C'era una volta in America |
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Un film di Sergio Leone.
Con Elizabeth McGovern, James Woods, Robert De Niro, Treat Williams.
continua»
Titolo originale Once upon a Time in America.
Drammatico,
durata 227 min.
- USA 1984.
- Lucky Red
MYMONETRO
C'era una volta in America
valutazione media:
4,69
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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l'essenza della vita,passioni e volizionidi riccardo-87Feedback: 0 |
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mercoledì 4 febbraio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo film di sergio leone a mio avviso meglio di tutti centra l’obbiettivo del film in quanto film,ovvero riesce a coinvolgere lo spettatore rendendolo partecipe delle emozioni che i personaggi provano.inoltre questo film,grazie ad un cast d’eccezione e ad una sceneggiatura più che perfetta,riesce a trasportare lo spettatore nella realtà in cui gli avvenimenti hanno luogo. ma c’era una volta in america è molto più di un film di gangster,perché se è vero ed innegabile che atti illegali e omicidi sono all’ordine del giorno,tutto questo è semplicemente un sottofondo del film-usando il linguaggio di marx si potrebbe dire senz’altro che tutto ciò è semplice sovrastruttura del film-.la base,la “struttura “del film,è di stampo psicologico-vitalistico,ovvero in questo film emergono rapporti psicologico-esistenziali che lo caratterizzano dalla prima all’ultima scena. da non sottovalutare inoltre il ruolo centrale e assolutamente spettacoloso della colonna sonora di ennio morricone,che per questo film a mio avviso a superato se stesso:le sue musiche avvolgono ogni scena del film e l’accompagnano nel vortice di emozioni che queste scene suscitano nel cuore dello spettatore,tanto che affermo senz’altro che senza la colonna sonora di morricone il film perderebbe in gran parte la sua stessa essenza.le musiche del maestro di musica par excellence dicono l’indicibile, ovvero dicono le emozioni dei personaggi:”dove finiscono le parole,là soltanto comincia la vita”;così diceva il filosofo feuerbach,con una frase che coglie perfettamente il senso della mia asserzione precedente.Potrei scrivere pagine e pagine sulle scene di questo film,poiché vi sono decine e decine di scene rimarchevoli,come quella della morte di dominic,o ancora le scene di noodles con l’amico max o con l’amata deborah.ma sarebbe un fuoriuscire dal senso di questo mio commento.ciò che qui mi interessa mettere a fuoco è la centralità del film nelle questioni che riguardano la vita,come l’amicizia e l’amore,le passioni e le volizioni,la povertà e la bramosia dell’arricchimento.noodles è colui che riesce ad accontentarsi,a non voler”arrivare in cima”ad ogni costo come max e deborah-strepitosa in questo senso la frase rivolta all’amico:”a me piace la puzza della strada,mi si aprono i polmoni quando la sento..e mi tira anche di più”-questo perché per noodles vi sono cose più importanti dei soldi e del potere: l’amicizia per max e l’amore per deborah.questi invece,ossessionati”dall’arrivare in cima”,seguono il profumo dei soldi e del successo perdendo dalla vita l’essenza della vita stessa;entrambi infatti si accorgono dell’errore solo troppo tardi;solo allora capiscono di aver passato la vita senza averla vissuta. tutto questo spettacolo di sensibilità,azione,profondità di pensiero e sentimenti non può a mio avviso che costituire il capolavoro assoluto del cinema,capolavoro che mai potrà essere dimenticato.
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