4 mesi, 3 settimane e 2 giorni

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Un film di Cristian Mungiu. Con Anamaria Marinca, Laura Vasiliu, Vlad Ivanov, Alexandru Potocean, Ion Sapdaru.
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Titolo originale 4 luni, 3 saptamini si 2 zile. Drammatico, durata 113 min. - Romania 2007. - Lucky Red uscita venerdì 24 agosto 2007. MYMONETRO 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni * * * - - valutazione media: 3,09 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
camelia boban domenica 17 agosto 2008
il film visto da una rumena 43 enne Valutazione 4 stelle su cinque
93%
No
7%

Il critico Giancarlo Zappoli vorrebbe anche un piccolo accenno di clima politico. Forse perché ci si aspetta una cosa ovvia, che ovvia tanto non è ed è quella che prima dell'89 vi fosse fermento, dissidenti in ogni angolo. Ci si vuole a tutti i costi una coscienza politica dei personaggi, lì dove non c'è altro che la problematica del vissuto quotidiano. La politica non appartiene alla gente, è qualcosa che non la riguarda. E passato tanto tempo, sono rumena della stessa generazione di Mungiu, molte cose non me le ricordo più, però c'è una cosa che mi ha colpito assai. La diversità della paura al tempo di Ceausescu e la paura d'oggi, più che altro la paura "occidentale". Al tempo non si aveva paura di girare di notte in posti bui, di chiedere a chi sembra di inseguirti quando passa l'autobus, ma si ha paura solo dei propri gesti, paura di essere visti facendo qualcosa d'illegale. [+]

[+] non dovresti considerare la critica italiana!! (di catalina d.)
[+] attenzione al dettaglio (di arnaco)
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mario scafidi mercoledì 16 gennaio 2008
colpo di fulmine Valutazione 5 stelle su cinque
84%
No
16%

Nel 2007 la Romania ha insegnato al mondo intero cosa significhi saper fare oggi un film completamente fuori dagli schemi, ‘dettaglio’ che non è sfuggito alla giuria di Cannes, sempre molto attenta nello scovare le pellicole uniche nel loro genere, che ha attribuito a “4 mesi 3 settimane 2 giorni” di Cristian Mungiu la Palma d’Oro. Nella Romania depressa dal regime del 1987 due studentesse universitarie, Ottilia e Gabita, affrontano insieme il dramma personale della seconda: la scelta di interrompere una gravidanza indesiderata. A quel tempo l’aborto era illegale a Bucarest, e le donne erano costrette a ricorrere ai metodi artigianali di più o meno esperti fuorilegge. Il film di Cristian Mungiu avvince, seduce, scuote, mantiene vivo l’interesse dello spettatore sino alla fine, grazie ad una sceneggiatura di poche pagine ed improntata al più vivido realismo. [+]

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simon electric. inc. domenica 26 agosto 2007
non buttate i feti nel cesso. Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

Ha detto ciò che gli stava a cuore, e come l'ha detto. Affascinante la forza e il rigore espressivo dei suoi pianisequenza anche e soprattutto nei dialoghi (abituato forse da troppo a vederli resi in serrati e strappati montaggi di campi e controcampi); a catturare e restituire a pieno il peso di momenti di vita resi da una recitazione altissima (come la contrattazione nella stanza, o a tavola al compleanno della madre). Nel dolore della vita, senza romanticismi, facili ricatti o scorciatoie; due amiche, due donne. L'una pare una creatura caduta sulla terra, stranita ed estranea al mondo e a sé stessa (ma non indifesa, ha anche lei le sue difese psicologiche), l'altra coi piedi nel fango della realtà che la circonda, abituata a dare il giusto nome alle cose, a guardare in faccia il dolore e a portarselo dentro, come quando va dal fidanzato col peso nel cuore e nello stomaco per dovuto fare sesso con un altro, senza che questo abbia neanche lontanamente a che fare con lo squallore del tradimento, ben altro era stato quel rapporto. [+]

