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Verso le sei di stamattina, navigando in rete, mi sono imbattuto in un sito di streaming dove era già disponibile Avatar. Lo so, il cinema è una emozione da vivere in sala, ma l'incredibile ritardo nell'uscita del film di Cameron in Italia (ad cinepanettones tuendos) aveva aumentato oltre misura la mia curiosità. Dopo quasi tre ore ho terminato la visione praticamente senza fiato; nonostante la definizione non esaltante dello streaming e i sottotitoli in russo e in italiano ho avuto la certezza di aver assistito ad un evento epocale.Ha ragione Spielberg, il cinema dopo Avatar non sarà più lo stesso, e non per l'uso sopraffino della tecnologia, ma proprio perchè l'uso della computer grafica non è fine a sè stesso ma viene asservito alla storia che presenta più di uno spunto di riflessione. Pocahontas c'entra poco, ci sono riferimenti alla guerra in Iraq (l'Unobtainium come il petrolio), la tematica ambientale presentata da un punto di vista non banale (il mondo Pandora come un organismo vivente), c'è anche un pò di western, ma più Balla coi Lupi che Pocahontas, compreso il "tradimento" del protagonista. C'è anche una storia d'amore per i sentimentali di turno. Ma soprattutto c'è una immersione totale nel fantastico, in un mondo immaginario, ma che ha una sua realtà coerente. Due ore e mezza di fantasia: e cosa c'è di più bello nel cinema se non la fantasia?
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
