arrivare poi finalmente a capire che Dolomiti + balletto tirolese + centro pedonale di Bolzano non potevano che rimandare a una location molisana, molto "indefinita" comunque...! Marzia Gandolfi, ovvero l'arte di trovare il senso nel nulla e il non-senso nell'ovvietà. L'arte di arrivare a toccare le stelle (non meno di due e mezzo, s'intende...) là dove il paesaggio sprofonda verso il baratro più cieco. Combinare il basso con l'alto, per l'appunto. Ma per salire a cogliere le altezze dell'ultimo film di Corsicato ci vuole davvero un'immaginazione visionaria degna di Jodorowskj oppure le classiche bende sugli occhi che poi ti fanno inciampare sui tacchi. "Alto" sarebbe il miserevole tentativo di trapianto facciale da Mastroianni ad Alessandro Preziosi ? o da Uma Thurman a Laura Chiatti? Càspita, che stagione, ragazzi! Facciamola finita in fretta. Bisturi!
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(di liuk!)
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zia abby
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lunedì 22 aprile 2013
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corsicato.....c'era bisogno?
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Caro Pappi Corsicato, vedendo il suo penultimo film "il seme della discordia" avevo potuto apprezzare alcune cose ma detestarne altre. Qui , malgrado le attese, non ho trovato niente da poter salvare. Non la storia, non il melodramma che non c'è, non la passione nè la coerenza dei personaggi, non la fotografia, i colori, tanto meno i due protagonisti ( che col cinema sembrano non entrarci niente colpa anche di una regia distante dai personaggi), nè della adorata iaia forte ( che dovrebbe fungere da almodovariana Rossy De palma). Davvero viene da chiedere perchè ancora le lasciano fare dei film e a chi, come prodotto cinematografico, avrebbe dovuto interessare un progetto così senza storia , passione e mordente.
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Caro Pappi Corsicato, vedendo il suo penultimo film "il seme della discordia" avevo potuto apprezzare alcune cose ma detestarne altre. Qui , malgrado le attese, non ho trovato niente da poter salvare. Non la storia, non il melodramma che non c'è, non la passione nè la coerenza dei personaggi, non la fotografia, i colori, tanto meno i due protagonisti ( che col cinema sembrano non entrarci niente colpa anche di una regia distante dai personaggi), nè della adorata iaia forte ( che dovrebbe fungere da almodovariana Rossy De palma). Davvero viene da chiedere perchè ancora le lasciano fare dei film e a chi, come prodotto cinematografico, avrebbe dovuto interessare un progetto così senza storia , passione e mordente. Gli incassi e il FLOP di dimensioni gigantesche mi hanno dato soddisfazione e la certezza che di cinema ancora qualcosa ci capisco.
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pressa catozzo
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giovedì 18 aprile 2013
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gli sgommati in carne e silicone
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Un film discreto ma da vedere. Di nuovo ci si trova difronte a un italia dove apparire o io c'ero ci illude di essere come avere un vincolo di parentela con chi vediamo in TV o su un settimanale. Siamo come ci fa vedere questo regista? si la verità o la mensogna diventano o si ribaltano. La scena finale della confessione ne è l'esempio. Il meteorite? Se mai dovesse succedere speriamo che abbia lo stesso effetto che ha avuto sui dinosauri consegnandoci un italia migliore.
BUON CINEMA e per cortesia siate meno severi nei giudizi e non fate il riassuntino di quello che avete visto.
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ireneconte80
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mercoledì 17 aprile 2013
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.... terribile
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la colpa nn è di Corsicato ma di chi glielifa fa fare i film
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natie33
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martedì 16 aprile 2013
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la forza motrice di questo mondo: l'avidità.
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Da una parte, Bella, nota conduttrice televisiva viene a sapere improvvisamente che la sua faccia ha stancato. Dall'altra, René, suo marito, noto chirurgo plastico, decide di sfruttare tutte le situazioni, anche imprevedibili, che gli convengono,(come l'incidente in cui è coinvolta la moglie), esclusivamente a suo vantaggio. Il cinismo, l'arrivismo, la brama di potere: sono questi, secondo me, i sentimenti di cui è permeato tutto il film. Non sembra esserci amore tra i coniugi: dapprima complici, perchè pensano al risarcimento che Bella potrà avere dall'assicurazione, sebbene questa non sia stata sfigurata affatto dall'incidente di macchina.
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Da una parte, Bella, nota conduttrice televisiva viene a sapere improvvisamente che la sua faccia ha stancato. Dall'altra, René, suo marito, noto chirurgo plastico, decide di sfruttare tutte le situazioni, anche imprevedibili, che gli convengono,(come l'incidente in cui è coinvolta la moglie), esclusivamente a suo vantaggio. Il cinismo, l'arrivismo, la brama di potere: sono questi, secondo me, i sentimenti di cui è permeato tutto il film. Non sembra esserci amore tra i coniugi: dapprima complici, perchè pensano al risarcimento che Bella potrà avere dall'assicurazione, sebbene questa non sia stata sfigurata affatto dall'incidente di macchina. Sembra una truffa nelle scatole cinesi, una truffa nella truffa.Perchè René sa benissimo giocare le sue carte, molto spartanamente e freddamente. Perfino la clinica, immersa nel verde, sembra completamente asettica, priva di tratti umani.E' solo una trappola quella che René sta tendendo alla moglie, ignara dei sentimenti scaltri del marito. Ma inaspettatamente, la farsa da programmarsi in TV, in diretta, vale a dire l'intervento di chirurgia per cambiare completamente i tratti di Bella, fallisce. Meno male, quel tocco di moralità che sopraggiunge al termine del film vuole farci capire che la protagonista si rende finalmente conto di tutta la stoltezza di queste esagerate macchinazioni, per raggiungere cosa, poi! E si libera finalmente di tutti quei sentimenti e desideri ignobili dettati dalla cupidigia, con il conseguente mancante rispetto della gente che la ammirava. Decide veramente di dare una svolta e di assumere "il volto di un'altra".