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ciceronix lunedì 3 settembre 2007
oltre l'amicizia Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Il film è molto curato e credibile dal punto di vista del gioco psicologico che lega le due amiche, Gabita e Otilia. Gabita, quella che ha il problema, sembra fragilissima, in più occasioni il suo comportamento innervosisce Otilia e lo spettatore, perché dà l’impressione che da sola non se la saprebbe cavare. E' Gabita a commettere le sciocche ingenuità che portano le due amiche a vivere un’esperienza surreale: sue sono le bugie sulla età del feto, suo l’errore nel prenotare l’albergo, sua la decisione di affidarsi alla persona sbagliata: una sottospecie di medico che si rivela essere un maniaco sessuale. Tuttavia, man mano che la storia si dipana, si ha la sensazione che Gabita, come spesso le persone all’apparenza deboli, in realtà è la più forte: non solo riesce a risolvere il suo problema, sia pure a un prezzo altissimo, ma di fatto lo fa con un coinvolgimento di se stessa si può dire minimo, mandando sempre avanti l’amica e sfruttandone la disponibilità. [+]

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arancioeblu venerdì 31 agosto 2007
silenzi assordanti Valutazione 5 stelle su cinque
87%
No
13%

Romania 1987. Colori freddi e persone che vivono nella precarietà, nella paura e nell’assenza di prospettive. Gabjta decide di abortire in una Romania in cui l’aborto è reato penale e Otilia, l’amica compagna di studi e di stanza, decide di aiutarla. La vicenda è tutta qui ed è raccontata spostando lo sguardo, che solitamente è su chi fa la scelta, a chi sta accanto e ne vive in modo non meno responsabile le conseguenze. Tutto è peripezia, difficoltà, ricatto. Faticano a trovare un albergo, faticano, ovviamente, a trovare i soldi, vengono ricattate dall’abortista e non hanno alternativa, né via d’uscita che non sia quella di cedere al ricatto. Ottimi attori, lunghi silenzi, sguardi fissi e persi, musica assente. [+]

[+] che scrittura (di simon electric inc.)
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gabry mercoledì 14 novembre 2007
drammatico ed incisivo Valutazione 3 stelle su cinque
85%
No
15%

Storia tristissima che si svolge in uno squallido albergo, due studentesse, una delle quali vuole iterrompere una gravidanza e l'amica che l'aiuta nel suo progetto, la vera protagonista.Nella Romania di quegli anni, dove chi praticava l'aborto rischiava il carcere, le due ragazze se la dovranno vedere con un medico disposto si, ad aiutarle, ma deciso a ricevere compensi ben oltre il denaro e al quale ricatto si dovranno adeguare. Dramma nel dramma,il film si svolge in u'atmosfera scarna e grigia, le riprese effettuate con la macchina a spalla, contribuiscono a immedesimarsi nella situazione, a correre con la protagonista in giro per la città, a frequentare con lo stesso suo disagio la casa dei genitori del suo fidanzato,il rientro all'albergo dove tutto si è compiuto. [+]

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lucio giovedì 30 agosto 2007
romania , squallore universale Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

Una volta c'erano le cosiddette " mammane " che , in Italia e nel mondo intero , facevano abortire , con i ferri da calza , donne più o meno giovani . Adesso i tempi sono cambiati . La medicina e la chirurgia hanno fatto enormi e vistosi progressi . Così , nel loro ventre ci si mettono dei sondini . Cambia quidi la tecnica , ma lo squallore rimane . Anzi , a mio avviso aumenta a dismisura . Nella Romania degli anni Ottanta del secolo scorso , descritta da Cristian Mungiu in modo straordinario , una ragazza che intendeva interrompere la gravidanza poteva incamparre in un medico compiacente che chiedeva danaro ed altre prestazioni . In una Bucarest buia e tenebrosa l'emancipazione femminile era quasi una bestemmia . [+]

