Giallo/Argento

Adrien Brody ha bloccato l'uscita americana in DVD del thriller diretto da Dario Argento, “Giallo”. L'attore, infatti, si è rivolto alla corte federale della California accusando i produttori della "Hannibal Pictures" di non averlo pagato e di averlo truffato. La situazione non ha stupito lo stesso Argento che ha affermato: «Mi dispiace per il nostro film, già tormentato da infinite difficoltà produttive, ma Adrien ha ragione e tutta la mia solidarietà». Brody aveva firmato un contratto con la clausola "pay or play", accettando di non partecipare ad altri film durante il periodo di lavorazione ed in cambio veniva pagata la somma pattuita anche in caso di annullamento del progetto; ma, ad una settimana dall'inizio del set, l'attore aveva scoperto che non c'erano i finanziamenti necessari. Voleva andarsene ma i produttori lo hanno convinto che il film era stato comprato e i diritti italiani valevano 2 milioni di dollari. I soldi promessi, però, non sono mai arrivati. Argento racconta che con Del Castro i problemi sono iniziati presto. "Abbiamo perfino scioperato - ha affermato - perché la troupe fosse pagata". Brody, da parte sua, ha sempre parlato con affetto dell'esperienza torinese: «Dario e la figlia Asia sono due artisti veri, liberi, da cui s'impara molto». Questo dimostra che i rapporti fra l'attore ed il regista sono ottimi! "I legali di Dario Argento ci tengono a precisare la sua completa estraneità rispetto alla vicenda giudiziaria che riguarda il suo ultimo film “Giallo”. Dario Argento infatti ha curato esclusivamente la regia del film, ed è a sua volta creditore nei confronti della Hannibal Pictures di Richard Rionda (produttore del film) per una parte del proprio compenso di regia. I rapporti di Argento con Brody sono sempre stati molto affettuosi ed improntati ad una reciproca e profonda stima personale e professionale, sia durante la lavorazione del film che dopo il termine delle riprese, e fino ad oggi sono rimasti immutati, tanto che il regista – nonostante la propria estraneità alla vicenda e alla relativa querelle legale – esprime grande solidarietà per la situazione in cui si è venuto a trovare Adrian Brody. Per esprimere la propria solidarietà nei confronti dell’attore, Dario Argento ha deciso di non partecipare alla promozione del film in Italia