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dromex
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lunedì 15 aprile 2013
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un film che illude
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Un film che affronta un tema molto serio: la corruzione nel mondo della chirurgia estetica.
Apparentemente surrealista ma invece un film estremamente superficiale e dalla qualità che precipita.
Brutto, anzi bruttissimo. Da evitare assolutamente per chi ama il vero cinema.
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principe terrone
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lunedì 15 aprile 2013
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sottile ironia, quanta verità,
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un'ironia sottile, una comicità inaspettata, per descrivere quanto di più vero si possa: la società italiana!!! veramente ben fatto, divertente,
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flyanto
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lunedì 15 aprile 2013
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quanto si è disposti a fare al fine del successo
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Film in cui si narra di una bella attrice di successo (Laura Chiatti) che viene estromessa dal team della produzione dell'emittente televisiva dal suo programma di successo in quanto ormai non più originale come volto da proporre al pubblico. Da un susseguente incidente automobilistico in cui la stessa incappa che le trasfigura il viso, con l'aiuto anche del marito chirurgo plastico, l'attrice decide di riproporre nuovamente la sua presenza in tv attraverso la rappresentazione in diretta della ricostruzione del proprio volto. Il regista Pappi Corsicato qui coglie l'occasione per affrontare varie tematiche, ormai fin troppo ben conosciute, che purtroppo regolano e, direi, imperano nella vita e nella società contemporanee, mostrando quanto infido ed effimero sia il mondo dello spettacolo e quanta intensa ed infinita sia la brama di avere successo ed essere popolari agli occhi della gente comune nonchè quanto senza scrupoli e morale sia la propria disponibilità al fine di raggiungere tutto ciò.
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Film in cui si narra di una bella attrice di successo (Laura Chiatti) che viene estromessa dal team della produzione dell'emittente televisiva dal suo programma di successo in quanto ormai non più originale come volto da proporre al pubblico. Da un susseguente incidente automobilistico in cui la stessa incappa che le trasfigura il viso, con l'aiuto anche del marito chirurgo plastico, l'attrice decide di riproporre nuovamente la sua presenza in tv attraverso la rappresentazione in diretta della ricostruzione del proprio volto. Il regista Pappi Corsicato qui coglie l'occasione per affrontare varie tematiche, ormai fin troppo ben conosciute, che purtroppo regolano e, direi, imperano nella vita e nella società contemporanee, mostrando quanto infido ed effimero sia il mondo dello spettacolo e quanta intensa ed infinita sia la brama di avere successo ed essere popolari agli occhi della gente comune nonchè quanto senza scrupoli e morale sia la propria disponibilità al fine di raggiungere tutto ciò. La sua critica è palese ma il regista partenopeo non denuncia ciò in maniera severa ed autoritaria ma seguendo il suo stile leggero, canzonatorio e divertente che può richiamare in alcune parti, come in altre sue pellicole precedenti, Pedro Almodovar, ma senza ricorrere alle situazioni estreme ed assurde del regista spagnolo ed ai suoi dialoghi esplicitamente disinibiti. C'è da aggiungere poi che tutti gli attori, da Laura Chiatti, ad Alessandro Preziosi nella parte del marito chirurgo plastico ed a Iaia Forte, attrice ormai feticcio di Corsicato, nella parte della madre superiore che sovrintende alla clinica, risultano perfettamente calati e credibili nei propri personaggi e ciò pertanto risulta come un elemento a favore per la riuscita della pellicola. Insomma, una commedia nel complesso senza grosse pretese ma altamente piacevole per la sua ironia che fa trascorrere sicuramente in modo spensierato circa un'ora e mezza di tempo.
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penso
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domenica 14 aprile 2013
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una delusione assoluta
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Non é un film divertente, non é profondo, non é giallo, non é un bel film. Sfiora argomenti di povera vita contemporanea: smania di possedere oggetti ad ogni costo (la pelliccia, la Mercedes nera) come simboli di una ricchezza che é solo materiale ma senza affetti o amore. Anche il tema del popolo televisivo, sciocco e plaudente adulatore, é un argomento trattato superficialmente. Tutto il film é caricaturato, ma non diverte e attendi sempre una svolta. Sembra un insieme di attori della TV che sono fuori ruolo.
Consigliarne la visione é una piccola vendetta. Meglio una serata a passeggio o a mangiar la pizza.
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claudio bianco
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domenica 14 aprile 2013
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film bruttissimo e scritto coi piedi.
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La scrittura è davvero pessima. Scritto in mezzora coi piedi. Attori pessimi. Laura Chiatti non sa manco dire una sillaba senza stonare, Ogni tanto qualche vuoto balletto da varietà con pippo baudo. Superficiale e inconsistente. Da chiedere la restituzione del biglietto. Evitare!
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