La cena per farli conoscere

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Un film di Pupi Avati. Con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Violante Placido, Ines Sastre, Francesca Neri.
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Commedia, durata 99 min. - Italia 2006. - Medusa uscita venerdì 2 febbraio 2007. MYMONETRO La cena per farli conoscere * * * - - valutazione media: 3,27 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
marco petrini sabato 26 dicembre 2020
fa discutere Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
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Mi piacciono i  film di Avati, questo, però, mi lascia perplesso. Abatantuono  interpreta un personaggio in modo monocorde, le figlie sono interpretate in modo migliore, Francesca Neri, se vuole dipingere una fuori di testa...ci riesce benissimo. Tuttavia sembra sempre un film non del tutto sviluppato. Non che sia noioso, si può vedere, ma non è il miglior Avati

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great steven venerdì 4 ottobre 2019
la cena per farli conoscere Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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LA CENA PER FARLI CONOSCERE (COMMEDIA SENTIMENTALE) (IT, 2006) di PUPI AVATI. Interpretato da DIEGO ABATANTUONO, VIOLANTE PLACIDO, VANESSA INCONTRADA, INES SASTRE, FRANCESCA NERI, FABIO FERRARI, GIANFRANCO BARRA, BLAS ROCA-REY, RENATO CORTESI, NATHALIE GUETTA, OSVALDO RUGGIERI, MANUELA MORABITO, ANNA LONGHI
L’attore pluricinquantenne Sandro Lanza, attivo al cinema e in televisione, è in pieno declino: i registi lo ignorano, i programmi sul piccolo schermo lo ridicolizzano e anche il ruolo da lui interpretato in una vecchia fiction non riscuote il successo di un tempo. Un intervento chirurgico non riuscito ad un occhio non fa che peggiorare la situazione. A costo d’attirare l’attenzione mediatica, ma pure per dare sfogo alla rabbia repressa in questa sua condizione di depressione, Sandro tenta il suicidio. [+]

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stefano bruzzone sabato 3 agosto 2013
corretto Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
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la storia di un attoruccolo di soap opera in declino e in perenne conflitto con tre figlie avute con tre madri diverse. il suo tentato suicidio sarà l'occasione per riavvicinare la famiglia. un buon film del sempre bravo avati basato sui dialoghi, senza colpi di scena o sussulti particolari. avati tira sempre fuori il meglio dagli attori facendo risultare persino gradevole vanessa incontrada e regalando una mini parte ad una bravissima francesca neri.
Voto: 7

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lofamo martedì 9 luglio 2013
fenomeno avati Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

Questo regista è un fenomeno che dovrebbe essere studiato dai professionisti del mistero dell’anima (se i professionisti del mistero dell’anima non dovessero, a loro volta, essere studiati ancora più severamente per le loro arroganti presunzioni).
L’uomo emana, per il solo fatto di esistere, a prescindere dai film e anzi nonostante i film, un flusso di enfasi, un coacervo caotico di suggestioni, poesie, atmosfere e sentimentalismi maturati da ragazzo non solo nella sua Bologna.
Questa capacità misteriosa non può non essere apprezzata.
Ci sono, però,  spettatori, vittime della sua personalità, che queste suggestioni se le portano dentro anche all’uscita dal cinema e, nei giudizi,  sono sopraffatti dal misticismo  delle ambizioni abortite. [+]

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rescart sabato 27 ottobre 2012
punto di forza o di debolezza? Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
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Mi riferisco alla sceneggiatura di questo film, che secondo alcuni sarebbe il punto di debolezza mentre invece secondo me al contrario è uno dei punti di forza. In particolare penso che sia stata geniale la trovata della storia che ruota intorno a Clara (Vanessa Encontrada), il modo con cui ha sedotto il suo futuro marito, la vicenda dell’incidente stradale causato dal suo stato di ubriachezza alla guida, la trasformazione radicale del personaggio da chirurgo affermato ad alcolista dalle mani tremanti, la “carità” della moglie per la situazione del marito, la fine della sua precedente gelosia tipica del maschio latino. Tema questo caro a Pupi Avati come dimostra il suo film più recente “Il cuore grande delle ragazze”, a cui si ricollega anche per la presenza di poteri speciali in capo al protagonista maschile: conoscere il nome delle sconosciute da una parte e ammaliarle con l'alito "al biancospino" dall'altro. [+]

