La custode di mia sorella

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Un film di Nick Cassavetes. Con Cameron Diaz, Abigail Breslin, Alec Baldwin, Jason Patric, Sofia Vassilieva.
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Titolo originale My Sister's Keeper. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 109 min. - USA 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 4 settembre 2009. - VM 14 - MYMONETRO La custode di mia sorella * * - - - valutazione media: 2,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
vanessatalanta domenica 11 febbraio 2018
un'occasione molto mancata Valutazione 1 stelle su cinque
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 Ho letto il libro e l’ho trovato piatto, ogni capitolo dovrebbe essere ”raccontato” da un diverso personaggio e invece non esiste alcuna caratterizzazione. Qui, per rendere il tutto ultrapatetico, in realtà l’attenzione va tutta alla sorella malata, la piccola resta quasi sullo sfondo, come motore della vicenda e del contrasto,  ancor peggio capita  al personaggio dell’avvocato. Dato che si è voluto cambiare il finale del libro, fatto apposta per farti odiare l’autrice e l’egocentrismo della malata, si sarebbe potuto approfittarne per domandarsi che vita avrà avuto la piccola Anna dopo la morte di Kate. [+]

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fexy96 mercoledì 1 gennaio 2014
toccante Valutazione 4 stelle su cinque
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Davvero un bel film, magari non perfetto nei dettagli, ma davvero toccante, commovente e che fa riflettere su una tematica non facile. Consigliato.

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cassiopea domenica 18 agosto 2013
un film davvero eccezionale, 11 e lode. Valutazione 5 stelle su cinque
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Un film dalle tinte forti, anzi fortissime. Si parla di leucemia, di una ragazzina colpita sin da bambina e di una famiglia a pezzi. Ma non è il classico film strappalacrime, qui c'è un di più: solleva questioni bioetiche di particolare rilevanza.. è giusto o meno far nascere una bambina al fine di guarirne un'altra? Un interrogativo non da poco, che terrebbe impegnati a parlare per ore. Ogni personaggio di questa pellicola si fa amare, ciascuno col proprio carattere, con le proprie paure. Interessante, psicologicamente parlando, l'analisi delle diverse reazioni alla tragedia. Ciascuno affronta il dramma in modi più o meno differenti, ciascuno dimostra l'amore per la malata in maniera diversa. [+]

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paopon mercoledì 8 maggio 2013
inutile pugno nello stomaco Valutazione 1 stelle su cinque
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L'uomo si chiede da sempre perchè vive , quale ne è il senso. Cassavetes non sa rispondere, tratta semplicemente il  tema in modo melenso. Inventa intermezzi giudiziari (la madre guardacaso è avvocato), parascientifici (la sorella in grado di donare) utili solo ai fini della sceneggiatura che deve riempire il tema di fondo: nessuna risposta per il senso della vita. Come afferma la 'sorella' : "Kate è morta. E basta."
Paradossale che  la ragazzina leucemica abbia un atteggiamento molto più maturo della madre resa cieca dal dolore. Si esce dal cinema sicuramente arrabbiati, pensando anche al cast stellare che si è prestato a questa insignificante 'operazione'. [+]

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mystic mercoledì 27 marzo 2013
triste e rassicurante, un film destinato a piacere Valutazione 2 stelle su cinque
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Condannata a morte dalla leucemia che la ha costretta a passare gran parte della propria infanzia in un letto d'ospedale, Kate ha una sorella concepita in provetta con l'intento di farne sua personale donatrice di organi nel corso degli anni. Se a questo aggiungete complicazioni giudiziarie, relazioni perdute e frustrazioni familiari il quadro è quantomeno angosciante.
Si tratta di un film deliberatamente struggente, volutamente sentimentale e assolutamente romantico che gioca con gli equilibri degli stati d'animo. Parla di un'amore impossibile, quello per la vita, e di uno possibile ma non duraturo, quello che porta Kate a scoprire la propria sessualità. [+]