[+] bah (di stefano f.)
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ceck martedì 28 agosto 2007
il dramma dell'aborto illegale Valutazione 5 stelle su cinque
89%
No
11%

Al di là di essere un film girato in modo molto coinvolgente e con la mezz'ora finale da lasciare mozzafiato(sarà successo qualcosa alla ragazza che sta per abortire?Perchè non risponde al telefono?;riuscirà l'amica ad arrivare in tempo e a buttare il feto?), il film mostra tra le altre cose quanto sia grande il dramma dell'aborto attraverso le vie illegali(perchè quelle legali non sono possibili): costringe le donne a doversi fidare ciecamente dei medici(o presunti tali) che, agendo nell'illegalità, possono avanzare richieste di qualunque tipo(vedi il dottore della pellicola, questo non dimenticando che ci sono medici che ogni giorno aiutano moltissime donne anche senza chiedere alcun compenso) o spesso con metodi tradizionali, causando la morte per infezione non solo del feto, ma anche della paziente, la quale in entrambi i casi non riceve l'assistenza sanitaria necessaria. [+]

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roberto giovedì 23 agosto 2007
dedicato al papa Valutazione 5 stelle su cinque
56%
No
44%

4 Mesi 3 settimane 2 giorni di C. Mongiu: Film prima di tutto importante, da far vedere nelle scuole (ne proporrei anche una visione stile "cura Ludovico" ai vertici della Chiesa Cattolica...), al di là dei suoi meriti cinematografici, che sono altissimi. La regia è coinvolgente (il film è un continuo crescendo, con alcune scene madri di fortissimo impatto emotivo, e le quasi due ore di durata volano letteralmente), il montaggio è sapiente (in un film come questo risulta fondamentale decidere cosa mostrare e cosa no, e tutte le scelte fatte, personalmente le condivido in pieno), gli attori tutti straordinari, a cominciare dalla strepitosa prova delle due protagoniste. Il regista, inoltre risulta particolarmente simpatico per aver avuto il coraggio di inserire nel film un paio di elementi bizzarri, che altri registi, come ad esempio i fratelli Dardenne, non avrebbero mai messo: mi riferisco al neon difettoso nell'atrio dell'albergo, come lynchiano elemento disturbante, e al menù del giorno del ristorante dell'albergo, vero e proprio pezzo di "humor macabro". [+]

[+] ottima recensione (di v4v)
[+] hai ragione, i dardenne non l'avrebbero mai fatto. (di simon electric inc.)
[+] roby (di edward wood)
[+] fai pena (di raptus)
[+] a raptus (di miriam)
[+] a raptus/2 (di miriam)
[+] sharia ? (di simon electric inc.)
[+] cura ludovico (di stefano)
[+] sarebbe inutile (di miriam)
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satta roberto venerdì 31 agosto 2007
e' un pugno nello stomaco Valutazione 4 stelle su cinque
53%
No
47%

Se il regista voleva colpire l'anima e il cuore della gente sicuramente vi e' riuscito.Bravissime le due attrici e anche oserei dire da quel che si vede molto belle ,difficilissima la parte di Otilia le si puo' leggere tutto il film dal suo sguardo ,non trapela mai un po'di dolcezza e umanita'freddo e cinico il 'dottore'che non e' Valentino Rossi .Non capisco cosa possa aver provato per avere avuto per dieci minuti le due 'passerine' delle ragazze non amo i rapporti mercenari e ancor meno quelli che le ss chiedevano alle Ebree non vi e' alcuna differenza la illegalita 'da un potere enorme .C'e' da dire anche che le due fanciulle dopo il primo attimo di smarrimento assenconsano il 'porco'il quale scaricate le sue bestali voglie in un modo inconcepibile per me,e forse per molti diventa gentile e infila la canna . [+]

[+] ?? (di diego)
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