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tommaso landa sabato 10 settembre 2011
ehm... Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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Una domanda: il film l'hai visto? Parrebbe di no....secondo, se non ami Avati (però da come ne parli devi aver visto tutti i suoi film) perché mai ti occupi di scrivere una recensione/insulto semisarcastico? Io non amo Ozpetek ad esempio, non mi piace...ma mica mi metto a pubblicare recensioni cariche di insulti e odio! Lo evito, e lascio a chi lo ama il piacere di recensirlo.
Terza cosa, forse la più importante: impara l'italiano prima di pubblicare qualcosa leggibile dal mondo intero...in ogni singola riga c'è un errore, o grammaticale o di sintassi.

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sissy65 mercoledì 12 agosto 2009
deludente pupi Valutazione 2 stelle su cinque
33%
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67%

Sono rimasta molto delusa dalla pellicola, soprattutto dopo averne letto l'ottima recensione firmata Morando Morandini (il mio guru). Trattasi di momentaneo oscuramento del genio? Mah... Ad ogni modo, il film è banale e raffazzonato. L'intervista iniziale è penosa e così lo sono gran parte dei dialoghi (Violante Placido che invita i propri familiari a mettersi in posa per la foto mi ha ricordato noi studenti liceali, quando facevamo i film per gioco a casa dei miei e non sapevamo recitare!!!). La trama corre troppo in fretta verso un finale insulso, lasciando lo spettatore con la bocca semispalancata. Sinceramente, Avati ci aveva abituati a ben altre altezze. Considero Il cuore altrove e La seconda notte di nozze due capolavori assoluti, ma onestamente non comprendo il clamore di approvazione della critica per questo prodotto di media qualità. [+]

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mattia longobucco mercoledì 1 luglio 2009
per riflettere sugli intensi rapporti familiari Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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Mi ha colpito soprattutto il titolo. "La cena per farli conoscere" si può riferire sia all'incontro tra Diego Abatantuono e Francesca Neri, ma anche allo stesso Diego con le figlie che aveva abbandonato in tutta Europa. In questo modo, Pupi ha fatto capire come sia importante, in ogni circostanza, parlare con i propri familiari dei propri problemi e cercar di capirsi vicendevolmente... Bisogna sempre trovare un lato recondito in ogni film, non fermarsi solo alle apparenze e alla storia in sè... Forse è meglio che tutti coloro che affermano che reputano questo film "penoso" e "orribile" che vadano a vedere i cinepanettoni e i cinecocomeri, che quelli sì che sono dei film che meritano di essere visti per la loro delicatezza e la loro leggiadria(Ovviamente, non per me!)!

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caballero50 domenica 10 febbraio 2008
niente trama, siamo italiani Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Il film si lascia guardare. Tre belle ragazze e sempre vestite glamour, belle case, luce giusta. Abatantuono crepuscolare è nella sua dimensione più adatta, come in "metronotte". Ma il film non ha colpi di coda, non emoziona e non stupisce, come un vuoto esercizio retorico. La sceneggiatura è così esile che ci si alza dalla sedia alla fine indifferenti, a dispetto del tema trattato che con un argomento del genere poteva facilmente toccare certe corde. Forse con un pò di umiltà in più ...

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marcello martedì 29 gennaio 2008
bella l'idea ma sviluppata in modo mediocre. Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Mi aspettavo di più dal regista di Regalo di Natale o per citare uno degli ultimi Il cuore altrove, ma devo dire che il film mi ha assolutamente deluso. Eppure l'idea delle tre figlie in tre paesi diversi che si riunivano per correre al capezzale del padre suicida era stimolante e si poteva sviluppare in modo incredibile, ma la sceneggiatura di Pupi Avati che spesso è stata sapiente, stavolta è stata pigra ed al limite della sufficienza. Diego Abatantuono, la cui prestazione a mio avviso è appena sufficiente rispetto ad esempio a "La Rivincita di Natale" dove è superlativo, interpreta un padre che abbandona le figlie a se stesse preso dalla sua carriera di attore di B movies perennemente in attesa della chiamata del grande regista che dia una svolta alla sua carriera. [+]

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