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rescart martedì 11 dicembre 2012
obsolescenza pianificata Valutazione 1 stelle su cinque
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A dieci anni dal film con cast holliwoodiano che tratta un tema analogo, il regista figlio d’arte torna ad occuparsi di sanità, ospedali e malattie più o meno guaribili. Ma nel frattempo i tempi sono cambiati: la spallata al sistema sanitario privatistico “made in U.S.A.” data da lui stesso e dall’ariete Michael Moore con Sicko cinque anni più tardi, hanno fatto breccia. Ormai grazie a ad Obama il più esclusivo e costoso club sanitario del mondo ha spalancato le sue dorate porte anche agli indigenti e squattrinati rappresentanti della classe operaia: a quei neri, gialli e latinos che non avrebbero mai potuto permettersi di pagare i costosi premi delle assicurazioni sanitarie private. [+]

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tatiana micaela truffa martedì 11 dicembre 2012
struggente, per certi versi aberrante Valutazione 4 stelle su cinque
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 Una coppia giovane, bella ed innamorata - Sara e Brian - e due bei bambini, Jesse e Kate. Sembrano la famiglia perfetta.
Ma da piccolissima Kate viene colpita dalla leucemia, e la malattia comincia a segnare indelebilmente le loro vite. Sara abbandona una promettente carriera di avvocato per stare a casa ad occuparsi della figlia, mentre sua sorella lavora part-time per trovare il tempo di darle una mano. Tutto  ruota attorno alla vita in bilico della povera Kate che, consapevole, ne soffre.
 Anche il figlio più grande, Jesse, viene relegato in secondo piano, ma il dolore accecante si rovescia totalmente sulla piccola della famiglia: Anna, concepita in provetta unicamente con lo scopo di salvare la vita alla sorella - con la quale fra l'altro avranno un bellissimo rapporto. [+]

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lilly martedì 11 dicembre 2012
non è quello che sembra Valutazione 0 stelle su cinque
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Questo non è tanto un film sull'emancipazione medica o sul diritto di decidere del proprio corpo, quanto sull'amore materno, su quanto bene e quanto male possa fare, su quanto sia difficile essere madre, ascoltare i propri figli invece di dare retta sempre e solo al proprio cuore. Cameron Diaz, fantastica attrice comica, ha colto il punto e ha reso magnificamente e senza timore di apparire invecchiata e imbruttita, la disperata ostinazione di una madre - lei che nella vita non lo è - che non può nemmeno prendere in considerazione la possibilità di perdere la propria creatura. Ed è un film sui rapporti familiari - strepitose le due ragazzine -  e sul mistero della vita e della morte. [+]

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4ng3l sabato 1 dicembre 2012
un dramma intenso e tragico Valutazione 4 stelle su cinque
33%
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Che recensione di ghiaccio che fà Marzia Gandolfi, scioccante, fà sembrare una tortura dovuta alla malattia una camminata per strada. Un film che viaggia nei meandri di una realtà satura di dolore ed effetti collaterali che spietati disintegrano tutto ciò da disintegrare. Una sprirale di incomprensioni e desideri estremi rendono la trama più che solida, quasi indistruttibile. La sceneggiatura non sbaglia un colpo e si rende sempre partecipe degli eventi, agoniosi o tranquilli che siano. Gli attori rendono l'idea e non ti fanno mai perdere attenzione nei loro confronti e quindi nei confronti della pellicola, la quale va oltre il dramma e mette in mostra delle complicazioni e delle situazioni a dir poco ottime. [+]

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arluna63 sabato 1 dicembre 2012
sololamia Valutazione 4 stelle su cinque
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Credo che la Sig.ra Gandolfi deva fare meno paragoni,il padre era il padre e il figlio si e' senza dubbio discostato, Ma perche' i critici devono sempre accostare padri e figli ,regie precedenti e attuali; attori che cambianoi a distanza di tempo;sottolineare, sempre, da dove sono venuti e quelo che hanno fatto.Le persone crescono e cambiano ,ed e'questo che i critici dovrebbero avere la capacita' di capire ed esaltare. Per quello che mi riguarda.... La custode di mia sorella...e' un film che pone la familia in primo piano, soprattutto per chi ama i suoi familliari e si trova a scontrarsi con loro per una malattia che,tutti sanno, non sara' mai risolta. Niente lacrime. [+]

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