Iago

Lo Iago di De Biasi sarebbe un discreto spin off se l'Otello originale fosse una soap opera nata e concepita per la tv. Sia chiaro, con Shakespeare è stato fatto quasi di peggio e partendo da ben altre ambizioni: basti pensare a quella rivisitazione grigio - metropolitana che è Hamlet 2000, inefficace benché annoverasse gente del calibro di Hawke e Murray. Non un Vaporidis qualsiasi. Ma la caduta libera degli shakespeare-bis non è una patologia riservata alla piccolezza del nostro cinema, e tirare in ballo il capolavoro di Branagh sarebbe un superfluo pretesto per sparare sulla croce (bianco-verde) rossa del cinema made in Italy. [+]

Lo Iago di De Biasi sarebbe un discreto spin off se l'Otello originale fosse una soap opera nata e concepita per la tv. Sia chiaro, con Shakespeare è stato fatto quasi di peggio e partendo da ben altre ambizioni: basti pensare a quella rivisitazione grigio - metropolitana che è Hamlet 2000, inefficace benché annoverasse gente del calibro di Hawke e Murray. Non un Vaporidis qualsiasi. Ma la caduta libera degli shakespeare-bis non è una patologia riservata alla piccolezza del nostro cinema, e tirare in ballo il capolavoro di Branagh sarebbe un superfluo pretesto per sparare sulla croce (bianco-verde) rossa del cinema made in Italy.
Ed è per questa ragione che lo sforzo di non partire prevenuti va fatto. Magari fantasticando sul fatto che Iago non sia lo spin off (forse più legittimo) di Notte prima degli esami e che il richiamo all'Otello non sia la sloganistica usura di Shakespeare per teenagers, ancora incapaci di vedere oltre Romeo e Giulietta.
Ma, con o senza sforzi, non è proprio possibile.
Iago ondeggia incerto tra cinema e teatro, malissimo nel primo, meglio nel secondo: Gleijeses e Lavia sono i soli capire come questa "cosa" andrebbe recitata. Su un palcoscenico. Risultando, e buon per loro, più fuori luogo degli altri.
Che Vaporidis sia inadeguato appare scontato non tanto per l'assoluta incapacità di solennizzare il personaggio, quanto per la mancata valorizzazione del testo dell'Otello che, per il timore di sembrare aulico, si cala eccessivamente nella spontaneità del linguaggio. E nell'imperfetta dizione di Vaporidis non fa certo una gran figura.
A fare una gran figura ci pensa unicamente Laura Chiatti in deshabillé.
Ridicolo il finale.

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Tutti i commenti che ho letto salvano l'idea di base. Tralasciamo tutti i difetti del film e spendiamo due parole a riguardo. Io sarò forse troppo affezionato all'"Otello" verdiano (in cui il personaggio che dà il nome a questo film incarnava un male primordiale, fine a sé stesso), ma questa rilettura in cui Iago complotta per raddrizzare i torti di un mondo senza meritocrazia mi convince poco. A scatenare Iago nel dramma originale, difatti, non è proprio la meritocrazia, ma un sistema di piccole gelosie personali, odi, puntigli, meschinità... Meschinità, appunto, cose che, con i grandi ideali, hanno poco a che fare. L'originale è un dramma su come le piccole meschinità umane (le ambizioni personali di Iago) possano far crollare i grandi ideali dei sentimenti umani (quelli di Otello per Desdemona). [+]

Tutti i commenti che ho letto salvano l'idea di base. Tralasciamo tutti i difetti del film e spendiamo due parole a riguardo. Io sarò forse troppo affezionato all'"Otello" verdiano (in cui il personaggio che dà il nome a questo film incarnava un male primordiale, fine a sé stesso), ma questa rilettura in cui Iago complotta per raddrizzare i torti di un mondo senza meritocrazia mi convince poco. A scatenare Iago nel dramma originale, difatti, non è proprio la meritocrazia, ma un sistema di piccole gelosie personali, odi, puntigli, meschinità... Meschinità, appunto, cose che, con i grandi ideali, hanno poco a che fare. L'originale è un dramma su come le piccole meschinità umane (le ambizioni personali di Iago) possano far crollare i grandi ideali dei sentimenti umani (quelli di Otello per Desdemona). Il contrario di questo film, insomma. Anche a voler considerare i sentimenti umani meno elevati delle ambizioni personali (cosa che metterebbe i personaggi sotto un'altra luce, offrirebbe appunto un'altra lettura della vicenda) si sta comunque facendo confusione circa il personaggio. Iago è un cortigiano, non ha niente dello studente sfigato che deve farsi strada con la furbizia perché non ha altre possibilità... non ha nulla dell'emarginato da un mondo di potenti, ma in quel mondo di ricchi ci sta come un pesce nell'acqua, tanto è vero che riesce benissimo a guadagnarsi la fiducia di tutti i personaggi. Lo so che è una rivisitazione, ma anche in una rivisitazione c'è una logica. Una storia in cui Iago... non ha tutti i torti è una rivisitazione, se fai una storia in cui Iago è un poveraccio di altissimi sentimenti, non hai capito di che personaggio stai parlando. [-]

forse il film più brutto che io abbia mai visto.

come tu mi vuoi...è veramente bello...ma soprattutto rispecchia la realtà di oggi..io adoro questo film e tutte le volte ke lo vedo voglio nuovamente rivederlo!!!

Film alla fine discreto. Un passo indietro rispetto a Come tu mi vuoi, ma mi ricordo i commenti sarcastici (anche su questo sito) che hanno accompagnato l'uscita di quel film che invece ora tutti tendono ad elogiare. Certo non siamo di fronte ad un capolavoro ma un'opera che a mio parere non fa che confermare il talento del regista. La trama, pur partendo dal classico dello Scuotilancia è originale, e per nulla noiosa. Alcune scene le trovo veramente ben riuscite, tipo la festa in maschera, i dialoghi nella cena finita in scazzottata tra Rodrigo, Cassio e Iago e alla fine anche il finale a sorpresa. Grande prova attoriale, come sempre per Lavia e per Lorenzo Gleijeses che non avevo mai visto ma mi ha positivamente impressionato. [+]

Film alla fine discreto. Un passo indietro rispetto a Come tu mi vuoi, ma mi ricordo i commenti sarcastici (anche su questo sito) che hanno accompagnato l'uscita di quel film che invece ora tutti tendono ad elogiare. Certo non siamo di fronte ad un capolavoro ma un'opera che a mio parere non fa che confermare il talento del regista. La trama, pur partendo dal classico dello Scuotilancia è originale, e per nulla noiosa. Alcune scene le trovo veramente ben riuscite, tipo la festa in maschera, i dialoghi nella cena finita in scazzottata tra Rodrigo, Cassio e Iago e alla fine anche il finale a sorpresa. Grande prova attoriale, come sempre per Lavia e per Lorenzo Gleijeses che non avevo mai visto ma mi ha positivamente impressionato. Deludenti Vaporidis e soprattutto Aurelien Gaya (veramente impresentabile). [-]

Credevo fosse fatto meglio, dobbiamo accontentarci di questo. Sia il regista, sia il suo manipolo d'attori, sicuramente più propositivi nei film precedenti. Resta comunque un prodotto appena sufficiente, nulla di più. Trama surrealTeatrale riadattata, prevedibile e che non lascia mai il segno; dialoghi quasi obbligati x in-seguire un copione non facile.. se non lo si visiona, non si perde granché del cinema italiano. X pellicole tricolori, suggerisco xò: EX, COME TU MI VUOI, AMORE BUGIE & CALCETTO

confermo che i film italiani fanno quasi tutti schifo!!!!! questo ne è un esempio ma è certamente meglio dei natali di de sica!!!!!

Le uniche cose che non vanno sono la recitazione di Otello e le tre figure un po' troppo sciocche dell'amico omosessuale di Iago, di Cassio(veramente volgare e stupidissimo), e dell'amica seduttrice di Iago. Per il resto la vicenda è un bel thriller, ben congeniato.

particolare...